"La felicità è quando stai alla larga dalla farmacia perché non ti duole niente,
stai alla larga dal negozio perché hai già tutto,
e vai a casa perché lì ti stanno aspettando"
Come ho spesso ripetuto, la condizione generale dell'Utenza moderna è quella del mezzo gaudio, che consegue al Mal Comune; un tempo infatti dietro casa c'era il giardino, con l'orto in cui crescevano tutti i vegetali necessari, quelli da mangiare e quelli per curarsi; così non evitavi la farmacia e il negozio per tornare a casa e ritrovarti senza cena e senza "rimedi" per ogni (eventuale) malanno, e a dire il vero -sul modello utopico di Tolkien- non avevi nemmeno bisogno di uscire di casa, o almeno dai confini della tua proprietà... Se non per avventurarti in qualche epica battaglia contro le forze del male. Lo sappiamo bene, oggi la maggioranza dei cittadini non esce di casa per evitare di respirare, ma se proprio deve farlo và a comprare cibo e/o medicinali... e spesso prende questi ultimi solo per contrastare (inutilmente) gli effetti di una dieta intossicante...
Al primo momento quesa sorta di moderno aforisma anonimo può sembrare genuino, onesto, "vero"; poi ti accorgi dei paradossi che sono sottintesi; che razza di "felicità" ti puoi inventare oggi, oltre quella da scrivere su un infographic da postare su Facebook? E Quando poi qualcuno legge l'infographic su Facebook davvero pensa "questa è la felicità", non possiamo chiedere di meglio...??
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