Ho scoperti di recente due sotto-generi della fantascienza che appartegono al regno del'invedibile; il primo è la saga spaziale distopica Polacca mutilata, a cui appartiene
Na srebrnym globie di A. Żuławski (1988)
che solo oggi su IMDB scopro terminare con una crocifissione (spoiler alert) perché arrivarci da solo non sarebbe stato meno traumatico per lo spettatore; al film, che su Wiki troviamo tradotto come Sul globo d'argento e la cui produzione fu sospesa per 9 anni, mancano circa 30' di girato, sostituiti con materiale di varia natura
(ad es.: polacchi su una scala mobile)
accompagnato da una voce narrante che descrive ciò che possiamo solo immaginare. Non è l'unico motivo che mi porta a sconsigliare questo titolo, ma la mia è solo una repulsione istintiva, e non critica; per qualcuno infatti questo film è un cult, proprio come la storia dei ri-generatori di vita inter-planetaria che si conclude con la morte dell'uomo e la nascita del mito; quello che posso dire per certo è che questo film è Polacco.
Il secondo sotto-genere è l'action B-movie statico di fantascienza Aussie
Infini di S. Abbess (2015)
che per me è soltanto l'ennesimo invito a lasciar perdere le armi di distrazione di massa.
Possibilmente, per dedicarsi a quelle da fuoco.
Nessun commento:
Posta un commento