Febbricitante, preda di un virus ignoto o di un malefizio, ieri mi ritrovo a guardare episodi di serie TV americane in streaming; i classici, i veri "telegiornali" che descrivono il desolante scenario socio-culturale degli USA attraverso il genio ashkenazi, sono sempre quelli: su watch-series guardo qualche puntata di The Simpsons e Futurama; tutti belli, impeccabili, divertenti, ma nell'insieme anche un po' strazianti; è puro schadenfreude, nel senso più stretto e più ampio possibili.
Poi mi capita di cliccare su un "Mickey Mouse" tra i "most popular", e mi vedo questa roba:
che è un episodio paragonabile ai primissimi cartoons di Topolino & C., i Silly Symphonies di quelli muti o dei primi sonori, dove la trama è imperniata su un evento banale come regalare un fiore a Minnie per S. Valentino, e ovviamente ne succedono di tutti i colori, ma...
quali colori?
Al di là della ovvia bruttezza che contraddistingue il disegno, la banalità della trama e la puerilità "classica" -e giustificata- delle azioni non impedisce agli autori della Disney di propinare al pubblico una sorta di trip caleidoscopico (e invero assai poco psichedelico) popolato dalle peggiori parodie dei popolari personaggi che tutti noi conosciamo. Non cambia niente; è soltanto tutto molto più brutto, più minaccioso, più violento, più colorato, più veloce, e più stupido che mai. Stranamente, questo tipo di operazione mi risulta più offensiva e più preoccupante delle solite bordate contro tutti i (mal)costumi e le pessime abitudini del target USA che arrivano dalla cricca degli eletti di South Park e The Simpsons (precursori di ancor più popolari e ancor più volgari serials animati recenti come American Dad e Family Guy); la mia impressione è che per mantenere alto il profilo con una concorrenza non soltanto spietata (come si diceva prima) ma ormai completamente invincibile, dato il target infantile moderno, stiano cercando di contrastare l'inevitabile sconfitta dello share senza badare minimamente alla immagine vera e propria della Compagnia, che nel corso dei decenni ci ha proposte le migliori animazioni, musiche, canzoni, e sceneggiature, insomma tra i migliori cartoni animati della storia cine-televisiva, almeno fino agli anni 60-70; per quanto mi riguarda, quelle viste ieri erano tra le peggiori in assoluto, per me letteralmente inguardabili. Come sono passati dal meglio al peggio in così poco tempo? Probabilmente con il mediocre, di cui ho qualche indizio cinematografico...
Posso anche evitare di rispondermi, ma devo ammettere che mi dispiace constatarlo.
"Pippo" assale "Topolino" con un rastrello; ma è un rastrello, quello?
Non sto a dire delle canzoni, ma dubito che un individuo sano di mente potrebbe davvero apprezzarle, compresa la fascia media del target, a partire dai 2 anni di età. Quando dico il peggio intendo dire il peggio, in tutto e per tutto. Capitolo chiuso.
Peggio che mai, a tarda notte mi capita di guardare (l'inizio di) un episodio della serie "American Diner", dove un tizio esperto di arredamenti commerciali gira per gli USA per rispondere agli appelli di aiuto dei gestori dei diners, appunto, o tavole calde, che sono "una istituzione americana" (cioè, degli USA, cioè degli Europei immigrati e negli ultimi cent'anni in part.) e che di fatto lo sappiamo, sono inevitabili in ogni film o telefilm che si rispetti; è una sorta di location e/o interno che abbiamo tutti imparato ad amare nel corso del tempo, se solo pensiamo alle scene di Paper Moon, o Broadway Danny Rose, o Twin Peaks, o anche di The Rockford Files, per fare qualche esempio random; gente sempre in viaggio, che mangia e beve per la strada, inevitabile che il diner assurga ad istituzione nella pop-culture di questa gente.
E ancora, malgrado tutto, malgrado la mia "consapevolezza vegana" che contrasta la incoscienza quasi-totale delle masse consumatrici, malgrado in vita mia ne abbia viste di cotte di crude, e anche al sangue, malgrado tutto ancora oggi quando vedo certe cose mi chiedo:
ma COME fanno?
Non dico come fanno a mangiare questa roba, perché so quanto è facile, l'ho fatto per decenni; forse non altrettanto pessima (difficile...) ma sicuramente non adatta al consumo umano, proprio come questa;
com'è possibile insistere, mi chiedo, nel voler preservare questa sorta di istituzione che, al di là della trascurabile, irrilevante questione etica riguardante altre specie, sappiamo per certo essere letale anche per il consumatore stesso, attraverso un processo di intossicazione, di infiammazione, di acidificazione, di corruzione e infine di puro e semplice deterioramento totale dell'organismo umano, e non certo da ultimo del suo apparato pensatorio?
Una vecchia tradizione anglosassone: pulcino liquido con pancia di maiale fritta; possibilmente nel burro
Infine da Futurama ho tratta questa immagine, che conclude degnamente il post con il ritratto dell'utenza, come sempre preciso e spietato, firmato da gente che si chiama Groening e Cohen e Simon, come sempre:
quando il grazioso Nibbler indossa il costumino da marinaretto, tutti sono abbastanza distratti da girare più forte la ruota che rimetterà in moto il mondo...
Purtroppo That Darn Katz! è un episodio vecchio, del 2010; dubito che in molti se lo ricordino.
(E sì, "Katz" è un cognome tipicamente Ashkenazita)
P.S.: e l'attuale Chairman & CEO della Disney si chiama Bob Iger...
P.S.: e l'attuale Chairman & CEO della Disney si chiama Bob Iger...
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