domenica 15 dicembre 2013

Drunk City



Broken City di A. Hughes (2013)

non voglio mettere in dubbio che qualcuno possa essere interessato ad un thriller politico basato su una storia che potrebbe essere la mera drammatizzazione di un episodio nella vita di qualsiasi uomo politico


fintanto che sono presenti un intreccio narrativo robusto, qualche colpo di scena, personaggi abbastanza sfaccettati da luccicare per un attimo, una buona direzione del cast, una buona fotografia.... insomma, un intero buon film costruito attorno al soggetto


e da questo punto di vista non possiamo lamentarci, perché questa è una detective story metropolitana piuttosto tradizionale, vecchio stile, semi-romantica, senza infamia e senza lode, tanto per ciò che riguarda il copione quanto per la produzione; 




è un film che tratta principalmente di corruzione, giochi sporchi e tradimenti in politica, il che a mio parere equivale alla narrazione di onde nel mare, ma il problema qui, si sarà capito, non è questo;


è vero che la icona moderna del detective privato (in genere armato) sta alla bottiglia come quella del cowboy (in genere ubriaco) sta alla pistola, ma il tasso alcolemico di questa pellicola è tale che possiamo paragonarlo solo al cocktail-film per eccellenza, The thin man (1934); 


per quanto mi riguarda, tutto il resto passa in secondo piano rispetto al product placement, talmente in primo piano che mentre ne scrivo ho un cerchio alla testa e acidità di stomaco;


quelli di spalle sono Russel Crowe as Mayor Hostetler e C.Z.Jones as Cathleen, la 1st lady


ed ecco quello che si direbbe un tocco di classe
(dopo un goccetto)

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