venerdì 8 maggio 2015

Nuvologia Applicata /2

Da quando ho scritto, lo scorso settembre, a proposito delle "caratteristiche geometriche quasi-regolari" dei corpi nuvolosi di cui abbiamo alcune immagini eloquenti nel post in questione, la situazione nuvologica da queste parti non è cambiata molto; tutt'ora sono sbalordito dalla quantità e dalla frequenze delle medesime caratteristiche anomale delle nubi che avevo descritte allora, cosa che sembra non aver attirata l'attenzione di nessun altro del quale sia a conoscenza; del tutto superiori alla indifferenza generale, le nuvole sopra le nostre teste mostrano ancora le caratteristiche di una regolarità geometrica quantomeno desueta, di cui pubblico qualche altro esempio più recente; come allora, è la tendenza alla linea retta che contrasta con la nuvolosità tradizionale, a rendere l'impressione di un "taglio" o di una conformazione artificiale che per quanto ne so non sono mai stato osservati, o documentati, o perlomeno notati nella storia della nuvologia; che del resto è una scienza corsiva, inventata da me poco tempo fa :-)






e ancora la tendenza alla verticalità contrasta con la forma "tradizionale"
da notare il taglio netto all'estremità sinistra



Ovviamente gran parte di queste immagini sono state riprese in città e nei dintorni in date diverse, che non sto a riportare ma che appaiono evidenti dallo scenario e dalle diverse condizioni atmosferiche; non dico tutti i giorni, ma ancora adesso nella gran parte dei casi se in cielo appaiono dei corpi nuvolosi essi presentano le medesime qualità "irregolari" rispetto alla struttura classica della nuvola, che consistono appunto della sua inspiegabile "regolarità" più o meno estesa all'insieme o limitata ad una sua parte. A conclusione della galleria fotografica pubblico questa sequenza ripresa ieri, con le immagini di una nube di forma evidentemente squadrata durante la sua mutazione; questo è il corpo nuvoloso in origine, ripreso dalla via:


Questa la sua evoluzione, ripresa dalla terrazza; notiamo anche l'"anello", in alto a sinistra, del quale una estremità si stacca dal corpo per formare uno di quei "ricci" di cui ho scritto nel post scorso; 






L'osservazione dei cieli -nuvole comprese- rimane uno dei miei passatempi preferiti, che offre sempre qualcosa degno di essere visto, e talvolta spettacoli inattesi come l'effimero cuoricino della settimana scorsa


inspiegabili aloni di luce


e l'incredibile massa mutante osservata l'altra sera al tramonto:



ma devo ammettere che la durata di questa tendenza geometrica nuvolosa alla rettitudine mi dà qualche pensiero, e non soltanto perché sono un longevo, appassionato ammiratore delle nubi "classiche" più o meno classificate dalla nuvologia ufficiale, ma perché ho il sospetto che questo fenomeno sia tanto naturale quanto lo sono le chemtrails, e ogni possibile relazione tra questi due fenomeni non è in ogni caso qualcosa che un serio nuvologo può considerare tra i lati positivi della sua attività di osservazione; il fatto che per la maggioranza dell'utenza globale le chemtrails, o scie chimiche, siano ormai del tutto irrilevanti e passino letteralmente inosservate, come lo sono state perlopiù negli ultimi vent'anni, non sminuisce per me la straordinarietà del fenomeno a cui assisto regolarmente, quasi che fossi io l'unico a poter notare quei "segni celesti" che pure un apparecchio fotografico di bassa qualità (0.3 megapixels!!!) come il mio è in grado di testimoniare, nel mondo virtuale in cui gravitiamo qui e ora. 
Temo che anche queste caratteristiche tecniche depongano a sfavore dei miei colleghi osservatori.

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