The Palm Beach Story di P. Sturges (1942)
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non si beve e non si fuma continuamente, come accade in genere nei film dell'epoca: il film in compenso ha uno scarso senso del tempo rispetto alle esagitate, nevrotiche -e spesso anche ebbre- screwball comedy più famose, compreso il famoso Sullivan's Travel (1941) dello stesso regista e con lo stesso attore, il cowboy Joel McRea
qui affiancato a Claudette Colbert, che è in effetti la vera protagonista
com'è ovvio;
e con "la prima popstar nella storia della musica", Rudy Vallée
nei panni del plutocrate generoso, che purtroppo per noi si esibisce in una serenata alquanto vintage, usando l'eufemismo che va per la maggiore su internet; da quanto leggo su Wikipedia non è questo il titolo che ha reso immortale il nome di Sturges; ma dovrò accertarmene di persona;
con un cameo alla Hitchcock dell'autore e regista, che porta i bagagli della signora:
Malgrado il parere degli esperti, non ho potuta apprezzare la ricchezza delle trovate comiche, e i personaggi sono più o meno bidimensionali; dopo tutto il film non è proprio tra i primissimi nella classifica delle cento migliori commedie Americane di sempre, è al 77mo posto... Ci sarà un motivo?
Prima o poi, ce ne sarà uno.
Prima o poi, ce ne sarà uno.
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