sabato 14 novembre 2015

Cultura autoadesiva

A partire dalla nebbia fitta di questa mattina, il mio sabato è stata una giornata perlomeno noiosa, indegna di un post-icino nel mio (World-Wide We)B Log; fino ad ora; e infatti da un'ora non è più sabato, e con la domenica (è Sun-day, anche di notte) l'occasione notevole viene colla lettura di un Topolino (Ed. Panini!)  in cui un articolo a titolo "Il Sole Nero" (!) rivela i misteri dell'eclissi solare, trascurando l'accidentale riferimento al meno noto Sol Niger degli alchimisti

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7e/Philosophia_Reformata_Emblem_9_-_Putrefactio..jpg
that's how you celebrate Sun Day

al Sole Nero della mitologia mesoamericana, incarnato da Quetzalcoatl e riflesso da Tezcatlipoca, lo specchio fumante; e allo Schwarze Sonne o Sonnenrad, la ruota del Sole degli occultisti...
ovviamente; Topolino è una rivista per  bambini, che la redazione abbia voluto intitolare un articolo dedicato all'eclissi solare con un titolo tutt'altro che "solare", è una mera coincidenza;
perché alla fine tutto coincide;
l'articolo, che ovviamente propìna la solita favola dell'ombra della Grande Palla proiettata sulla Pallina lunare, è seguito da un altro oggetto di estremo interesse per il piccolo lettore, il Dreadnoughtus schrani, un Titanosauro dalla mole impressionante i cui resti sono stati "rinvenuti" in Patagonia;
se non bastasse l'articolo di Wikipedia, e quello di Topolino, come precisato in quest'ultimo, è stato fatto addirittura un file PDF 3D del mostro, che è liberamente scaricabile dal sito Figshare

Questa è solo un'anteprima del file:

Quindi, eccolo qui, il Lucertolone, ci sono voluti muli e camion per ottenere questo file, ma alla fine come possiamo vedere è diventato Geo-Magic. Anche lui.

Topolino è una testata editoriale come un'altra; il fatto che sia una cultura paninara, che odora di petrolio come le vecchie figurine, non toglie nulla al suo enorme, annoso successo, e al suo valore pop-culturale; siamo abituati a vedere Nonna Papera che raccoglie le uova delle galline e cucina il tacchino a Natale, o un topo antropomorfo che porta a spasso un cane quadrupede, ma che ha come migliore amico un cane antropomorfo... questo genere di "intermezzo culturale" non ci stupisce più di tanto.

Ma per chi non legge Topolino, e si dedica alle scienze pop-culturali di Focus (che non è della Panini) o a lettura ancor più impegnate e impegnative, spesso meno "cheap" anche  in termini economici, per chi si aspetta di trovare una forma di cultura corsiva e non di meno adulta altrove, che si distingua dal classico per l'infanzia per i suoi contenuti oltre che per il linguaggio, povero lui; è meglio dubitare anche della propria memoria, piuttosto che prendere per oro colato i reperti della nostra archeologia quotidiana; il Topolino del mese scorso, il libro di scienze del liceo, il giornale di questa mattina; Wikipedia; Treccani; che differenza può fare, in realtà? Nella nostra realtà?  

Una volta ri-conosciute tutte le prove necessarie a te stesso, per realizzare che la mera accettazione del pensiero altrui, di idee e concetti espressi in parole che rappresentano un tempo teorico infinitamente remoto come il passato, non è qualcosa che determina o modifica in modo significativo l'unica realtà vivibile del Qui e Ora, allora hai ri-conosciuta la vera libertà di pensiero.

Charles Fort fu un vero eroe della letteratura perché il messaggio più chiaro, più potente e sempre attuale che traspare dalla sua opera omnia è quello del dubbio come unica costante della ricerca; se il Sole sembra stare sopra le nuvole, e su un miliardo di libri si legge che il sole è talmente lontano che occorre una misura inventata per misurare la sua distanza, abbiamo la possibilità di accettare la nuova misura inventata per misurare la distanza del Sole, oppure goderci il tepore della nostra inflessibile sensazione, e che per quanto fallace ed epidermica possa apparire essa ha un quid viscerale che non può essere dissimulato dal miglior gergo scientifico, per quanto autorevole;

 alla fine quella che può sembrare una "curiosità" come un'altra, e che non sembra rappresentare una questione di capitale importanza per il ricercatore implacabile, per lo gnostico moderno che ha viste sgretolarsi e ridotte in polvere tante solide montagne di bugie alte fino al cielo, questa semplice banale nozione della piattezza terrestre, è qualcosa che invero cambia tutto;
questa nozione cambia la tua vita, perché cambia il modo di vedere il mondo, e lo fa rinnegando una visione del mondo talmente fasulla che già il giorno dopo ti fa sorridere, per quanto è incredibile. 
Ed è quello che TUTTI credono

E' qualcosa che, ri-conoscendola, sappiamo di sapere, e poi sappiamo di avere sempre saputa, malgrado tutto e TUTTI; è quindi una prova che proviene soprattutto DA noi stessi, e PER noi stessi, non abbiamo nessuna ragione per diffondere l'antica verità che fu bandita come eretica menzogna da chi -500 e rotti anni fa- decise di accettare l'eresia eliocentrica e diffonderla come Sacrosanta Verità "cattolica", o universale... Per il vero studioso è ovvio, si tratta solo di un gioco di potere, e non è il genere di gioco che lo interessa. Infine si tratta solo di UNA verità, fra le tante, malgrado la sua dimensione estrema. 
Questa poi diviene la medesima dimensione della nostra consapevolezza, che consiste soprattutto della coscienza filosofica, dell'uomo sensibile, riguardo la propria ignoranza.
E' un fenomeno di proporzioni mondiali; ma non planetarie.

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