mercoledì 8 aprile 2015

Verso la Luce

Questa è la migliore fotografia che io abbia mai scattata, e per quanto ne so la migliore in assoluto:


Per me, che per tanto e troppo tempo mi sono accanito sugli studi gnostici e metafisici ben oltre ogni interesse comune, oggi l'unica cosa a suggerirmi un'idea di spiritualità è il Sole, e niente altro;
 nella ovvietà di questo pensiero è riassunta la questione in termini che, al contrario di quelli letterari e tradizionali, sono immediatamente accessibili a chiunque: poiché non è possibile descrivere il Sole al di là delle sue qualità fisiche da un punto di vista scientifico, religioso o poetico, o in alcuna distinta forma mentale particolare e differenziata, non è possibile nemmeno comprenderne la realtà per chiunque esista come conseguenza indiretta del suo stesso Essere, per cui la codificazione e la ri-definizione di tale entità in una qualunque logosfera non-religiosa appare sempre e comunque limitata, e infine ridotta alle minime capacità individuali;
così le singole e infinite caratteristiche della 'vita' in ogni sua espressione nota in fondo ai cieli mi appaiono tutte ugualmente secondarie, completamente dipendenti e sottomesse alla realtà Solare, che rappresenta per tutti noi la Luce dell'intelletto umano al di là dei ristretti confini imposti dalla logica così come dalla materia, l'unica realtà trascendente e nel contempo sensibile della quale ogni forma di vita partecipa al di là del suo grado di consapevolezza;
tutto quello che si può pensare, e tradurre in parole, riguardo ciò che il Sole rappresenta e ha sempre rappresentato per l'uomo, equivale ad un singolo raggio di luce proveniente dall'Astro Padre, ovvero un breve istante nell' eternità in cui la sola intuizione istintiva pone l'individuo nella sua intera, breve esistenza in relazione con l'infinito;
il Sole è stato il primo dio dell'uomo, e oggi la maggioranza ne venera le più svariate rappresentazioni simboliche perlopiù all'oscuro di ogni significato originale; noi in quanto cristiani dovremmo considerare con molta più attenzione questo aspetto del 'nostro' sistema religioso; 
certamente per ognuno di noi, al di là di ogni questione di fede, il Sole è una entità immortale che trascende le nostre capacità di comprensione e pertanto questa realtà 'magica' è destinata a permanere nel corso dei tempi all'origine di ogni possibile concetto che trascenda, in un modo o nell'altro, nella superstizione (da super-stitium, "che resta al di sopra");
come ipotizzato da certi studiosi il Sole è un 'portale interdimensionale', ma non c'è nulla che si possa definire con certezza a questo proposito all'interno delle dimensioni spazio-temporali in cui gravita da sempre l'umanità, questo è il principio stesso del pensiero sacro all'origine di ogni concetto religioso, nel riconoscimento di un "punto" all'interno dello spazio-tempo per come lo conosciamo, che è nel contempo finito e infinito, sensibile e definito in un contesto cosmico, ma che finanche nella ristretta logosfera delle scienze secolari moderne suggerisce l'idea di un 'passaggio' verso una realtà completamente ignota quanto essenziale, vitale e incomparabile che è al contrario insensibile e indefinibile per la mente umana; che molte, infinite 'altre dimensioni'  eludano da sempre tutte le dimensioni accessibili all'uomo, oltre una 'dimensione ideale';
dunque anche il più appassionato ricercatore infine è costretto ad accettare ciò che è la ragione di ogni cosa nel suo mondo, e che non di meno travalica la sua propria ragione e ogni suo significato per ogni cosa, così come ogni rappresentazione divina che può significare tutto per il fedele e non significa assolutamente nulla per l'ateo; il Sole splende per entrambi, per ogni forma di vita al mondo e per l'essere umano la cui vita interiore, o spirituale, riflette la Luce di un sapere immortale direttamente nel cuore, spesso purtroppo in contrasto con qualunque sorta di 'riflessione' che contempli -anche- una attività intellettuale.

Siamo tutti Uno, ma tutti noi siamo Soli.

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