martedì 16 giugno 2015

Gatti e banane

Non è come "Cani e limoni", perché sappiamo quanto sia sviluppato l'olfatto dei canidi, e quanto acido citrico e ascorbico ci sono nei limoni... E' una reazione strana quella di molti gatti di fronte a una banana, o anche soltanto alla sua pelle; su Youtube ne abbiamo diversi esempi:


Per certi versi divertente, ma non di meno strana; molti gatti sembrano impauriti, o sconcertati, altri sono semplicemente attratti o incuriositi; il motivo di questo interesse anomalo e di queste reazioni stravaganti?
Abbiamo almeno due indizi "scientifici" a proposito: il primo è che i gatti vedono uno spettro della luce che noi non vediamo; come la gran parte delle specie non-umane, è vero, ma già dalla conformazione delle loro pupille possiamo capire che la cosa li riguarda in modo particolare;
il secondo indizio viene dalle banane, che durante la maturazione emettono un gas, l'etilene, la cui presenza si rende ovvia nel giro di pochi giorni, quando la banana è matura e tutti gli altri frutti nel cestino sono marci;
la mia ipotesi a questo punto è ovvia, che i gatti vedano il gas scaturito dalla banana -o dalla buccia- il quale è più intenso e più e copioso che in ogni altro frutto, come dimostra il loro effetto rapido di "maturazione osmotica".

Una delle cose più belle e strabilianti che abbia mai viste in vita mia è stata la reazione di un gattino di poche settimane, messo di fronte ad una vasca da bagno piena di acqua calda; nei suoi occhi c'era la pura meraviglia che soltanto un cucciolo di gatto può esprimere tanto eloquentemente, senza parlare dei suoi commenti sonori; dopo aver visti questi filmati, posso dedurre che quella reazione meravigliata e meravigliosa fosse dovuta più alla visione del vapore che non del liquido, e che i gatti hanno una sensibilità particolare per quelle forme sottili che per l'occhio umano sono vaghe, o del tutto invisibili. 
Una delle cose più spaventose che abbia mai viste è stata la reazione di quello stesso gatto, ormai adulto, di fronte ad una minaccia che per me era completamente invisibile, mentre per lui al contrario era ovviamente molto concreta e molto vicina, ai piedi del mio letto; quel gatto era una vera belva, un tipo poco raccomandabile, e non aveva paura di niente e di nessuno, o così credevo fino a quel momento. Non dimenticherò mai la sua espressione atterrita, il pelo irto, la coda gonfia, il suo soffiare e le sue grida di terrore, mentre osservava con gli occhi fuori dalla testa un punto preciso appena sopra di lui.
Tutti gli animali vedono e/o sentono cose che noi non vediamo e/o non sentiamo; è mia opinione che ci siano forme di vita non meno concrete dei gas nell'aria che respiriamo, che è di fatto una miscela di gas; che siano entità di cui forse, tutto sommato, è meglio non sapere altro...
Riguardo poi il motivo per cui i gatti dovrebbero vedere l'etilene prodotto dalla banana e non quello di altri frutti climaterici (che maturano anche dopo essere stati colti) come pesche, mele, kiwi etc. etc., è per me un vero mistero, a meno che non si tratti della sua quantità; oppure, nessuno ha ancora provato ad avvicinare una pesca ad un gatto per fare un video per Youtube? Nemmeno in Giappone?

...come non detto...



ADDENDUM (del 23.08); dopo una settimana, scopro che esiste anche una teoria vibrazionale dell'olfatto, per cui "la caratteristica olfattiva di una molecola è dovuta alla frequenza vibrazionale nello spettro dell'infrarosso", una teoria controversa che si oppone a quella 'tradizionale' secondo la quale è la forma assieme alle "dimensioni molecolari e funzionali di gruppo" a determinare l'odore percepito. Senza nemmeno menzionare il fatto che per me sono entrambe valide finchè non si dimostra il contrario in ambito sperimentale, la cosa si fa interessante trattando di una specie che potrebbe vedere "oltre il rosso" cioè in una fase vibrazionale tra "rosso" e "violetto" (infrarosso), così come oltre il violetto (ultravioletto) nella stessa fase teorica che per l'uomo corrisponde al buio totale.
Alla fine quello che davvero vedono loro non lo sappiamo, ma quello che ho visto io, e ricordo bene, posso dire di 'saperlo'.

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