venerdì 31 luglio 2015

Piani di sviluppo

(Ricerca suggerita da un articolo di Collective Evolution http://www.collective-evolution.com/2015/07/21/u-s-government-releases-document-with-details-of-extraterrestrial-bodies-craft-home-planet/)

Tradotto dal documento originale dell'archivio UFO del Federal Bureau of Investigation
https://vault.fbi.gov/UFO/UFO%20Part%201%20of%2016/view
https://vault.fbi.gov/UFO/UFO%20Part%201%20of%2016

(documento con intestazione d'archivio ufficiale "San Diego California" "6751" - "The round robin" (il pettirosso rotondo?) "The flyng roll" (il rullo volante?)

- San Diego California 8 Luglio 1947

(Per vostra informazione) "Un memorandum di grande importanza"
[...]
1 Parte dei dischi trasportano un equipaggio, altri sono comandati a distanza.
2 La loro missione è pacifica, i visitatori contemplano la possibilità di insediarsi su questo pianeta.
3 I visitatori sono come gli umani ma di dimensioni molto più grandi.
4 Essi non sono terrestri disincarnati, ma provengono dal loro mondo.
5 I dischi possiedono qualche tipo di energia radiante.
6 Essi non provengono da nessun "pianeta" per come lo intendiamo noi, ma da un pianeta eterico che interpenetra il nostro e per noi non è percepibile.
7 I corpi dei visitatori, così come le navi, si materializzano automaticamente entrando nel campo vibrazionale della nostra materia densa. Essi ri-entrano nell'eterico quando vogliono, e spariscono semplicemente dalla nostra vista, senza lasciare traccia.
8 La regione da cui provengono NON è il piano astrale, ma corrisponde ai Loka o Tala. Gli studenti di materia esoterica comprenderanno questi termini
9 Essi probabilmente non possono essere raggiunti via radio ma probabilmente possono esserlo via radar, se un sistema di segnali può essere concepito per questa tecnologia

Addendum: I "loka" sono di forma ovale, lunghezza scanalata (? illeggibile) ovale con un metallo resistente al calore o lega ancora ignota, i controlli sono sul bordo frontale; la porzione centrale (i?) laboratorio; il retro contiene armamenti, che consistono essenzialmente di un potente apparato rad- (radar?) forse un raggio (illeggibile)
[...]


http://www.theosociety.org/pasadena/soph/sopthl13.htm

Loka e Tala

(da "Studies in Occult Philosophy" di G. de Purucker)

In "Fundamentals of the Esoteric Philosophy", pp. 403-4, si afferma riguardo la nostra posizione sulla scala di Loka e Tala che essendo nel Quarto Globo della nostra Catena ci troviamo nel quarto loka e quarto tala, Mahar-loka e Rasatala.
Ma, ancora, siamo nel Quarto Cerchio della nostra Catena Planetaria.
Pertanto abbiamo questo principio bi-polare enfatizzato dalla qualità del Quarto Cerchio, ovvero il Mahar-loka e Rasatala.
Ci troviamo, inoltre, nella Quinta Razza-Radice del Quarto Pianeta. Pertanto la nostra Razza-Radice, malgrado evolva su quel quarto Globo e in quel quarto Cerchio, è rappresentata dalla quinta di ogni colonna; Swar-loka e Talatala." [V. colonna sotto]
Ora vorrei chiedere: se noi ci troviamo nella Quinta Razza-Radice, perché nella scala delle Razze dovremmo essere in un loka e in un tala inferiori (Swar-loka e Talatala) piuttosto che in un loka e tala superiori al Quarto-Cerchio ; ovvero, perchè non ci troviamo nel Janar-loka e Sutala?


G. de P. — Loka e Tala si dovrebbero considerare come gemelli, cioè a dirsi, un loka si dovrebbe sempre considerare assieme al suo tala corrispondente, come per es. Satya-loka e Atala. Questi sono inseparabili e rappresentano il positivo e il negativo, l'alto e il basso, lo spirituale e il materiale - su ogni piano; e così via giù per la scala con l'aumento degli incrementi nello sviluppo (svolgimento, dispiegamento, apertura etc., ndt); prima, la pura spiritualità nei mondi-Arupa. Ora afferra questo pensiero: i gemelli più alti, Satya-loka e Atala, rappresentano così posizionati un piano cosmico, ovverosia ogni gruppo di gemelli rappresenta un piano cosmico: dallo spirito alla materia fisica. Questa è la risposta alla tua domanda.

Se guarderete il diagramma dei sette globi della nostra catena planetaria per come furono dati da H. P. B. ne La Dottrina Segreta, vedrete che il Globo D è rappresentato nel settimo piano cosmico.

http://www.theosociety.org/pasadena/sd/sd1-1-09.htm

Questo perché noi ci troviamo nel Bhur-loka e Patala: nel più basso dei sette piani cosmici manifesti.

[il Pa/tala in relazione ai chakra corrisponde alla pianta dei piedi, ndt]

Ci troviamo, comunque, nel Quarto Cerchio, nel quarto globo dei sette; ma nella Quinta Razza. Ordunque, fate il punto della situazione. Proprio come nei sette princìpi, così nei piani cosmici: ogni piano cosmico è avviluppato sette volte, dieci volte, o dodici volte, a seconda di come si osservi la questione. Satya-loka-Atala è avviluppato sette volte, il che significa che questo piano cosmico (piano uno nel diagramma) ha tutti gli altri loka e tala ma nella condizione del Satya-loka-Atala: essi sono tutti rappresentati nel piano cosmico più alto, mantenuto come seme, non ancora sviluppato.

Satya-loka - 1 - Atala
Tapar-loka - 2 - Vitala
Janar-loka - 3 - Sutala
Mahar-loka - 4 - Rasatala
Swar-loka - 5 - Talatala
Bhuvar-loka - 6 - Mahatala
Bhur-loka - 7 - Patala

Questo ci dà una immagine dell'universo sviluppato, nei piani cosmici; altrimenti chiamati loka e tala, due a due - o gemelli.

Bhur-loka e Patala: questo gemello è anch'esso avviluppato sette volte; pertanto Bhur-loka-Patala ha i suoi loka e tala subordinati o sub-settenari: è lo stesso giù (o sù) per  la scala. Ci troviamo nel Mahar-loka-Rasatala perché siamo nel Quarto Cerchio: ma nella scala delle razze siamo nello Swar-loka-Talatala perché siamo nella Quinta Razza.

I. D. — Quando il Settimo Cerchio è terminato, in quell'epoca avremo sviluppata la completa possibilità dell'evoluzione - avremo tutto dispiegato (ovvero "sviluppato", ndt) dentro di noi?

G. de P. — Avremo ogni cosa sviluppata dentro di noi e nell'ordine dovuto per quanto permette questa evoluzione completata. Spero comprenderete questa idea: risparmierà una quantità di lavoro mentale. Il più alto Loka contiene il suo Bhur-loka-Patala poiché ogni gemello è avviluppato in sette. Perciò questa serie di mondi a doppia colonna non rappresenta solo i sette piani cosmici, ma i sette gradi dello sviluppo evoluzionario.

L'uomo non è pienamente completo fintanto che non ha dispiegato ogni cosa dentro di sè: in altre parole, ogni qualità, forza, energia, sostanza, potere, attributo che sono rinchiusi in lui. Questa è la risposta a quella parte della tua domanda. Ed è uno studio meraviglioso. Non incolpo nessuno per essere semplicemente sconvolto, perché è davvero 'ruote dentro ruote', ma è comunque uno studio meraviglioso. La grande chiave è il ragionamento analogico: aggrappatevi fermamente a quello e vi guiderà fuori dal labirinto.

Devo aggiungere in conclusione che io non tratterrei la mia attenzione troppo rigidamente -troppo letteralmente- su questi loka e tala per come corrispondono ai globi. Enfaticamente essi corrispondono: ma siate cauti. Ora per esempio, se abbiamo l'immagine dei sette globi di una catena per come li dà H.P.B. - i Globi A,B,C,D,E,F,G e poi diciamo il Globo A è Satya-loka-Atala, il Globo D -il quarto- Mahar-loka-Rasatala, allora da questo potremmo dire che Bhur-loka-Patala è il Globo G. Ma non è così: poiché, di fatto, ci sono dodici globi. Suggerirei di ponderare questo pensiero per un momento come domanda a cui rispondere via via.

Ricordate dunque innanzitutto: sette piani cosmici, nel dovuto ordine, ognuno sviluppato dal precedente e dai precedenti; dunque da Satya-loka-Atala si sviluppano il prossimo e i gemelli successivi - Tapar-loka-Vitala; e da questi si sviluppano i terzi gemelli Janar-loka-Sutala; i tre sviluppano i gemelli successivi, Mahar-loka-Rasatala: e così via per tutti e sette.


Bhur-loka-Patala ha tutte le qualità di quelli che vengono prima: esso li contiene tutti relativamente non-sviluppati, e relativamente inspiegati (che si può intendere anche in un senso figurato, come ogni concetto di 'sviluppo', sinonimo di 'svelamento', ndt) come un fiore si sviluppa dal seme. Così pure l'uomo attraverso l'evoluzione diviene perfetto tirando fuori ciò che è contenuto in questi princìpi. L'uomo completo, l'uomo spirituale, vivrà nel Bhur-loka-Patala o Satya-loka-Atala spirituali, ma come piano cosmico.


C. J. R. — Ma il problema è che noi siamo nella Quinta Razza, e siamo più divini; eppure sembriamo essere molto più in basso che in alto!

G. de P. — Capisco da dove proviene la difficoltà: confondete lo sviluppo evoluzionario di per sè e i piani cosmici di per sè. Considerate questi differenti piani cosmici [indicando il diagramma] come i gradi settenari nell'evoluzione mondiale e nella edificazione mondiale. Essi raffigurano anche i gradi settenari dello sviluppo evoluzionario delle entità che peregrinano attraverso questi piani. Eppure le due classi di idee, mentre sono correlate nel significato, e mescolate nell'attività, devono essere mantenute separate in mente come due cose distinte.

Ora, particolarmente a riguardo della vostra domanda: noi come classe di entità peregrine abbiamo raggiunto il nostro stadio dell' evoluzione individuale dello sviluppo in ciò che chiamiamo la Quinta Radice-Razza su questo Globo D, il quarto secondo le conoscenze di H.P.B. sulla Catena Planetaria. Dunque è questo che usiamo in questo presente di loka e tala, questo aspetto della nostra Terra, ma ancora come entità viaggianti siamo nel nostro quinto stadio di sviluppo razziale in questa particolare coppia di loka e tala. Quindi, come coscienza razziale, abbiamo raggiunto il quinto della serie, Swar-loka-Talatala, benché il Globo Terra sia nel più basso dei piani cosmici, è esso stesso una manifestazione del Bhur-loka-Patala.
In merito a quest'ultima idea dobbiamo ugualmente ricordare che la nostra Terra stessa è soltanto nel suo quarto stadio o Circolo di sviluppo, e dunque vediamo manifeste in essa le qualità del quarto nella serie di cui sopra, ovvero il Mahar-loka-Rasatala.

Ora tutto questo sarà facilmente spiegato se ricorderete gentilmente che ognuna di queste coppie è di per sè avviluppata sette volte, perciò ad esempio il Bhur-loka-Patala ha tutte le stesse sette serie di coppie, dal Satya-loka-Atala giù fino al Bhur-loka-Patala, in sè stesso.

Così per quanto riguarda il riferimento al mio appunto sullo stadio della Terra, lo vediamo manifestarsi nel  Bhur-loka-Patala, perché è nel settimo piano cosmico; eppure esso è manifesto ugualmente nel Mahar-loka-Rasatala come piani subordinati del Bhur-loka-Patala.

Confesso che è con un certa riluttanza ho permesso che questi pensieri sui loka e i tala fossero stampati in uno o più dei miei libri. Mi ha causato un mucchio di guai, e continuo a spiegarlo da allora! Ma è stato un bene, in un certo senso, e pertanto non me ne pento veramente."

Lo spettro del passato

Questo articolo di Alternet sulle 'entità' che appaiono ai consumatori di DMT (DiMetilTriptamina), di cui avevo già avuto un assaggio su Erowid, mi ha ricordato il mio unico, indimenticabile esperimento con la Salvia Divinorum (o Maria pastora?) che aveva sortito un malessere generale e un leggero stato di coma cerebrale durante il quale vidi ogni cosa -e tutte le cose- ridotte in striscioline colorate, come stelle filanti che si presentavano allineate in una posizione orizzontale; un moto continuo di linee variopinte, ma orizzontali, è stata la mia Apocalisse della Salvia; la meno "stupefacente", in termini allucinogenici, nella mia lunga carriera di psiconauta, ma anche la più risolutiva e la più influente sul piano pratico, nella mia vita quotidiana; il giorno dopo ero un vegetariano al 100%, e da allora (2002?) la mia condizione è evoluta nel veganesimo;
oltre all'apparente sproporzione tra gli effetti momentanei e quelli a lungo termine, l'altra peculiarità dell' esperienza degna di nota la scoprii solo anni dopo (in effetti la scopro solo ora, quando scrivo una nota a riguardo), quando descrivendo a voce la mia 'visione', ad un amico che aveva fumata della Salvia tempo prima, colui mi disse di avere vista la stessa cosa; "righe colorate"...
Non ho altre simili testimonianze di prima mano, ma per quanto mi riguarda una sola, ma fidata, quella di un amico- è più che sufficiente.

Non è certo un caso per cui l'"arcobaleno" fu scelto da Yahwè in persona come "segno dell'alleanza" tra colui e il mortale giudeo; non soltanto la sua essenza di vapore acqueo rappresenta la vita in termini biologici -dove c'è acqua c'è vita- resa visibile dalla luce del Sole -dove non c'è luce non c'è vita- ma nello spettro solare riflesso sulla sfera celeste vediamo ogni possibile variazione delle frequenze luminose, ovvero tutti i colori che siamo in grado di percepire con questi occhi; e per l'uomo, si sa, la vista è il senso dominante; in pratica l'arcobaleno è la sintesi della condizione umana; effimera, evanescente, "bella" per un istante; non si sa nemmeno se riusciremmo a stancarci di una simile bellezza, perché appena ti sembra di poterla vedere bene svanisce, da un momento all'altro; senza lasciare traccia;
la lettura dell'articolo e la memoria dell'esperimento mi hanno portato a quest'opera immortale, prodotta con Adobe Illustrator (5, ovvero l'ultima release con delle dimensioni "reali" rispetto ad un monitor di media risoluzione come il mio, dalla 6 in poi tutto diventa piccolissimo! come in una fiaba!), che ho intitolata -molto artisticamente- "Spectrum":


"Spectrum" (Adobe Illustrator, jpg)

lo "spettro" che si produce dalla commistione dei tre colori "primari", ovvero quelli percepiti dall'occhio umano, è l'essenza di questa allucinazione perenne chiamata "vita"; non per caso spettro è sinonimo di "fantasma", che pure non è il residuo di un uomo ma il suo spirito (l'assonanza è ovvia), ciò che lo animava e lo rendeva "vivo" prima d'essere "morto"... 

Uno degli argomenti più affascinanti di cui abbia mai letto, e non di meno uno tra i più snobbati nella lettereatura di ogni genere e di tutti i tempi, è quello che riguarda appunto la nostra orizzontalità, o meglio delle frequenze energetiche orizzontali della manifestazione (che nel nostro caso vanno da Est ad Ovest, come il figlio della vedova) una questione che ho ricollegata a quella dell'equilibrio, della "gravità" terrestre -o terrena- e alla nozione di un flusso energetico corrente dal basso verso l'alto (attraverso i chakra);  questo ci rimanda all'eterno enigma della Sfinge, un "segreto di Pulcinella", del quale tutti conoscono la soluzione, ma non di meno l'uomo continua a simboleggiare il proprio mistero, la creatura che ha quattro zampe all'alba, a due zampe a mezzogiorno e a tre zampe al tramonto;
dalla completa assenza di "equilibrio" nell'infante, alla deambulazione sempre più difficoltosa e alla perdita di quell'"equilibrio" faticosamente ottenuto in partenza, tutto quello che possiamo fare tra i due punti è camminare. Finché possiamo.
La vita sembra dunque una trama in cui una presenza, una unità, o entità distinta, si manifesta nel flusso energetico di un determinato "mondo", o "universo" che è a sua volta una unità o entità predeterminata (in senso orizzontale) a partire dal suo Centro, che la fisica quantistica ha ampiamente dimostrato essere l'osservatore dell'esperimento; o almeno questo è tutto quello che sapremo poi dal suo resoconto, dalle parole con cui descriverà la sua propria esperienza; comunque stiano le cose veramente.

La nostra immagine allo specchio ci appare 'rovesciata' lungo l'asse orizzontale, mentre secondo la medicina l'immagine viene percepita capovolta dall'occhio (sull'asse verticale) ed è "riflessa" dal nostro cervello per essere percepita infine come crediamo di vederla; che è poi l'unico modo in cui possiamo vederla; ciò significa che "in realtà" viviamo in un mondo "capovolto", ed è solo la nostra "mente" a mostrarcelo come lo vediamo; il che si può dire riguardo ogni altra qualità di ogni cosa nota all'uomo, a suo modo, che non riguardi solo le caratteristiche tempo-spaziali ma anche quelle fisiche, ovvero le qualità essenziali predeterminate di una condizione particolare, come quella esperita Qui e Ora; 
ma il nostro istinto è di giocare, così come abbiamo imparato a imparare giocando da bambini, e la curiosità infine è l'unica alternativa alla mera sopportazione; sono d'accordo con Camus riguardo la sopportazione, ma Camus faceva lo scrittore, e quindi intanto bisognerebbe utilizzare la mente in maniera creativa e costante come può fare lo scrittore, per sostenere questo tipo di gioco...Che altro?

sabato 25 luglio 2015

Il diavolo e Mr. Wheatley

SE guardiamo questo "campo in Inghilterra" 

A field in England di B. Wheatley (2013)

come il MONDO, e il Sig. Testabianca (Reece Shearsmith as Whitehead) come il suo artefice, potremmo trovare qualcosa di interessante in questo film poco interessante, molto prossimo a un certo cinema avant-gard (e mi devo citare, ricordando la recensione di Kill List, "ispirato a un certo cinema Francese") che ha dalla sua le belle inquadrature in bianco e nero di Mr. Laurie ROSE, e le musiche sinistre di un Jim WILLIAMS; di magia nera infatti si parla, in maniera del tutto azzardata, ma sconclusionata abbastanza da tener vivo l'interesse fino ad una conclusione tutt'altro che prevedibile, ma più o meno irrilevante; sarà per il trattamento riservatogli dalla sceneggiatrice (e co-montaggista) Amy Jump? 
O per il copioso flusso muscarinico che rende ogni certezza filmica un enimma per lo spettatore?


Nella mia memoria non resterà molto di questa "interessante" opera, il primo film con una avvertenza simile che abbia mai visto 


 ma è grazie a simili uscite che nel 2015 ci possiamo ricordare di quanto sia prezioso un film in bianconero, e anche nel caso in cui venga definito "cack"  (sì, viene proprio dal Latino) dal pubblico raffinato (mentre viene lodato dalla critica -- 87% fresco su Rottentomatoes) può dare l'impressione di essere un vero cult-movie, soltanto per le sue qualità squisitamente monocromatiche. E per tutto quello che di fatto NON dice.







Sfondamento della quarta parete:



Sfondamento di una Altra parete:


(la mia scena preferita: la COSA in cielo)






Un alchimista crea il suo mondo, e con esso la propria nemesi, il riflesso oscuro di sè; è curioso il fatto che qui si parli di un Inglese e di un Irlandese... Il diavolo, appunto. 


Michael Smiley as O'Neal

E' inevitabile per me il rimando all'incipit preistorico di Cremaster 3, con i suoi giganti stagliati sull'Oceano e sull'architettura del futuro statunitense;

(fotogramma dal film di Matthew Barney)

 temo che abbia ragione chi ravvisa nell'Éire la vera culla della nostra "civiltà"; se avete 9.30 ore libere Mr. "Tsarion" ve la racconta tutta, in questo video:

venerdì 24 luglio 2015

CANUPA?

Questa che oggi si trova in vendita su internet è chiamata Chanumpa, Canunpa o anche Canupa


conosciuta altresì come "calumet" o "pipa della pace"; c'è un bellissimo libro di Alce Nero dedicato a questo oggetto, intitolato "La sacra pipa" dove "Per volere di Wakan-Tanka, il Grande Spirito, un animale si trasformò in una persona con due gambe per portare la sacra pipa alla sua gente". La Donna-Bisonte Bianca, consegnandola ai progenitori, insegnò a usarla ritualmente. "Tutti i popoli e tutte le cose dell'Universo", disse, "si uniscono a voi che fumate la pipa, tutti mandano le loro voci a Wakan-Tanka, il Grande Spirito. Quando pregherete con questa pipa pregherete per e con ogni cosa"

mercoledì 22 luglio 2015

Nuvologia applicata /3

Oggi avevo in casa riso integrale e melone mantovano, così ho inventata una nuova ricetta: riso integrale con melone mantovano!!


Ultimamente applico la mia RICETTA UNIVERSALE per la preparazione di qualunque verdura che non finisca in insalata. La ricetta universale è piuttosto semplice, oltre alle verdure tagliate a pezzi gli ingredienti sono solo due: olio e sale. Con questa ricetta si possono apprezzare le infinite sfumature del CIBO così com'è, riscoprire le delicatissime diversioni tra un fagiolino e l'altro, tra un tocchetto di zucchina e uno di melanzana... E' la cucina più raffinata in assoluto, dopo il metodo cogli&mangia.
Oggi quindi ho rispolverata la mia collezione di spezie (la polvere era sul tappo del barattolo, non sulle spezie ;-) per inventare questa ricettina; dopo aver bollito il riso con una foglia di alloro, in un soffritto fine e abbondante di aglio e zenzero ho gettato il melone a tocchetti (a palline, dovrei dire, perché ho usato il pallinatore) con il riso rimestando e saltando per due minuti, aggiunta una spolverata di garam masala e cumino, sale, pepe e peperoncino, e una spruzzata di limone finale. 
Cinque minuti in tutto, ma a fuoco basso, mi raccomando: il fuoco è nemico del cibo, e le cose preparate sul fuoco sono nemiche dell'uomo, anche se questa nozione fondamentale è piuttosto trascurata in ogni cucina del mondo. Il sapore del piatto è deciso ma variabile da boccone a boccone, dalla dolcezza intensa del melone tiepido fino al singhiozzo provocato dal peperoncino di Cayenna, il tutto intriso dell'esotismo dato dal doppio misto di spezie e dal limone; il cumino è già contenuto nel garam masala, così come il pepe, e a volte lo zenzero; a questo pro, è sempre un piacere rileggere i condizionali delle enciclopedie, come quelli di Wiki Italia riguardo i possibili effetti anti-cancerogeni del cumino. In questo caso è su Wiki English che non se ne parla neanche, ma in compenso qui si menzionano gli effetti anti-ossidanti, antimicrobici e antimicotici. 
Forse alla fine è per questo che non utilizzo più le spezie, la dieta vegana dovrebbe già provvedere a tutto quanto mi è necessario, in primo luogo all'assenza di veleni; e forse le ho usate oggi perché mi lascio ancora tentare troppo facilmente dal pane... Qualunque cibo è meglio del pane (esclusi cadaveri & affini, è sottinteso) ma dopo una vita passata a mangiarlo è più che un'abitudine e anche più di una dipendenza, è una sorta di rito interiore, è ormai parte di noi, del nostro circuito comportamentale e fisiologico. 
E' una sorta di maledizione... più che altro.

Chiunque legga queste parole, e non si nutra esclusivamente di vegetali come fa il blogger, è pregato di considerare questo: che malgrado la mia "purezza" organica so ancora, e più che mai prima d'ora, distinguere gli effetti nocivi di un nutrimento, senza misurazioni scientifiche o metodi comparativi o formule matematiche, sulla base del mio stato generale, dell' energia e del benessere che ri-conosco in me durante la metabolizzazione di questi nutrienti. Come ho già annotato altrove, un piatto di comune pasta (secca) o pastasciutta, di quella fatta con la semola di grano durum (o "Creso") per me è un mattone; dopo il mio esperimento in vivo oggi preferisco relegare anche la pasta di altri grani (farro, saraceno) al ruolo di ultima risorsa, o per soddisfare l'urgenza improvvisa di una ajo e ojo, o di spaghetti al pomodoro, che in fondo è un modo per consumare aglio e/o pomodoro in una maniera diversa dal solito (cioè, crudi, come dovrebbero essere, e in generale sono nel mio piatto :-). 
Quando infine mi riduco a mangiare un pezzo di pane o addirittura una focaccia, stremato dalle privazioni continue (!) e dal delirio dell'astinenza, mi rendo conto di farlo a cuor leggero soltanto perché ho eliminati tutti gli altri veleni dalla mia dieta, a partire dalla carne ai latticini agli zuccheri raffinati, fino a tè e caffè e alcool; ma per quanto mi riguarda non posso e nemmeno voglio sapere cosa comporti il consumo di glutine assieme a quello di tutti i veleni che la gente riesce  a ingoiare quotidianamente. Per me oggi un panino equivale alla fetta di torta del comune goloso, che ci fa un pensierino dopo essersi intossicato abbondantemente a tutto pasto, vino compreso; e ripensando agli effetti inevitabilmente disastrosi di questo, che è il regime alimentare più comune, quello basato sulla Piramide della Morte, è per me inevitabile riconoscere la loro gravità diffusa a livello internazionale prima che si rendano manifesti a livello materiale, fisico, nella forma di una qualche malattia del corpo. Perché è un mondo di pazzi, questo lo abbiamo sempre saputo, ma oggi considero questo fatto come l'esito di una intossicazione cronica più o meno volontaria, e più o meno (in)consapevole, attraverso le peggiori abitudini possibili e immaginabili mantenute a tavola (e anche per strada!) nel corso dei secoli, generazione dopo generazione. Gente mentalmente predisposta a reiterare gli errori di padri e nonni e aviti tutti, gente genetica-mente contaminata dall'habitat e dall'habitus dei propri simili, a partire dai familiari. Non è un mondo malato, da che la cicatrice dell'umanità sulla terra impiegherebbe un istante dell'orologio cosmico per rimarginarsi, ma questa specie virale e dannosa per i pianeti che chiamano umanità, il "mondo dell'uomo"  è composto di gente che si ammala e continua ad ammalare sé stessa ogni giorno, fino alla morte. E forse oltre ancora. Di conseguenza ogni tipo di attività che si compia è inevitabilmente compromessa da questa intossicazione abituale, a tal punto che soltanto oggi qualcuno sembra essersi fatta una idea chiara della condizione di schiavitù e di grande miseria morale e spirituale che affliggono il consorzio civile (idea della quale abbiamo avuto due esempi calzanti solo ieri attraverso i gruppi americani di Facebook); questo è il genere di "normalità" (sinonimo di rettitudine, ortogonalità) che io ho sempre guardata di traverso; e continuo a farlo.
Nessuno riuscirebbe mai a convincermi che tutto è a posto e che le cose vanno come dovrebbero, perché di questo tutti si lamentano, a quanto pare in ogni angolo del mondo; da quello che posso capire il Sistema provvede a mantenere uno stato di precarietà, di confusione e di instabilità che risultano patenti dalle cronache di quest'epoca sciagurata, in ogni singolo aspetto della vita sociale come in quelli psicologici di ogni individuo. Ma cosa dovremmo aspettarci da gente che è risaputa esser parte di una esclusiva casta di drogati irriducibili quanto intoccabili, di cocainomani all'ultimo stadio che godono tutti invariabilmente di una specialissima 'immunità diplomatica'? Non dovrebbero esser loro ad osservare una dieta priva di cadaveri, di zucchero, di alcool e di pane, invece di essere schiavi della droga-della-parola, che è la cocaina -- oltre che impregnati fino al midollo di ogni porcheria alimentare -che del resto costituisce la norma della nutrizione globale??
Possiamo considerare la cottura del cibo come uno spartiacque storico in ambito antropologico, come fece Lévi-Strauss (autore de Il crudo e il cotto) ma dobbiamo anche seriamente chiederci cosa ha portato l'uomo alla cultura della cottura, una volta che abbiamo ri-conosciuti gli infiniti benefici di una dieta cruda.
E ancora, non dobbiamo chiederci perché il diavolo NON fa i coperchi, ma in primo luogo perché sarebbe proprio lui a fabbricare le pentole di proverbiale memoria, e chi diavolo ha associate le pentole al diavolo del proverbio, senza contare il fatto che tutte le pentole vanno sul fuoco...

Giornata particolarmente calda oggi: mi sono cotto per un'oretta sotto il Sole


con le solite anomalie nuvolose, che ormai rappresentano la norma:

questa è soltanto suggestiva,

mentre questa dovrebbe essere una normale nuvola sopra la città:


però quando la fotografo mi sembra troppo triangolare;


un attimo dopo è rettangolare... qui invece


QUALCUNO potrebbe anche vederci una croce... qualcun altro, però;
dite quello che volete, per quanto posso ricordare io le nuvole non sono mai state così;


e tantomeno COSI':

!!!!!!!!!!!!!!!!!

Per un serio guardatore di nuvole (regolarmente iscritto all'albo nel millennio passato) queste, ancor più degli avvistamenti UFO e delle scie chimiche, mi fanno pensare ai "prodigi celesti" delle antiche profezie; che nessuno ci presti la benché minima attenzione è un fatto più o meno scontato.
La vita delle genti è vissuta perlopiù nell'ombra, completamente all'oscuro di tutto ciò che accade realmente nel mondo. Così in alto come in basso.

Poi, cosa sia successo al telefonino quando ha fotografato questo:


in un cielo che molto più verosimilmente (rispetto al mio occhio) si presentava così:

è un vero mistero; ma è un mistero digitale;

le more urbane sono particolarmente dolci e succose quest'anno:


mentre il fiume è ridotto a un pantano dopo oltre un mese senza una goccia di pioggia (o forse una)




























virgulti di una specie mai vista prima; il colore è inconfondibile:


conchiudo la galleria con un'occhiata (d)al mio carissimo amico Dante, che è sempre un piacere incontrare


dovunque; anche in un blog

martedì 21 luglio 2015

Pane e DNA

Su (o nell') Universo Paralelo 1-4 la scoperta di una porta stellare (o "stargate") in Iraq sarebbe stato il vero motivo dell'invasione USA; secondo il blogger le flotte di USA, Russia, Cina, Giappone, Iran, Germania, della NATO, della UE e "Blackwater" (?) sarebbero ancorate nel golfo di Adèn, mentre sulla costa è chiaramente visibile una misteriosa costruzione circolare, anche con Google Earth;

https://universoparalelo14.files.wordpress.com/2015/07/510.jpg

Purtroppo la notizia è supportata soltanto da un episodio di "UFO hunters" - o almeno dal suo protagonista- di cui il blogger Latino pubblica uno spezzone, doblado en español:


La descrizione dell'oggetto è quella di una serie di anelli metallici concentrici del diametro di un miglio, che permetterebbe fra l'altro il "passaggio dimensionale" fra la Terra e la "Rete Agartha"; per i dettagli qui l'articolo originale. Certamente è un' ipotesi meno tediosa del solito petrolio.

A proposito di pappatoria, ho già avuto modo di osservare come le tante gravi accuse mosse contro il frumento rischino di esser presto etichettate come leggende metropolitane, in tutti quei paesi la cui economia agricola è basata su questo tipo di coltivazione; e l'Italia, nota per la sua infame "dieta mediterranea", è sicuramente tra questi. Come il mio fedele lettore sa bene, il mio personale esperimento in vivo ha fugato ogni dubbio riguardo -se non altro- la condizione di dipendenza fisica che viene creata probabilmente dalla gliadina, come ho scritto in proposito il 13 Maggio scorso;


da un lato, nel documentario Canadese della serie "the fifth estate" (all lower-case!) pubblicato sul sito Fork Over Knives nell'articolo omonimo, "The War on Wheat", troviamo le controverse affermazioni del dr. Davis, autore del best-seller "Wheat Belly", secondo il quale la maggior parte delle patologie psico-fisiche sono causate o aggravate dal consumo di glutine, con ogni dubbio più o meno scientifico a riguardo; dall'altro abbiamo i fatti, che ognuno può constatare ricercando su internet, riguardo la creazione del "frankenwheat" (grano-frankenstein), come lo definisce Davis, ma che in realtà ha il nome meno terrificante e più suggestivo di "Creso" (come abbiamo letto all'epoca su Wisesociety, in un articolo citato nel mio post sul farro) e soprattutto abbiamo la incontrovertibile realtà degli anticorpi anti-gliadina, la cui funzione non dovrebbe richiedere altre parole, ma che del resto troviamo menzionati soltanto su Wikipedia English, e soltanto nell'articolo riguardante la celiachia. Chi lo sa, forse questi anti-corpi anti-gliadina, contenendo una doppia negazione, in realtà accolgono la gliadina a braccia aperte, alla faccia della "guerra contro il fumento" (War on Wheat) scatenata da libri come quello di  Davis e Perlmutter... sono i misteri del mondo-di-parole...
Ma bisogna anche notare i cognomi di questa gente, a partire dall'autore di Fork Over Knives, Bruce Campbell; se leggete i nomi di tutti i collaboratori sul suo sito, a partire dalla famosa attrice vegan Alicia Silverstone, non c'è pericolo di trovare un Gentile nemmeno per sbaglio...
E questo, se non altro, ci dà da pensare.
Per chiunque sia interessato a questo delicato argomento (del pane, non degli "ebrei") posso consigliare solo di emulare il blogger, ripetendo il mio esperimento di astinenza completa da glutine per qualche settimana; ogni lettore di questo post dovrebbe essere responsabile verso sé stesso per ogni possibile conseguenza derivata da un simile esperimento, almeno a livello psicologico. Sicuramente non può fare male, come invece sembra faccia il glutine.

Non mi risulta che gli americani abbiano mai raggiunto simili livelli prima:


tale da associare la condizione di schiavitù generale all'idea del denaro, e quella del denaro, evidentemente, al sangue, che non è soltanto simbolico assieme al sudore e alle lacrime, ma è quello versato per azionare le più potenti e inarrestabile macchine per far soldi della storia, ovvero le guerre.

P.S.: (24.07.15)

("Perchè si fanno le guerre? Perché siamo governati da un gruppo di psicopatici che possiedono le banche che controllano i governi e i media. Sono loro a sponsorizzare entrambi i fronti di una guerra per profitto e loro a inventare il consenso del pubblico attraverso la propaganda mediatica")

Anche questa prospettiva del socialismo è degna di menzione:


riguardo la mentalità dell'americano moderno; ma è comunque una prospettiva limitata, se fossimo tutti "ugualmente poveri", come da utopia socialista, avremmo tutto ciò che è necessario per tutti quanti; non è mai l'ideale che fallisce, ma la sua messa in atto che è destinata al fallimento da principio, sistematicamente;
forse questo dettaglio non è ancora abbastanza palese, malgrado l'avvicendarsi di destre e sinistre a capo di governi tutti invariabilmente inconcludenti... Ma se non altro ci sono i segnali di un lento, doloroso risveglio che si manifesta attraverso il social sharing di questi gruppi spaiati; per quanto mi riguarda, leggere di qualcuno che è finalmente in grado di discernere la realtà dell' "inutile pezzo di carta", il biglietto bancario che ci rende tutti giocatori coatti di Monopoly, è in qualche modo confortante, malgrado si continui indisturbati a giocarci ogni giorno e in ogni Paese del mondo. Qualcun altro ha perlomeno consapevolezza di questi fatti, anche se non sarà mai un gioco ad armi pari perchè non è nato per esserlo...

"Salta in un universo di infinite possibilità" (www.quantumjumping.com)

C'è un solo dettaglio da menzionare riguardo il sito di Mr. GOLDMAN, il cui nome inconfondibilmente 'ebraico' la dice lunga a proposito delle sue effettive capacità, di saper trasformare tutto in oro;
il dettaglio lo vediamo evidenziato nel menu del sito, all'ultima voce, che si traduce in "Meditazione gratis";
cosa potrebbe significare questa voce è più o meno impensabile per me, dal momento che chiunque, in ogni luogo e momento, può dedicarsi completamente alla meditazione senza nemmeno pensare al denaro -tanto meno a quello- ma se clicchiamo su questo link quello che cambia è soltanto l'URL (www.quantumjumping.com/2015/free-meditation) della pagina, che invece rimane la stessa; è soltanto un INVITO alla meditazione, per quanto mi riguarda, che purtroppo per Mr. Goldman rimane ancora e assolutamente gratuita per tutti noi


e per "saltare in un universo di infinite possibilità" tutto quello che bisogna fare è meditare.
Consiglio assolutamente gratuito per fare un SALTO QUANTICO

Un sito da evitare come la peste; 
invece un video da consigliare al mondo intero è questa intervista a Bruce Lipton


il biologo "conosciuto come divulgatore dell'idea che i geni e il DNA possano essere manipolati dalla convinzione di una persona"; come abbiamo già visto, questa non è una semplice teoria, ma la conclusione che un serio studioso trae dall'osservazione dei fatti e dei dati riguardanti l'effetto placebo, al quale egli contrappone l'effetto No-cebo, ovvero: ciò che si crede dannoso lo sarà, così come l'acqua distillata è un farmaco efficace per chi non ne conosce la vera natura, ed è invece convinto che sia ciò che infine si dimostrerà essere, ovvero un farmaco efficace... 
Il dato più sconcertante riportato da Lipton qui si ha nell'affermazione che l'uomo utilizza il proprio pensiero cosciente per un 5% delle sue attività, mentre il resto è affidato al sub-cosciente, cioè quella parte "inferiore" della mente di cui non abbiamo coscienza, e che si limita a ripetere dei percorsi, dei codici, cose che abbiamo prese per abitudine da subito, che ci sono state imposte e sono cresciute e crescono con noi, e moriranno con noi.  Probabilmente.
Il codice alfabetico e quello numerico sono le basi della nostra falsa-cultura, le nostre abitudini mentali primarie, e come riflettevo oggi non esisterebbe nulla di simile ad un 'pensiero logico' senza il logos, cioè la parola stessa; tutte le nostre attività mentali e intellettuali sono assoggettate a questi codici fissi e invariabili, che applichiamo a nel tentativo di tradurre una idea, una costruzione mentale indefinita e potenzialmente infinita, in una forma convenzionale, finita, standardizzata, che la renda comprensibile e quindi condivisibile con il prossimo. Non per niente ad ogni pensiero corrisponde una parola, cioè un termine nel dizionario.
Anche per questo, l'apprendimento di una lingua straniera provoca delle modificazioni sensibili in ogni nostro processo intellettivo: sono nuovi codici, nuovi percorsi mentali e nuove abitudini che espandono la nostra consapevolezza al di là della mera logica. Quello contenuto in un linguaggio è un intero nuovo mondo che ognuno può scoprire in qualunque momento della propria vita. E per inciso oggi il mondo parla Inglese.
Cina compresa.
L'altro dato interessante è quello che menò il giovane biologo, intento a clonare cellule in laboratorio, verso un percorso di ricerca alternativo, quando notò che una coltura cellulare degradata da un ambiente (una piastra di Petri) contaminato, posta in un ambiente sterile riprendeva l'originario stato di salute; e dal momento che fin dall'inizio della sua carriera il Prof. Lipton aveva notato che le cellule sono in realtà come "piccola gente" (little people) , come del resto può supporre il blogger privo di microscopio, ma edotto sulla geometria frattale del cosmo, il suggerimento per noi  cittadini è di cambiare il nostro ambiente di coltura il prima possibile, se ci è possibile; ma, come abbiamo visto, cultura è sinonimo di coltura, e la nostra consapevolezza è l'unica cosa che possa rendere reali le parole di cui si compone questo mondo, con la sua coltura di pensieri suddivisi nei più svariati campi del sapere...
Non è la nostra educazione, e la capacità di conservare dati, numeri e parole e frasi o libri interi nella nostra memoria, ma la nostra intuizione istintiva, il buon vecchio "Nous", la capacità di ri-conoscere il vero in sè, e di distinguerlo da tutto ciò che è falso, come il sito di Mr. Goldman e gli UFO di Thirdphaseofthemoon.
Come la religione, la piramide alimentare, la truffa del denaro, e le promesse dei politici durante le campagne elettorali. Come gran parte del nostro falso mondo, che del resto è qui per restare, come dice l'antico adagio: scripta manent. Ne deduciamo che, come non occorre pensare a dove trascorrere le prossime vacanze, ma a vivere una vita in cui non ci sia alcun bisogno di farle, allo stesso modo possiamo modificare ogni aspetto della nostra esistenza a partire dalla consapevolezza di questo fatto, che ci arriva come sempre codificato in parole, nello stesso codice alfabetico a cui ogni nostra supposta facoltà mentale è sottomessa, nella nostra logosfera personale: che la nostra esistenza è in grandissima parte composta di repliche quotidiane, di reiterazioni abitudinali, azioni che vengono compiute automaticamente e senza una reale consapevolezza, o "coscienza"; per questo la gente continua ad andare al lavoro, a pagare le tasse e le bollette, a guidare la macchina, a fare la spesa al supermercato, a guardare la TV, etc. etc.. Per abitudine. Nient'altro.
Si vive per abitudine, perlopiù. Ma per adesso ci basta saperlo, questo non è uno dei tanti pensieri che si accatastano nel dimenticatoio, tra le tante nozioni superflue destinate a svanire senza lasciare traccia; questo riguarda la quasi-totalità della nostra esistenza, la quale viene vissuta in uno stato sub-cosciente, semplicemente accettata come abitudine cronica; quello che tempo fa ho definito "stato di incoscienza controllata" ha quindi un nome scientifico, quello di sub-cosciente. Qualcun altro ne ha coscienza, anche se utilizza un linguaggio e una terminologia differenti dai miei, in un certo senso parliamo la stessa lingua, e questo per me è raro. Degno di un post.

venerdì 17 luglio 2015

Can you BEAR it?

I protagonisti di


Backcountry (Blackfoot trail) di A. MacDonald 
(del 2014, da non confondersi con quello del 2015


non sono particolarmente belli, non sembrano particolarmente brillanti, non sono loquaci come quelli sceneggiati dagli americani, e la loro tragica storia non è molto diversa da una di quelle ricostruite per il memorabile serial I shouldn't be alive (2005); 


ma questa dose di genuina ordinarietà Canadese, assieme al taglio 'classico' del film, non troppo mockumentario ma veristico e privo di fronzoli, contribuisce all' efficacia dell'esordio di MacDonald, per un'ora e trentuno di brividi naturali, con una forte dose di horror animalista (e non zoologico, fortunatamente) e una buona prova d'attori per la coppia Peregrym/Balfour.
Per non parlare di Lui -qualunque sia il suo nome- è davvero un grande, e grosso attore


nella parte de "L'ultima cosa che vorresti mai vedere dalla zip della tua tenda";
perché probabilmente sarà davvero l'ULTIMA

Se pensate che il mio sia uno spoiler, non avete ancora visto il poster (originale) del film.
Il lato horror del film conferma quello che temevamo dopo aver visto Grizzly Man (del 2005 anche lui), che agli orsi piace giocare con le teste della gente. E hanno tutte le buone ragioni del mondo per farlo, fintanto che c'è della gente nei paraggi, con tutte le loro ridicole teste attaccate; altrimenti gli orsi non se lo sognerebbero nemmeno.
Credo che questo sia il messaggio del film; oppure anche "portatevi sempre un cestino della merenda con tanti panini al miele, salsicce e torta di frutta quando andate a campeggiare nelle foreste"...
Questo vi darà almeno cinque minuti di vantaggio nella corsa  :-)

Non mi risulta una distribuzione di questo titolo nel Belpaese; lo consiglierò quindi allo spettatore anglofono.
Enjoy it, my Dear.

martedì 14 luglio 2015

Film da due punti

Qualche ritaglio dagli ultimi titoli pescati freschi dal torrente:

Cobain: Montage of Heck di B. Morgen (2015)

dove prosegue la costruzione dell'"icona Americana" con il supporto multimediale della famiglia, in un mosaico di necrofilia genuina e spassionata, che non si ferma davanti a nulla; compreso il freakshow;

(che promette momenti di macabro imbarazzo)

Questa è "l'altra campana" del caso Cobain, quella suonata dal parentado e dalla vedova consolata, che dovrebbe essere comunque sbattuta in galera per qualche decennio con qualunque accusa; magari per molestie. Il montage biografico di Morgen ha qualche inserto d'arte, compresi dei cartoons veri e propri


e si lascia vedere tutto volentieri anche se di fatto è la pubblicità di un morto, il quale per colmo dell'ironia continua a fare ciò che aveva scoperto di odiare da vivo, ovvero: vagonate di soldi. La situazione del personaggio era talmente disperata, durante l'ultimo periodo, che si potrebbe anche sospettare il suicidio, tutto sommato, malgrado le infinite iniquità del caso viste nel precedente Soaked in Bleach (V.) 


ma delle vagonate di soldi possono fare apparire disperata una condizione di normalità, come quella che vivono le non-rockstar (non facciamo nomi, come COURTNEY LOVE) e questo fattore complica infinitamente le cose... Soldi e morti... Non c'è proprio di meglio su cui scrivere?
Delle 
MACCHINE??


Mad Max: Fury Road di G. Miller (2015)

le macchine, auto, moto, camion e quant'altro, sono le vere protagoniste di questo reboot dove gli umani sono tutti soltanto potenziali piloti, e tutti potenzialmente morti; in compenso qui non c'è denaro, acqua e combustibile sono le uniche cose preziose, assieme alle macchine. Questo film mi ha ricordato l'horror stradale di Tarantino, dove i mostri della strada non furono molto apprezzati dall'utenza automunita; qui l'ambientazione post-apocalittica (desertica) e l'inesorabilità della narrazione, assieme alle ottime caratterizzazioni e due quasi-star che reggono bene il gioco (Tom Hardy e Charlize Theron) fanno di MMFR uno degli action movie meglio riusciti dell'ultima stagione; implacabile, inarrestabile e roboante, proprio come una macchina. Adesso non mi resta che guardare l'originale Interceptor ("Mad Max" del 1979) per poter fare il confronto.
In MMFR l'arancione accecante del giorno


è contrapposto al blu della notte


Su


non ho dubbi: sono meglio i cartoni alla TV. Forse perché i nostri doppiatori sono più bravi?
E' una domanda retorica?
Film irrilevante, ma è il terzo titolo di fila con due punti nel titolo. Questo sì che è rilevante.