Prima di essere "Particle Accelerator at CERN" su Facebook, sono stato a lungo ciò che di fatto sono ancora oggi, malgrado il mio umorismo virtuale aumentato (AVH) ovvero un osservatore; non trovo e non ho mai trovato un termine migliore per descrivere il mio ruolo per ciò che sento di essere, Qui e Ora, se non appunto quello di de-scrittore di questa mia peculiare condizione. Che comporta fra l'altro il mio annoso blogging. Anche la mia mania fotografica, che ho iniziato a coltivare nell'istante in cui ho avuta una sorta di macchina fotografica a disposizione -un cellulare di vecchia generazione, ahimé- è una espressione, e la più immediata, di questo mio ruolo che è nel contempo neutrale e universalmente applicabile, che non risparmia niente e nessuno, ma il cui unico fine è l'osservazione stessa, al di là di ogni possibile conseguenza e di ogni opinione personale.
Condivido raramente i miei scatti a Risoluzione Molto Bassa (VLR) su Facebook, comprese le tante nuvole e le facce simpatiche che più spesso appiccico sul blog; ecco qualche scatto di stagione:
i soliti fichi, che ogni estate sbucano dai marciapiedi e dalle grate sulla strada
apparentemente sempre in buona salute, pronti a trasformarsi in veri alberi; ma poi spariscono nel nulla;
il candore del convolvolo
la dolcezza del Prunus cerasifera (albero che cresce sul bordo della strada)
la vitalità del malvone (alto come me)
la piccolezza della Subcoccinella vingiquatorpuntata la quale -ci crediate o no- ha davvero 24 punti sulle elitre; impossibile la messa a fuoco con il mio telefonino;
l'aulentissimo pezzo di baguette imbottita di prosciutto cotto trovato per la strada avvolto nella stagnola
e la sua destinazione finale;
il verdore delle ghiande in giugno
e la rosità della rosa "Hobby" (?)
l'oleandro bianco, dal profumo mandorlato e inebriante, si merita un altro premio Miglior Profumo Floreale; completamente diverso, e tanto fulminante quanto quello dell'azalea scoperta in maggio;
altra tonalità di rosa, altro oleandro, questo assai meno olezzante ma dal colore abbagliante;
dopo le more del gelso aspettiamo quelle del rovo;
che non sono ancora pronte;
le strade sono in fiore;
le incredibili ciliegie di peluche, che non so proprio da dove siano cascate;
infine questo splendido discendente della famiglia Papilionidae, incontrato oggi al parco;
probabilmente un Iphiclides feisthamelii
comunque lo chiamino, io l'ho visto volare e bersi il nettare del trifoglio, e per oggi mi basta;
sono un osservatore.
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