lunedì 29 giugno 2015

Scatti di velocità relativa

Prima di essere "Particle Accelerator at CERN" su Facebook, sono stato a lungo ciò che di fatto sono ancora oggi, malgrado il mio umorismo virtuale aumentato (AVH) ovvero un osservatore; non trovo e non ho mai trovato un termine migliore per descrivere il mio ruolo per ciò che sento di essere, Qui e Ora, se non appunto quello di de-scrittore di questa mia peculiare condizione. Che comporta fra l'altro il mio annoso blogging. Anche la mia mania fotografica, che ho iniziato a coltivare nell'istante in cui ho avuta una sorta di macchina fotografica a disposizione -un cellulare di vecchia generazione, ahimé- è una espressione, e la più immediata, di questo mio ruolo che è nel contempo neutrale e universalmente applicabile, che non risparmia niente e  nessuno, ma il cui unico fine è l'osservazione stessa, al di là di ogni possibile conseguenza e di ogni opinione personale.
Condivido raramente i miei scatti a Risoluzione Molto Bassa (VLR) su Facebook, comprese le tante nuvole e le facce simpatiche che più spesso appiccico sul blog; ecco qualche scatto di stagione:


i soliti fichi, che ogni estate sbucano dai marciapiedi e dalle grate sulla strada


apparentemente sempre in buona salute, pronti a trasformarsi in veri alberi; ma poi spariscono nel nulla;


il candore del convolvolo


la dolcezza del Prunus cerasifera (albero che cresce sul bordo della strada)


la vitalità del malvone (alto come me)


la piccolezza della Subcoccinella vingiquatorpuntata la quale -ci crediate o no- ha davvero 24 punti sulle elitre; impossibile la messa a fuoco con il mio telefonino;


l'aulentissimo pezzo di baguette imbottita di prosciutto cotto trovato per la strada avvolto nella stagnola


e la sua destinazione finale;


il verdore delle ghiande in giugno


e la rosità della rosa "Hobby" (?)


l'oleandro bianco, dal profumo mandorlato e inebriante, si merita un altro premio Miglior Profumo Floreale; completamente diverso, e tanto fulminante quanto quello dell'azalea scoperta in maggio;


altra tonalità di rosa, altro oleandro, questo assai meno olezzante ma dal colore abbagliante;


dopo le more  del gelso aspettiamo quelle del rovo;


che non sono ancora pronte;


le strade sono in fiore;


le incredibili ciliegie di peluche, che non so proprio da dove siano cascate;


infine questo splendido discendente della famiglia Papilionidae, incontrato oggi al parco;
 probabilmente un Iphiclides feisthamelii


comunque lo chiamino, io l'ho visto volare e bersi il nettare del trifoglio, e per oggi mi basta;


sono un osservatore.

Altritagli

Questo ritaglio da un quotidiano Australiano (condiviso da Greg Wurn su Facebook) merita un attimo di riflessione; non solo sul potere in quanto tale, su ogni forma di potere e di governo, e sull'inevitabile corruzione di ogni sorta che ne deriva, ma sul potere della parola, in particolare; perché di fatto questa strip dice tutto quello che c'è da dire con due vignette, e poche parole:

(Trad: "Vecchia Australia": "Nessun problema, amico!" - "Nuova Australia" : "Preoccupatevi - Non siete al sicuro - Nemici! Germi! Male! Il governo vi protegge")

Sembra che gli Australiani siano ancora in una fase storica dove certi fattori archetipici utilizzati nel terrorismo psicologico del governo appaiono evidenti e ancora soggetti al pensiero critico, esattamente come nei bambini esiste una reazione spontanea: "L'imperatore è nudo!"; è a parer mio l'indizio di una mentalità fresca, attiva e molto reattiva rispetto alla "nostra" (di questo lato del mondo), e forse per questo molti Aussie sembrano completamente pazzi... Almeno finché non si accasano a Brighton.
Il  "regime del terrore" che ultimamente negli USA si serve di minacce sempre più concrete, messe in scena dall' intelligence più potente del mondo e dai migliori TV networks del mondo, vale per tutti noi, schiavi di Roma; come l'Italia, iddio la creò. 
Una legge di fatto altro non è che una sequenza di parole, e con quelle si decide il destino di un intero popolo; questo è il significato precipuo del detto sulla penna e la spada. Qualunque altro valore di ordine personale vi si possa scorgere, per quanto poetico e costruttivo, è ovviamente secondario, marginale e perlopiù irrilevante rispetto al Grande Libro delle Leggi, le quali valgono per tutti i paesi demo-kratici, sottomessi da principio alla loro propria violenza.

In compenso, tra poco sarà possibile creare un certo tipo di DNA, e farlo stampare con una stampante 3-D per ottenere una polvere di creatura che si potrà poi coltivare in vitro: lo riporta l'articolo di Minds.com (del 24.01.15), che allega questo video:


per il momento non sembra più o meno promettente delle favolose Scimmie di Mare degli anni '80, ma le implicazioni di questa tecnologia sono preoccupanti - e quindi controverse - già in partenza...
Ma se davvero la 'scienza pubblica' è arrivata a questo livello nel settore della genetica, sapendo che quella militare è avanti di almeno trent'anni, è lecito chiedersi quale tecnologia sia in loro possesso attualmente; dunque il mio nuovo dilemma, da scrivere con un testo maggiorato, è:
che il "fenomeno UFO", piloti compresi, sia una realtà di origine interamente "militare"?
Le virgolette sono d'obbligo. 
Ancora non sappiamo cosa stanno spruzzando sulle nostre teste da 20 anni a questa parte.
Soltanto ieri ho letto che si sono stimati circa 55 milioni di documenti secretati dal Governo USA.
Non è escluso in effetti che tutto quanto riguarda l'antropizzazione di questo mondo sia una realtà interamente relativa al 'sistema militar-industriale', dove possiamo immaginare che le tecnologie più avanzate -la "roba da fantascienza" attuale- vengano sviluppate con finalità per così dire aliene rispetto a quelle "civili". 
Altrimenti non sarebbero segrete...
E' questa l'orrenda verità sui dischi volanti? 
Sarebbe molto peggio di tutto quanto potevo pensare fino a questa mattina.

sabato 27 giugno 2015

Memoria

"As an old memoria, memoria, memoria, memoria" ("Come as you are")

Domande:
può il bossolo espulso automaticamente da un Remington M11 rimbalzare sul pavimento dopo lo sparo, in modo da essere poi rinvenuto sul lato sinistro anziché sul destro del corpo del suicida, e quindi dell'arma immobilizzata nella stretta del rigor mortis?

(nella ricostruzione grafica, la "cartuccia" è visibile in fondo, sul giubbotto)

(a scanso di equivoci, la foto del modello M11 che come ogni fucile espelle il bossolo a destra)

Può una persona imitare la grafia di qualcun altro, ricopiandone la scrittura lettera per lettera, per comporre uno stereotipico messaggio d'addio?

Può un uomo che ha già in corpo una dose di eroina pari a tre volte quella considerata letale essere in grado di suicidarsi con un fucile? E, se anche fosse, PERCHE' dovrebbe farlo?

Può una donna acida e avida far fuori il marito rockstar prima che egli ottenga il sospirato divorzio, ottendendo così miliardi di dollari anzichè un magro assegno mensile

La scena del delitto: non c'è nulla contro cui il bossolo avrebbe potuto rimbalzare...

Sono domande, all'origine dell'investigazione, e domande restano al termine del film:

Soaked in bleach di B. Statler (2015)

L'esperto in materia parla chiaro: se vuoi il delitto perfetto, fai fuori un drogato. E questo è decisamente il caso Cobain

(Kurt Donald)

che si direbbe proprio un delitto perfetto, ma è un caso archiviato nell'attesa costante di essere riaperto; il fattore entropico che ha contribuito agli eccessi e alla concatenazione di eventi e personaggi più o meno loschi, che hanno condotto all'ascesa e infine hanno definita nella sua interezza "l'icona americana" del frontman dei Nirvana, raggiunge l'apice con la sua morte: etichettata ufficialmente come suicidio, fortemente sospettata di omicidio, è tutt'ora un mistero di cui abbiamo un efficace resoconto in stile noir narrato in prima persona dal P.I. Tom Grant, ex-sceriffo assunto in origine da Courtney Love per indagare sulla scomparsa del marito e poi coinvolto personalmente 

"Inconsistencies" è la parola d'ordine; adesso è una questione personale per Tom Grant, P.I.

dall'ambiguità del caso, che ufficialmente si concluse nell'aprile del '94 con il ritrovamento, da parte di un elettricista, del cadavere di Kurt nella serra del suo cottage nei boschi.
Ciò che viene mostrato qui porta a pensare a tutto, tranne che a un "gesto disperato"; non vogliamo nemmeno sapere quanto l'eco mediatica del caso Cobain abbia influito sul successo dei Foo Fighters, come accadde per i New Order dopo la morte di Ian Curtis... Ma gli aspetti commerciali del caso non si possono eludere facilmente, nel caso di una "celebrità" della musica, e il fatto che il suicida fosse in procinto di divorziare dalla sua labile metà fa ricadere pesantemente i sospetti sulla quasi-famosa e totalmente odiosa Love... Non mi pare che questa ipotesi sia in alcun modo evitata dal Ns. caparbio e zelantissimo inquirente, che nel suo rapporto filmico elenca una serie di incongruenze notevoli, specialmente per quanto riguarda le indagini non-private; basti dire che la scena del crimine fu interamente smantellata solo venti giorni dopo il fattaccio, per volere della inconsolabile vedova.

L'implacabile Tommaso; non ci crede, finché non ci ficca il naso

Come dice il titolo (parafrasando il titolo dell'album d'esordio dei Nirvana, Bleach) tutto è "inzuppato nella candeggina", avvolto nelle spire di gas ammorbanti che possono deformare la visione dei fatti, e malgrado il ricordo delle cronache sbiadisca rapidamente l'icona del più grunge dei rockers è destinata a rimanere, e il mistero della sua scomparsa è certamente degno di una seria indagine, oltre che di un altro documentario su un morto famoso, uno del "club dei 27". 
Che a me va benissimo, fintanto che lo pesco dal torrent e non dall'Acheronte.

Foto d'archivio: sembra un'operazione di macabro product placement...

Ricostruzione della scena del delitto: il prodotto è ancora piazzato, ma è cambiato lo sponsor...
e che fine hanno fatto quei soldi?

Il documentario, in cui delle registrazioni sonore vengono sovrapposte a ricostruzioni di stampo classico ma non televisivo, e con un commento musicale minimalista ispirato alle ruvide sonorità proprie del grunge, ci propone tra una tessera e l'altra del mosaico scorci e squarci di una America varia, dalla periferia più sordida di Seattle al Set maiuscolo di L.A., con foto di famiglia e d'archivio e testimonianze di prima mano; è un tipo di "making of" triste quanto raro, quello dell'idolo morto e non risorto.  Finora.










Per quanto riguarda il blogger, la cosa che più mi interessa è il fatto che proprio nel 1994 anch'io conobbi l'ebbrezza profonda del coma:

come accadde a Cobain a Roma;

purtroppo non un coma di tipo farmaceutico, come se lo potevano permettere i ricconi, ma di un tipo molto più economico, stradale, anche se non proprio pedestre. Il mio breve interesse per il grunge sparì assieme ai miei unici jeans ormai troppo stracciati, e alla mia unica camicia a scacchi. E a Kurt Cobain.
May he rest in peace, finally.

P.S.: ve lo ricordate il ritornello di "Come as you are"? Faceva "No I don't have a gun... No I don't have a gun..." Ironia del destino? O del suicida innocente?

Post-Social

Dopo pranzo, ieri ho commesso un reato molto comune su Facebook, quello di ri-mettere il mio pasto in forma fotografica, per un piatto che valeva lo scatto (malgrado la luce sciatta):


Incuriosito dalla questione, ho poi rivolta la domanda direttamente a Fini, sulla sua pagina di Facebook; i Fini hanno risposto prontamente:


che non lo sanno, non è roba che fanno loro, il prodotto porta solo il loro marchio, ma è della BiAglut, che come si è visto appartiene alla famigerata Heinz; ri-volgo allora la domanda a BiAglut; eccola qui, che attende vanamente una risposta nel suo angolino:


il loro silenzio purtroppo non è ORO per me; o "chi tace acconsente"; 

Il mio consiglio dunque sarà: veganItaliani, lasciate perdere la pasta senza glutine Fini/BiAglut; contiene estratti di cadavere!!

Il mio intervento "social" più apprezzato di questa settimana, e probabilmente di sempre, è stato il commento 'umoristico' a questo post di Rainforest Alliance:


che si è fregiato di ben 64 pollici puntati verso l'alto, secondo la tradizione barbarica di FB; non mi domando il perchè di tante polliciate, ma mi pare comunque strano che gente di ogni genere possa accettare questa spaventosa realtà senza reazioni di protesta. Strano? Piuttosto, imprevisto.
Il weekend social si può aprire e chiudere con questi due linkz, quello all'articolo di Nueva Mentes titolato


dove la Sig.ra Howe prevede l'arrivo imminente di Nibiru con una inversione dei poli terrestri e la sostituzione della razza umana con degli ibridi alieni, in contemporanea; presto su questi schermi;

e l'altro, della simpatica Dorothy Cannon su Collective-Evolution, titolato


Il motivo di tale clamorosa affermazione potremmo dedurlo dal primo titolo, se stiamo tutti per morire ci sarà certamente un notevole cambio del paradigma attuale, che prevede la nostra consueta vitalità per poter essere apprezzato in quanto tale; ma il tipo di cambiamento descritto dalla Sig.ra Cannon è di genere millenarista, assai meno allarmistico, dove il passaggio ad una nuova frequenza o "dimensione" è descritto in termini idilliaci e tutt'altro che inquietanti... niente Nibiru, niente slittamento dei poli e niente ibridi...
E' possibile dunque che una delle due fonti sia meno informata dell'altra, ma quale sarà?
Staremo a vedere; aspettiamo qualcosa  d'altro, assieme alla risposta della BiAglut.

ADDENDUM (29.6.2015)

Imprevedibilmente, la risposta di BiAglut su Facebook è arrivata prima di Nibiru e del trasloco dimensionale, anche se è un tipo di risposta meno imprevedibile di tali eventi. E' di 45 minuti fa. Eccola:



E questa è la mia risposta alla loro risposta:

(E' la seconda immagine pubblicata in questo post, con la risposta di Fini)

Come risponderanno a quattro punti di domanda in fila? Chi vivrà...
Più che un post, questo ormai è diventato un ris-post :-)

mercoledì 24 giugno 2015

LMAOing

Quando ho commentato il post di Mr. Henderson oggi ho provocata la sua reazione quasi-immediata (considerata la distanza :) come si vede qui


So I made him laugh his ass off; anche se egli abita dalle parti di Bomaderry, nel Nuovo Galles del Sud, ha saputo apprezzare il mio humor; è sempre una bella sensazione quella di aver offerto un istante di svago intelligente, e non volgare come quello propinato dalla maggior parte dei mass-media; è una sensazione positiva, e purtroppo rara; forse la gente che ride assai poco come me dovrebbe pensare a far ridere gli altri.

("Profilattici "Serpente" - 3 pezzi 3 sapori -- i gusti che ho suggeriti io sono cobra, vipera e bocca di cotone)

domenica 21 giugno 2015

American Dad

Oggi è il 21 Giugno, Solstizio d'Estate; celebrato degnamente, sotto il Sole, tra il verde.
Molti infographics su Facebook oggi riportano l'augurio "Happy Father's Day", cioè Buona Festa del Papà, o meglio del Padre, perchè non è 'daddy's day";
noi festeggiamo il babbo il 19 Marzo, giornata dedicata dalla chiesa a San Giuseppe, il "padre putativo" di Cristo; strano modo di associare l'idea della paternità ad un personaggio della Bibbia che altro non è, da che l'unico coinvolgimento di colui nelle faccende cristiane fu di andare con una (minorenne) poi impregnata dallo Spirito Santo; ma lo sappiamo tutti, leggere certe cose prendendole alla lettera è come leggere Topolino pensando che siano fatti di cronaca. Non c'è alcuna differenza.
E in effetti, per qualcuno l'Italia deve assomigliare molto a Disneyland, di questi tempi.
 Comunque sia, la festa-del-papà Americano non ha niente a che fare con Giuseppe, ma viene dall'idea di una Metodista, certa Grace Golden Clayton, orfana da poco, che propose al pastore (Metodista) Robert Thomas Webb di commemorare i 250 padri tra i 361 uomini morti nell'esplosione della miniera di Monongah l'anno prima, nel 1907; pensateci un attimo; nel '600 un'orda di barbari dalla pelle bianca approda in America, stermina tutti gli indigeni, e non appena  i 'colorati' (o "pellerossa") sono tutti morti, nel '700 va in Africa a rapire migliaia di negri da usare nel lavoro dei campi, per arricchirsi oltre ogni misura; nell'800 con la rivoluzione industriale si dà inizio alla speculazione delle risorse naturali e del sottosuolo in misura -appunto- industriale, grazie alla ferrovia (e le sue leggendarie schiere di Cinesi morti) con trivellazioni petrolifere, cave e miniere sempre più grandi e più profonde... nel 1907 si decide di celebrare la figura del Padre di questa gente, il Capo Famiglia, il patriarca secolare, che dà discendenza alla grande stirpe americana; cos'altro potevano scegliere, per celebrare questo Abominevole Uomo delle Americhe?
Quella segnata da "Il peggior disastro minerario nella Storia Americana" mi sembra la data perfetta.
Nel tempo la celebrazione è slittata alla terza domenica di Giugno, e soltanto nel 1972 fu firmata la legge che dichiarava il Father's Day come festa nazionale... Da Richard Nixon
(Fonte: https://en.wikipedia.org/?title=Father%27s_Day)
Che poi la Festa del Padre finisca per coincidere (almeno, nel 2015) con il Solstizio d'Estate, in un Paese dove la domenica si chiama "Sun Day" non mi stupisce molto... Ma immagino che sia soltanto una coincidenza -appunto- come gran parte delle cose sembra essere.
Celebriamo dunque la Conoscenza di questa ricorrenza, con la foto di Wikipedia che immortala il prototipo del Padre Americano, con la sua cravatta di biscotto:

e speriamo che se la mangi! Tutta!

venerdì 19 giugno 2015

Fast Food Excelsior

Oggi per la seconda volta ho fatto uno spuntino al parco, con le more del grande gelso (Morus nigra L.)


e per la seconda volta ho notato questo, che anche quando sono ormai scure possono non essere mature, per cui hanno ancora un sapore acidulo (contengono acido nitrico!!!); anche queste, come quelle verdi e rosse non si staccano facilmente dal ramo come invece fanno quelle mature, che rimangono tra le dita non appena vengono toccate. 
Ancora, per la seconda volta, mi sono chiesto come abbiamo fatto a cadere tanto in basso, dai tempi in cui l'uomo aspettava che il frutto fosse maturo, e in cui poteva ringraziare il suo dio per avere ridotta al minimo la fatica nel raccoglierlo, ad oggi, quando non soltanto la gente compra i frutti di bosco confezionata nel polistirolo o nella plastica al supermercato, ma per la maggior parte ignora del tutto la bontà dei frutti del gelso (bianco o nero) che sono un concentrato di vitamine, minerali, fibre e composti benefici come gli antociani... E spesso si trovano ai bordi delle strade, o nei prati.
Non che sia un albero molto diffuso dalle nostre parti, ma sicuramente qui sono più conosciuti l'ananas e la banana, che ancor più che sicuramente non sono coltivati nel nostro paese, e tantomeno crescono spontanei.
E' soltanto un frutto, un singolo esempio nell'infinità del catalogo della natura; tutti i frutti acerbi faticano a staccarsi dal ramo, e quando sono perfettamente maturi cadono da soli, basterebbe metterci una rete sotto (come fanno con le olive) per raccoglierne un mucchio ogni giorno -- con l'aiuto di uno spaventapasseri, o almeno di uno spaventapiccioni. Al momento sembra che soltanto questi ultimi sappiano apprezzare le molte qualità nutritive e terapeutiche del Morus, tra l'indifferenza degli umani; eppure esse erano note già nell'antichità anche nel Belpaese, quando veniva chiamato celsus in Latino, cioè "alto", dal verbo  excellō, "elevarsi", da cui "eccelso" e "gelso"; è triste sapere che l'unica specie in grado di ri-conoscere l'altezza di qualcosa poi finisca per ignorarla; Sanihelp.it pubblica qui un articolo tratto da fruttidimenticati.it, intitolato appunto, tristemente, "Frutti dimenticati"... Purtroppo anche il sito da cui è stato tratto è ormai dimenticato.
Sarei pronto a scommettere che alcuni dei miei concittadini comprano dei costosi prodotti fitoterapeutici il cui principio attivo è tratto dai frutti, o dalle foglie, dalla corteccia o dalle radici del gelso, e non sospettano nemmeno della sua presenza al parco pubblico. Tanto meglio, ho soltanto i piccioni come rivali.

giovedì 18 giugno 2015

Il mattino ha l'orzo in bocca

Per oltre un decennio ho bevuto solo tè verde; all'inizio con zucchero, poi senza zucchero.
Da quando ho scoperto delle nuove carie ho scoperto che il tè verde, malgrado contenga principi attivi antibatterici e specificamente anticariogeni, e malgrado il suo sapore "neutro" è un potente acidificante; e che il succo di limone, al contrario, acidissimo al gusto, è un alcalinizzante del sangue una volta metabolizzato; il succo di limone è qualcosa che cambia letteralmente la vita di chi lo beve regolarmente, i suoi effetti sono sconcertanti, e tutti invariabilmente positivi; credevo di aver trovata la bevanda ideale, l'ho bevuta ogni giorno per mesi, e ancora adesso è la prima cosa che bevo al mattino
poi, qualche settimana fa, mi è venuto in mente l'orzo;

http://www.caffetteriaveliero.it/immagini/caffetteria/orzo-tostato.jpg

non lo consumo quasi mai in grani interi, come cibo, ma per qualche motivo ho cercato e trovato quello tostato e macinato, da usare in infusione come una sorta di caffè alla turca; ma senza caffè! :-)
L'orzo di per sè è ricco di fibre, vitamine (A, B1, B2, B6, B12, C, D, E, K) e una quantità di minerali tra cui ferro, potassio, magnesio, selenio e rame (! particolarmente utile per rafforzare i vasi sanguigni , le ossa e i legamenti) per cui svolge una attività rimineralizzante completa dell'organismo; è antiinfiammatorio, anticancerogeno, il suo infuso è ancora noto come "la tisana di Ippocrate", menzionata anche in questo articolo su Yogajournal.
Questa sera poi ho scoperto quest'altro articolo sul sito dello US National Library of Medicine - National Institutes of Health, a titolo
 che per inciso è il ceppo batterico che causa proprio la carie dentaria. 
L'introduzione della sinossi (gratuita) recita: "E' stato dimostrato che il caffè d'orzo interferisce con l'assorbimento dello Streptococcus mutans da parte dell'idrossiapatite." (corsivo mio) la quale per inciso è "il principale costituente minerale del tessuto osseo" (Id.)
Gli autori dell'articolo (accessibile qui sul Journal of Agricoltural and Food Chemistry alla modica cifra di 35.oo USD per ben 48 ore!) che menziona la forte proprietà anti-adesiva prodotta dal caffè d'orzo (o meglio, delle frazioni BC, BC LMM e quelle della melanoidina BC HMM, se la cosa può interessare) sul maledetto cariogeno, concludono scrivendo che la scoperta "rappresenta una base per lo studio del loro possibile uso come anticariogeni".

Ora, non ci aspettiamo che nella pagina della salute sui quotidiani venga stampato a titoli cubitali "usate il caffè d'orzo contro la carie", perché l'orzo non si può brevettare; probabilmente invece si possono acquistare i diritti d'uso dei suoi principi attivi, così come a suo tempo il governo statunitense si è assicurato il brevetto dei cannabinoidi, cioè estratti della canapa, una "sostanza" posta nella tabella A delle sostanze illecite perché priva di qualunque proprietà terapeutica; ma questa è un'altra, e più grande storia;
quindi non vedremo mai i giornali minacciare lo stato di salute della Unilever, produttrice del Pepsodent e del Mentadent, o della GlaxoSmithKline che produce l'Aquafresh, perché la salute di alcune persone è più importante di quella di tante altre; ma può essere comunque utile al mio fortunato lettore sapere che esistono tutti i presupposti perchè qualcuno sia interessato all'utilizzo dei principi attivi presenti nel caffè d'orzo (e non nell'orzo allo stato grezzo) per poterli sfruttare commercialmente come anticariogeni. 
A buon intenditore...

Quest'altro articolo degli stessi autori (et al.) sullo stesso, autorevole sito rincara la dose, si intitola 

E con questo si conclude la mia storiella di oggi, il mio post, che apparentemente riguarda una scoperta casuale; ma cosa NON è casuale, è un quesito valido come quello che riguarda ciò che invece lo è. 
O lo sembra.
E' possibile che un individuo possa avere una sorta di intuizione istintiva riguardo gli ingredienti curativi di questo vegetale piuttosto che dell'altro, per quanto poi si trovi a scegliere la sua medicina naturale sugli scaffali del supermercato, senza nemmeno aver mai vista una spiga d'orzo intera, con le radici nella terra?
Dobbiamo notare questo, che lo studio di cui sopra è incentrato sul CAFFE' d'orzo, e non sul grano, e questo curiosamente corrisponde proprio al prodotto che "mi è venuto in mente" come sostituto del succo di limone, come bevanda calda; non ho cercato e trovato e consumato l'orzo in grani, che a quanto pare è un nutriente-anti-nutriente come la maggioranza dei grani (la mia medicina è il tuo  veleno... e viceversa=) e non sembra avere particolari proprietà antibatteriche, ma proprio il "caffè", cioè il grano essiccato, tostato e macinato, da consumare come tisana... Come quella che bevo adesso.
Anche l'orzo contiene glutine, si sa... Non si può avere tutto.

Forse allora non è solo questione di 'gusti'; forse quello che ci troviamo a desiderare, e a scegliere tra tutti i cibi e le bevande in natura, è qualcosa che effettivamente ci occorre, e forse in qualche caso da questo deriva il nostro gradimento, per cui un sapore viene percepito come più o meno piacevole al nostro palato... 
Dal canto mio so per certo che fino a qualche anno fa consideravo l'avocado come l'unico frutto disgustoso, e proprio non lo potevo soffrire, mentre oggi mangerei soltanto avocado, ad ogni ora del giorno, e tutti i giorni. L'avocado è la Madre di Tutti i Frutti! Ma perché diavolo dovevo scrivere dell'avocado proprio adesso, quando in casa non ce n'è nemmeno uno?!?

Su Wikipedia English compare il lemma "Caffè d'orzo", in Italiano. Come "Espresso" e "Cappuccino", ma senza caffè!

Oggi ho offerta la merendina al mio amicio Joe, sotto la Grande Quercia; è sempre un momento incantevole, nella vita del cittadino; dopo i croccantini gli ho offerto anche uno dei crackers che avevo con me per gli amici canidi, e non si è fatto problemi a sbafarselo tutto.



certe cose fanno un effetto strano sui gatti... solo Dio sa cosa contengono veramente


e forse