domenica 22 marzo 2015

La Flora Umana

Questo "serio articolo scientifico" è stato diffuso su Facebook attraverso la mediazione di Earth We Are One, che ha pubblicato un solo paragrafo dell'originale per sostenere un titolo ad effetto come "Gli umani hanno 145 geni 'alieni'; parte del nostro DNA non proviene dai nostri antenati"; in realtà la cosa è ben più interessante anche se -dobbiamo ammetterlo- meno "facile" di quella proposta da Earth We Are One, come possiamo leggere nell'articolo di Science Daily ove il termine 'alieno' non compare affatto, e il DNA 'alieno' è sempre definito soltanto come 'estraneo' o 'straniero' (stranger); questo non toglie nulla al fatto che 'alieno' è di fatto un sinonimo di 'estraneo' o 'straniero' --e viceversa!-- il che ci rende un'immagine ben chiara del fenomeno dell'alienità umana in fondo ai cieli, sottomesso ad un mondo di parole, in tutta la sua ambiguità essenziale:

"12 Marzo 2015
Fonte: BioMed Central
Sommario: Molti animali, inclusi gli umani, hanno acquisiti geni essenziali 'stranieri' da microorganismi che coabitavano nel loro stesso ambiente in tempi antichi, secondo una nuova ricerca. Lo studio sfida l'idea convenzionale che l'evoluzione animale sia basata esclusivamente sui geni tramandati in linee ancestrali, suggerendo che, almeno in alcune linee evolutive, sia tutt'ora in corso.

Il trasferimento di geni tra organismi viventi diversi nel medesimo ambiente è noto come Horizontal Gene Transfer o HGT. E' un fatto noto che esso avvenga negli organismi unicellulari e si ritiene un processo importante, che spiega ad es. come i batteri sviluppino tanto rapidamente una resistenza agli antibiotici.
Si ritiene inoltre che lo HGT svolga un ruolo importante nell'evoluzione di alcuni animali, tra cui i vermi nematodi che hanno acquisiti geni da microorganismi e vegetali, assieme ad alcuni scarabidi che hanno adottati dei geni batterici per produrre gli enzimi necessari a digerire le bacche di caffè.
Tuttavia, l'idea che il trasferimento dei geni si verifichi orizzontalmente in forme animali più complesse, come gli umani, piuttosto che ereditarli direttamente dai propri avi, è stata largamente dibattuta e contestata.
L'autore Alastair Crisp della University of Cambridge, UK, ha affermato che "Questo è il primo studio a dimostrare come il trasferimento orizzontale dei geni (HGT) sia preponderante negli animali, compresi gli umani, dando vita a decine di migliaia di geni 'stranieri' attivi. Sorprendentemente, lungi dall'essere un fenomeno raro, sembra che lo HGT abbia contribuito alla evoluzione di molti, e forse di tutti gli animali, e che il processo sia ancora attivo, il che significa che potremmo essere costretti a ri-considerare il nostro concetto di evoluzione."
I ricercatori hanno studiato il genoma di 12 specie di drosofilla, o moschino della frutta, quattro specie di vermi nematodi, e 10 specie di primati, inclusi gli umani. Hanno calcolato la precisione con cui i loro geni si allineano a geni similari in altre specie per stimare le probabilità che essi fossero stranieri in origine. Confrontandoli poi con gruppi di altre specie, sono stati in grado di definire da quanto tempo sono stati probabilmente acquisiti.
Una quantità di geni, compreso il gene responsabile del gruppo sanguigno ABO si sono scoperti acquisiti da alcuni vertebrati attraverso lo HGT. La maggioranza degli altri geni sono correlati ad enzimi metabolici. Negli umani, sono stati confermati 17 geni acquisiti via HGT, e sono stati identificati altri 128 geni stranieri nel genoma umano che non sono mai stati scoperti prima. Alcuni di questi geni partecipano del metabolismo lipidico, inclusa la decomposizione degli acidi grassi e la formazione di glicolipidi. Altri sono responsabili di alcune reazioni immunitarie, compreso il responso anti-infiammatorio, la segnalazione di cellule immuni, e i responsi antimicrobici, mentre altre funzioni genetiche comprendono il metabolismo degli amminoacidi, la modificazione delle proteine e le attività antiossidanti.
Il team è stato in grado di identificare la probabile classe di organismi da cui provengono i geni trasferiti. Batteri e protisti, un'altra classe di microorganismi, sono i donatori più frequenti in tutte le specie studiate.
Lo HGT è stato ricondotto anche ai virus, che sono responsabili di oltre 50 geni stranieri nei primati.
Alcuni geni sono stati rivelati provenienti dai funghi. Questo spiega perché alcuni studi precedenti, focalizzati esclusivamente sui batteri come origine dello HGT, abbiano respinta l'idea che tali geni fossero di origine 'straniera'. La maggioranza dello HGT nei primati si è rivelata antichissima, talvolta manifesta negli antenati comuni dei vertebrati e dei primati.
Gli autori dello studio hanno affermato che le loro analisi sono probabilmente riduttive riguardo l'effettiva portata dello HGT negli animali e che il trasferimento genetico orizzontale diretto tra organismi multicellulari complessi è altrettanto plausibile, e già noto nelle relazioni tra alcuni organismi ospiti e i loro parassiti.
Lo studio ha inoltre un impatto potenziale nel sequenziamento del DNA in linea generale. Infatti nei progetti di questo tipo spesso si rimuovono dai risultati le sequenze batteriche che si ritengono derivate da contaminazione. Mentre lo screening per la contaminazione è necessario, la probabilità che le sequenze batteriche siano parte integrante del genoma animale originato da HGT non dovrebbero essere ignorate, secondo gli autori." 

Qualche altro spunto di riflessione: "Esistono approssimativamente dieci volte tante cellule batteriche nella flora umana quante sono le cellule umane nel corpo, la cui maggioranza è composta della flora intestinale, e in gran numero da quella epidermica" (Wikipedia); 

i batteri sono ovunque nell'atmosfera terrestre e anche OLTRE, essendo stato scoperto recentemente uno strato batterico nella alta stratosfera, dove in teoria non avrebbe dovuta esserci nessuna forma di vita, comprese le tre famose specie scoperte nel 2000 dall'Agenzia Spaziale Indiana, che non esistono sulla superficie terrestre e quelli diffusi nella (media e alta) troposfera la cui scoperta fu pubblicata dal Georgia Institute of Technology nel 2013; sono certamente batteri alieni dal punto di vista del terricolo umano, come riportarono anclhe e news locali dell' epoca, ma di fronte alla abissale ignoranza che queste -seppur vaghe- nozioni rivelano sulla nostra stessa forma di vita è lecito domandarci -ancora una volta- se lo stesso familiare concetto di 'umano' non sia estraneo per noi stessi non soltanto da un punto di vista filosofico, ma più generalmente, scientifico e culturale; non è forse questa la dimostrazione pratica di come le cose stiano -come recita la Tavola Smeraldina- "così in alto come in basso", e che nel disegno frattale del cosmo l'esistenza dell'essere umano, questo assieme di cellule più o meno acquisite orizzontalmente, e forse -chissà- anche verticalmente, sia soltanto un epifenomeno di cui non riusciamo nemmeno a comprendere i principi più elementari?

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