Only Lovers Left Alive di J. Jarmush (2013)
Ricordando tutti gli attori del passato, dall'indescrivibile Nosferatu di Max Schreck all'inspiegabile (per me) fascino di Bela Lugosi, da Cristopher Lee a Frank Langella, dalla coppia David Bowie e Catherine Deneuve a quella di Tom Cruise e Brad Pitt (compreso il Bill Paxton di Near Dark) etc., questi nuovi vampiri underground hanno lo stesso fascino di un nuovo macinacaffè; che sarà pure "cool" nel suo design "vintage" e il suo tono etno-esistenzialista nostalgico dalle raffinate inquadrature, ma è pur sempre un macinacaffè, che nel contesto culinario immagino equivalga al film di vampiri in quello cinematografico; tutto quello che puoi pretendere che faccia è di macinare il caffè. In effetti avevo lo stesso bisogno di questo nuovo Jarmush come di un caffè, oggi; l'unica differenza è che, come faccio da anni, anche oggi NON ho preso il caffè.
E per chi non beve caffé, come si può immaginare, il bisogno di un macinacaffé è estremamente limitato.
Detroit è una città fantasma che paradossalmente appare come un vecchio teatro di posa abbandonato; è lo scenario ideale per un film di vampiri, se è Jim Jarmush alla regia; almeno in questo senso ci è andata bene.
the best added line comes in when Tilda is booking a flight "from Detroit to Tanger"; the sequence ends with her saying, a flabbergasted look on her face, echoing the operator we can't hear: "Dates of birth?..."
-- cut to: "Oh sorry, did I just say "B.C."? Of course, is "1956 A.C."... yes, yes, it was after that, I seem to recall... I mean, that's it, 1956... Yes, 1956 A.C.... or A.D., if you like it better. Thank you. Goodnight."
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