domenica 1 marzo 2015

Conoscenza a menadito

Nel post di ieri ho pubblicata l'immagine di Jack Nicholson nel più significativo fotogramma del film The Shining, opera di un regista notoriamente coinvolto nelle faccende più oscure relative al controllo mentale, e come ho scritto la cosa non mi è piaciuta affatto, anche perché nell'oceano di teorie sviluppate attorno al film stesso, con un intero documentario che ne descrive una minima parte (Room 237, 2012) questa immagine non è mai comparsa; nella ricerca di una pagina esplicativa a cui rimandare il lettore del post sono incappato in questa di Mr. Antimacon, collega blogger teutonico che scrive su Waiting To Rot (Aspettando di marcire) e pubblica varie immagini di personalità famose che esprimono la loro confratellanza a segni, com'è tradizione presso gli affiliati delle logge; tra loro c'è anche Mr. Obama -già famoso cornificatore pubblico- ritratto nell'atto di puntare il dito


che malgrado sia un gesto affatto comune trova una precisa corrispondenza nei vecchi manuali di gesti segreti da fare quando sei un massone, come illustrato qui su Waiting to Rot:


come vediamo, il segno è chiamato 'Grand Pointiff'; un gesto che è facile associare al Re del Rock'n'Roll Elvis Presley, reiterato varie volte dal suo emulo criminale Sailor nel film Wild at Heart (1991) di un altro regista altrettanto invischiato nella faccenderia dello star system, David Lynch, autore della più pregnante tra le pellicole di questo non-genere, Mulholland Dr. (2001); il che ci porta infine direttamente alla mia parola-del-giorno offerta dal sito unaparolaalgiorno.it, che è -guarda caso, il verbo 


un verbo che, al di là dei suoi significati etimologici, è sinonimo appunto del termine inglese per indicare il dito -il gioco di parole non si può evitare in un mondo di parole- con l'aggiunta di una "e" finale; secondo Il Vocabolario Etimologico di Pianigiani nella sua edizione online le radici del verbo si ritrovano nel provenzale fenherl, nel francese feindre e nel portoghese fingir, attraverso il latino fingere, e mantiene il "senso primitivo" del greco thig che è di "toccare, plasmare e il secondario plasmare, dar figura, rappresentare una cosa sotto una forma, onde poi l'altro metaforico d'immaginare e indi simulare" (Ibid.);
stranamente, oggi abbiamo delle dita Inglesi che non toccano o plasmano nulla, da che nessun verbo della lingua inglese si riferisce direttamente alle dita in questo senso (dove invece ad es. to handle corrisponde al ns. maneggiare) e nella lingua Italiana non abbiamo altri indizi a proposito del reale significato del verbo fingere al di là della omonimia con il termine Inglese per il dito; ricordiamo ancora che il termine nahuatl 'teo', utilizzato nei nomi composti  come teo-calli ("casa di dio") e Teo-tihuacan ("il luogo dove vengono creati gli dei") non avrebbe nulla a che fare con la particella divina (anche nei nomi di persona come Teodoro, Matteo, etc.) derivato dal latino deus/deo, dal gr. theos/Zeus, dal sanscrito Diahus (Pitar) e dal cinese Dao (La Via); questo è a parer mio il più lampante, oserei dire divino, esempio di come la leggendaria confusione delle lingue di biblica memoria corrisponda di fatto ad un evento storicamente recente -almeno quanto lo è la comparsa dei Filistei in terra di Canaan- il quale del resto si può considerare un singolo capitolo, o una tappa particolarmente (letterariamente, o editorialmente) significativa in un infinito gioco-di-parole a cui l'utenza alfabetica è costretta da Principio; perché, come ben sappiamo, in principio era il Verbo; dunque certamente no, il teo dei selvaggi che parlavano nahuatl non è lo stesso teo dei latini ed è una pretesa alquanto puerile, per non dire assurda, il voler ri-conoscere in questa omofonia qualcosa che non c'è malgrado entrambi i termini sembrino indicare il medesimo oggetto -il dio- ma altrettanto certamente questa particolare omonimia è degna di un post sul mio blog, se non altro per il suo titolo.
E questo è un aspetto della nostra esistenza in fondo ai cieli che molto raramente ha trovata una forma di espressione 'exoterica' di tale portata da interessare quelle masse che sono il vero soggetto dei mass-media, compreso il cinema e i suoi autori più illustri e significativi, e le teorie del complotto che vanno di moda su internet...
Non ha mai fatto caso il mio lettore, così come il blogger finora, al fatto che basta levare la lettera 'T' (la stessa del Plane su cui viviamo) alla parola 'dito' per ottenere qualcosa di indefinitamente più grande?
E' soltanto la nostra limitazione mentale a nascondere la natura ludica che è quella più essenziale e più vera di questo mondo di parole; siamo stati ammaestrati a limitare noi stessi, per tenerci nascosti a noi stessi, e per questo l'unico insegnamento davvero valido è ancora e sempre il più antico, il più chiaro e il più oscuro degli insegnamenti dell'uomo: conosci te stesso.

P.S.: dopo aver pubblicato il famoso "like box" di Facebook nel post di ieri, sono portato a dubitare anche del significato di quello che sicuramente 'piace' all'Ente Maiuscolo che sta dietro Facebook, mentre dovrebbe soltanto insospettire chi rimane davanti; ricordiamo tutti l'equivoco che riguarda il pollice verso, e non vogliamo nemmeno sapere a quali altri e più oscuri significati potrebbe menarci, dove non batte il Sole della conoscenza...

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