domenica 10 maggio 2015

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Oggi, 10 Maggio, seconda domenica del mese, in Italia cade la Festa della Mamma ; che poi in genere si rialza, per ricadere l'anno successivo; un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 Aprile, si celebra invece la Giornata della Terra, una delle tante tradizioni moderne che ha avuta origine nel 1970; mi chiedo se un giorno le due cose verranno comprese in una unica celebrazione, quando i cittadini del mondo avranno coscienza di essere tutti comunque figli della Terra, al di là delle origini del loro casato. 
 Un po' come fecero i cristiani, adattando al loro nuovo calendario tutte le principali ricorrenze dell'antichità 'pagana', anche la Festa della Mamma, che deve le sue origini alla 'politica della famiglia' fascista (da cui però fu eliminato il "fanciullo", che non ha più alcun motivo di essere festeggiato oggi=) dovrebbe essere utilizzata come evento-chiave per commemorare l'organismo 'planetario', al quale è dedicata una ricorrenza minore di origine statunitense, di recente importazione, e quindi ancora lungi dalla vasta popolarità di cui gode la festa della Mamma nel paese dei Mammoni per antonomasia.
Condivido con il mio lettore qualche altra gioia virtuale per gli occhi; altri magnifici, impagabili doni che la nostra 'mamma' continua a farci ogni giorno, mentre noi continuiamo a calpestarla nell'indifferenza totale:







Giornata di irraggiamento aereo costante e implacabile da questa mattina:


Cosa stanno combinando lassù, è ancora difficile a dirsi, come è sempre stato; praticamente impossibile.
Oggi ho notato che, ancora una volta, due scie sono state deposte in modo da incrociarsi in prossimità del Sole (dal mio PoV):


e che più scie incrociandosi producono una formazione estesa e persistente, come questa formata da tre scie


che si uniscono in una unica, larga scia la quale lentamente diviene poi una "velatura"  in cielo


La vista di questa rete celeste che ci imprigiona tutti è sempre talmente desolante ed enimmatica che, mi sono detto oggi, il suo scopo potrebbe essere soltanto quello di apparire, per ricordarci ancora che in realtà non sappiamo niente di quello che 'loro' stanno facendo, sopra o sotto i nostri occhi, e che infine non sappiamo nemmeno chi 'loro' siano davvero... E' una ipotesi interessante, per un minuto o due, ma sappiamo tutti che nessuno spenderebbe mai milioni di dollari ogni giorno per decenni, soltanto per trasmettere un "senso di insicurezza" sovra-stante, che può essere imposto con una regolare trasmissione televisiva dove parlano i nostri 'leaders' politici... Scarterei quindi la teoria del deterrente visuale, per quanto suggestiva e adeguata all'era dell'immagine, o videosfera, e purtroppo l'alternativa è sempre e soltanto il dubbio, che dall'inizio accompagna la visione di questo scempio globale.

Qualche tempo fa (in un post ormai introvabile tra i miei blogs) ho pubblicata la lieta novella di un piccione completamente bianco apparso in città; la lieta novella odierna è quella di un piccione DORATO, il cui colore non può nemmeno essere percepito dal micro-obbiettivo a bassa risoluzione di un cellulare; ma lo condivido ugualmente, come ho condiviso con loro il gusto degli snacks Gusto oggi al parco:


Buona festa della mamma, Terra!

Addendum: pubblicato su Facebook la sera stessa:

(La Terra è la madre di tutta la gente, e tutta la gente dovrebbe avere gli stessi diritti su di essa. - Capo Giuseppe - Buona Giornata della Madre)

Il "Rainforest Action Network" è stato fondato da Mike Roselle, di S.Diego, nel 1985 possiamo credere che l'autore di questo infographic abbia un certo tipo di 'coscienza ecologica' e quindi che il suo pensiero sia 'espanso' all'organismo planetario... nella giusta proporzione. Ma per me è in un certo senso confortante vedere il mio pensiero riflesso Oltreoceano in queste parole che furono pronunciate da Hin-mah-too-yah-lat-kekt, Hinmatóowyalahtq̓it, o "Capo Giuseppe", Chief Joseph, figlio di Tuekakas, della Wal-lam-wat-kain (Wallowa) banda dei Nez Perce, di cui Wikipedia riporta questa massima memorabile:

ovvero:

"Non Servono molte parole per dire la verità."

Io sono giunto da tempo a considerare la probabilità che le parole siano da Principio l'opposto di ogni possibile verità; che la parola stessa, il Logos imposto da quello che gli gnostici chiamavano l'arconte e che viene adorato come un dio dai Gentili, sia il vero e unico principio su cui è fondata la nostra eterna cattività in queste condizioni di schiavitù e di miseria... Ma questo ci porta troppo lontano.
Per restare con i piedi per Terra, condivido quest'altro infographic, per quanto dubbioso:


"Studi clinici hanno provato che 2 ore di suoni naturali al giorno riducono gli ormoni dello stress fino all' 800% e attivano 5-600 segmenti del DNA che sappiamo essere responsabili della guarigione e la riparazione del corpo" (Dott. Joe Dispenza)

Cosa possa significare quello "800%" per me rappresenta un vero mistero, ma al di là delle cifre sono convinto della esattezza di questa affermazione in generale, come dovrebbe ormai sapere il mio lettore; non c'è nulla che possa davvero giovare alla nostra salute come il frequentare lo scenario naturale, anziché il set, gli studios cittadini; ovvero l'avere letteralmente i piedi per Terra, anziché su un pavimento di qualche tipo; cosa significhi per me l'esposizione ai raggi solari è cosa nota da tempo al lettore dei miei blogs, che conosce la mia espressione di SOL-lievo, l'unico vero piacere rimastomi in fondo ai cieli; non c'è nulla di particolare da sapere, da dire o da fare, perchè l'unico modo di mettersi in contatto con il Mondo intero è di esserci; essere a contatto con la natura porta sempre più lontano dalla falsita del mondo-di-parole in cui viviamo Qui e Ora, per questo la gente di campagna e i montanari parlano poco, l'abitudine a far tante parole è qualcosa di moderno ed è relativa alla cultura metropolitana, se mai può esistere una cosa simile.
La verità giace nel silenzio, nella libertà da ogni codice di pensiero, da queste stesse parole che ci incatenano a partire dal nostro nome, dal certificato di nascita alla lapide, e compongono il grande castello di carte chiamato 'cultura'; cultura è sinonimo di cOltura, e ci sono cose infinitamente più buone delle parole da coltivare, su questa Terra; cose che paradossalmente conosce meglio il vegano del terricolo.

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