mercoledì 6 maggio 2015

Hell, yer!



Mi chiedo ora, se tutto il mondo ascoltasse le parole di Mr. Hellyer, ex-ministro della difesa Canadese, e la popolazione intera avesse notizia dei fatti che i 'netizens' di lungo corso iniziarono a pescare dal web già alla fine degli anni '90, a partire dalle tre grandi, maiuscole Bugie sulle quali si regge il 'sistema militar-industriale', ovvero religione, "ufo" e denaro;
se una volta compresa la immensa sovra-struttura esopolitica che comprende tutti i potenti della terra e viene intitolata (nel suo libro) dall'ex-ministro con l'ambiguo termine di "mafia" --organizzazione criminale che al contrario non ha mai rin/negati i propri interessi e i suoi reali fini, come 'nemesi' che ogni telespettatore ha sempre saputo apprezzare-- e accettata la triste realtà della truffa globale di cui partecipa la sua intera esistenza dalla nascita alla morte, in ogni contesto possibile e immaginabile, mi chiedo se allora qualcosa, qualsiasi cosa, potrebbe succedere, che andasse oltre ogni previsione del medesimo sistema e il suo controllo assoluto;
chi parla in questo caso è un ex-ministro, un individuo che ha partecipato per lungo tempo del sistema stesso in una posizione "di tutto rispetto", un uomo che può vantare grande cultura e conoscenza diretta della materia, molto probabilmente un affiliato della massoneria canadese, che per la natura del suo ruolo politico era a conoscenza da principio anche di quei 'dettagli' che oggi -quando percepisce una pensione che tutti noi possiamo soltanto sognare- ha deciso di 'rivelare' attraverso un libro; 
quello che dice qui non sembra andare molto oltre i confini della mera retorica a cui ha dato fiato per una vita intera in qualità di ministro, con il suo dis-cover-up che è ormai un segreto di Pulcinella, a partire dall'operazione Paperclip a Roswell fino alla così detta 'crisi finanziaria' attuale; 
mi chiedo ancora cosa potrebbe davvero modificare nella vita di ognuno di noi se anche questa sorta di intervista, o propaganda editoriale, fosse passata su ogni canale TV e stampata su ogni giornale oggi stesso, tradotta in ogni lingua del mondo, quando le presunte corbellerie di tanti 'teorici del complotto' che vagano libere e selvagge su internet fossero diffuse a livello globale, mediate dalla presunta autorità di un (ex) uomo del governo;
se la gente smetterebbe da un giorno all'altro di utilizzare l'auto per non alimentare più i leviatani del petrolio, le famigerate sette sorelle, per mettere fine al proibizionismo della canapa e lo strapotere delle lobby dell'alcool e di Big Pharma, o soltanto per non avvelenare più l'aria stessa che respira; se le masse si asterrebbero improvvisamente dalle loro funzioni lavorative per non utilizzare più biglietti di banca e assegni, e interrompere così il ciclo perpetuo di debito e credito sul quale è fondato il sistema economico attuale, per condannare a morte gli istituti bancari che nutrono la fame nei paesi del terzo mondo, e creano dal nulla tutte le guerre in cui è possibile investire montagne di denaro inutilizzabili in qualunque altro settore;
mi chiedo se la gente, tutta la gente che ha partecipato finora di questo sistema in posizioni che sono in vario grado tutte inferiori a quella di un ministro della difesa -o di qualunque altra cosa- sarebbe pronta ad accettare la realtà di una intera esistenza trascorsa nell'ignoranza oppure nell'ipocrisia e in una forma di connivenza più o meno consapevole che rende ogni singolo giocatore di questo 'Monopoly' globale non meno colpevole di ogni suo compagno di gioco, sulla base di regole invariabili, che vogliono tutti contro tutti e ognuno contro chiunque altro; ma soprattutto, i ricchi contro i poveri;
queste domande le pongo soltanto a me stesso, ovviamente, perché non sono un politico ma uno scrittore, sono un libero pensatore, per quanto anch'io utilizzi gli stessi foglietti di carta stampata per avere in cambio fogliette di cavolo e di cicoria;
sono domande di cui conosco da principio le risposte, perché anch'io ho sempre giocato mio malgrado a 'Monopoly', senza risultati degni di menzione, e perché come ogni cittadino moderno saprei ottenere quei foglietti di carta molto meglio di come potrei ottenere delle fogliette commestibili dal terreno, il paradosso estremo per il "vegano quasi-crudista" che sono;
dunque quest'uomo improvvisamente salta fuori e lancia il suo messaggio al mondo: siete stati tutti truffati in ogni modo possibile, ingannati a proposito di tutto quello che conoscete, e finalmente -adesso che sono in pensione- posso dirvelo chiaro e tondo, senza tema di esser preso per matto, o arrestato, che 'governo' è sinonimo di 'mafia', con la grande e fondamentale differenza che questa organizzazione criminale globale è la stessa che produce anche le leggi, e quindi stabilisce arbitrariamente chi dev'essere perseguito legalmente, e chi no.
Mi pongo queste domande e, piuttosto ovviamente, non mi rispondo.

They Uploaded Even Bowl?!? Really?

Mi accontento di leggere le "captions" che sono generate automaticamente da Youtube, e che dovrebbero -in teoria- riportare le stesse parole pronunciate da Mr. Hellyer, il quale da buon canadese parla un 'Inglese Americano' (paradosso in termini) stranamente comprensibile; del tutto inutile quindi ma, se non altro, questa è una attività divertente, che pone l'uomo a confronto diretto con la macchina, il simbolo del sistema stesso e che non di meno tutti noi utilizziamo in una forma o in un'altra, nella nostra videosfera digitalizzata; e questa si rivela anche in questo caso tremendamente limitata, una tecnologia primitiva e inaffidabile che riflette, deformandolo, lo stato delle cose all'interno della logosfera cattolica;
se almeno questo potesse servire a qualcosa, a qualsiasi cosa, per modificare una condizione che appare disperata dal Principio ed è stata imposta per rimanere invariata, come di fatto è rimasta, nei secoli dei secoli.
Le castronerie "tradotte" dal sistema elettronico di Youtube per l'utenza umana sono una versione del tutto inverosimile, sgrammaticata, risibile e infine ridicola di quelle che al contrario dovremmo prendere per 'buone', profferite dalla bocca di un raro -forse unico- politico onesto, di un coraggioso 'whistleblower' (così li chiamano gli anglofoni, ovvero suonatori di fischietto) che si espone in prima persona nel nome della verità e della giustizia; che sono cose vere, che corrispondono a fatti reali, certi e incontrovertibili perché condivisi dalla maggioranza, stiamo parlando delle vite quotidiane di miliardi di persone; ma in effetti, alla fine bisogna chiedersi, cosa c'è di "vero" in TUTTO questo?


Dobbiamo concludere che è vero è tutto ciò in cui crediamo, e che tutto ciò in cui non crediamo è falso; che questa è la unica verità vera per ognuno di noi, che è sempre stato così, e che attualmente viviamo in uno stato di falsità essenziale, dove credere a tutto e non credere in niente sono soltanto due opzioni adattabili alla bisogna in ogni circostanza; se non altro, in questo caso il "fuoco" e il "sesso" sono completamente fuori luogo, ma con-sequenziali all'esperienza mediatica, come il cinque e il sei.

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