lunedì 9 marzo 2015

SOS

Oggi infine ho DOVUTO scrivere alla Azienda Sanitaria Locale, sez. veterinaria:

Oggetto: SOS
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Buongiorno,

mi chiamo [...], ho appena letto su sito amici dell'uomo (http://www.amicidelluomo.com/modules/cjaycontent/index.php?id=14) il suggerimento di segnalare i maltrattamenti subiti da animali alla ASL veterinaria locale, e per questo motivo vi scrivo per segnalare il caso di un pastore tedesco femmina le cui condizioni sono evidentemente --sempre più-- precarie, e che secondo una testimonianza casuale (una bambina di passaggio, incontrata durante una delle mie visite amichevoli con biscottini per la povera lupa) subisce violenze continue; le sue parole esatte furono "il suo padrone la picchia con il bastone"; 
io personalmente non stento a crederci, malgrado non sia mai stato testimone di simili episodi perché, oltre ai possibili danni che non sono ovvi fisicamente, se non nella deambulazione lenta e difficoltosa dell'animale, il suo aspetto penoso, il suo odore terribile e l'atteggiamento abulico, oltre al suo sguardo infinitamente triste fanno pensare a tutto il peggio possibile e immaginabile; 
ora, non mi aspetto che in un canile possa vivere una gran vita, ma posso almeno sperare che le siano risparmiate le violenze di cui è molto probabilmente vittima da sempre, e quindi se poteste fare un sopralluogo per verificare almeno le condizioni di vita pietose a cui è costretta la povera creatura, e semmai intervenire, ve ne sarei infinitamente grato; l'indirizzo è [segue indirizzo con link a Google Maps]
vi ringrazio anticipatamente con tutto il cuore per il vostro aiuto, nel nome di chi non ha voce per denunciare questi orrori quotidiani
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[Email firmata]

Soltanto ieri l'abbandono al mondo dei giochi infiniti del mio piccolo a-micio mi aveva trasportato in una dimensione puerile quasi fiabesca, oggi sono di nuovo sprofondato nell'inferno umano, nell'abisso di Amenta e se qualcuno può immaginare, da quanto ho descritto ieri, la mia empatia immediata con le creature che incontro, potrà anche immaginare come mi senta io dopo l'ultimo incontro con la povera lupa, ancora prigioniera delle ombre di quel cortile umido; oggi ho dovuto reagire, per quel poco che mi è possibile fare.
Avrei dovuto farlo subito, immediatamente, ma siamo così abituati ad accettare le condizioni poste, a partire dalle nostre, che infine l'idea stessa di poter cambiare qualcosa, qualsiasi cosa, sembra del tutto irrealizzabile;
terrò aggiornato il mio lettore sul caso, nella speranza più viva e sincera di poter solo scrivere qualcosa di buono, o meno cattivo di questo caso disperato.


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