è uno strano tipo di sogno, in cui a volte penso alla realtà innegabile dei nostri "spiriti", i nostri "caratteri", rispetto a quella illusoria delle immagini, della vista e delle "visioni"... che lo rendono appunto simile ad unn sogno di tipo tradizionale, di quelli fatti a occhi chiusi. Per me è la sensazione inspiegabile di ri-trovare qualcuno che conosco da sempre; e non l'ho mai visto prima, per quanto posso ricordare. Questo è uno di quei casi, un altro dei miei A-mici, incontrato su un'altra stradina secondaria;
dove vive la meraviglia soffice e vibrante
E' un pensiero degno di post, quello dedicato al carattere, un termine che deriva dalla logosfera tipografica, la prima vera logosfera, o primavera logosferica nella storia commerciale; il carattere è un tipo di lettera (in tipo-grafia) e così è l'uomo, il "tipo", per cui nel gergo drammaturgico il carattere è un personaggio.
Un carattere è un tipo. Qualunque tipo. Il più "strano" dei caratteri esistenti in fondo è soltanto UN tipo.
E per noi è inevitabile associare questo discorso alle parole.
E per noi è inevitabile associare questo discorso alle parole.
Questo è il nostro ruolo nel mondo-di-parole in cui viviamo, chiunque noi siamo, rappresentiamo un TIPO.
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