lunedì 27 aprile 2015

Adulti e avvelenati

Ieri ho scritto questo, che merita di essere postato, con una massima introduttiva fresca di giornata, reperita su Wikiquote:

"Nonostante il sistema biomedico meccanicistico sia messo in crisi e minacciato dall'immenso potere dell'effetto placebo e lo consideri negativamente, dobbiamo renderci conto che non è affatto negativo, bensì straordinariamente positivo. Comprendere l'unità di mente e corpo ci permette potenzialmente di provocare guarigioni complete e di liberare immense forze vitali attraverso pensieri, sentimenti, idee e intuizioni. (Will Tuttle)"

-- 

Il potere della mente è supremo, e l'unico limite certo è la nostra incoscienza, o ignoranza fondamentale di tale potere; questa non è retorica, le mie affermazioni si basano sui fatti dimostrati attraverso l'effetto placebo, ovvero: somministrando acqua distillata a un malato di cancro che CREDE sia un farmaco, quella stessa acqua teoricamente "inerte" lo guarisce; se il paziente CREDE che sia un farmaco "chemioterapeutico" si avranno anche effetti collaterali tipici quali nausea, vomito, anoressia, perdita dei capelli; se invece si interrompe una simile "cura" (se non altro meno dannosa della chemio) le cellule cancerogene ricominceranno a svilupparsi così come erano regredite grazie all'acqua. Questi sono fatti reali, documentati, e anche in questo caso non si tratta di conoscenza ma di ignoranza, unita alla "fede"; il paziente IGNORA il fatto che la sua presunta cura sia basata sull'acqua distillata, mentre CREDE che sia un farmaco efficace, e questo ne determina di fatto il potere terapeutico sul suo organismo, a livello cellulare. O atomico.
Questi fatti sono perlopiù ignoti per molti di coloro i quali non di meno credono alle guarigioni miracolose menzionate nei testi sacri; sono "miracoli" reali, che al contrario di quelli letterali hanno avuti testimoni affidabili e imparziali, ma il loro valore è relativo a chi li ha operati, soggetti altrettanto inconsapevoli che hanno esercitato un potere mentale straordinario su loro stessi soltanto attraverso la propria inconsapevolezza; gente qualunque, e non santoni dell'antichità di cui è rimasta soltanto la memoria scritta.
Ricordiamo sempre quello che viene stampato sulle banconote americane, "In Dio Abbiamo Fiducia" (In God We Trust); in questo modo un semplice biglietto di carta stampata vale 1,10,100, o 1000 dollari, e tutti gli americani saranno lieti di averlo in cambio di beni e/o servizi. E' sempre una questione di fede; se possono credere che YHWH, il dio israelita di Abramo e Isacco, sia il dio unico, creatore dei cieli e della terra, così come hanno letto sulle pagine della bibbia, possono benissimo credere che un foglietto qualunque abbia un certo "valore", quello stampato sul foglietto stesso. L'unica differenza per noi italiani è la nostra divisa, perché da noi non è necessario stampare lo slogan divino sui biglietti di banca; questo è il paese di "dio", dove sorge la "santa sede" e dove alloggia il "vicario" (cioè il supplente) di dio, il "pontefice"...

In quanto "vegano" conosco intimamente, visceralmente, la bontà di una dieta basata sui vegetali, e avendo scoperto questo tipo di benessere metabolico ad un'età relativamente tarda (ma non è mai troppo tarda) mi sono chiesto spesso come può tanta gente -in effetti, la maggioranza- essere sopravvissuta ad un regime alimentare praticamente fatale, basato perlopiù sui "prodotti animali" e i grani, con l'aggiunta di zuccheri raffinati, alcoolici e caffeina, per lunghissimo tempo, per una vita intera; ma a questo punto la risposta è ovvia, è la stessa questione di prima; l'ignoranza e la fede sono parte della medesima mentalità, ammaestrata ad accettare regole, leggi, dogmi e preconcetti, finanche basati sulla superstizione.
Un uomo può accettare che un certo alimento sia 'buono' per lui, e quell'alimento sarà 'buono', nel senso che non lo ucciderà come invece farebbe se l'uomo avesse notizia della sua effettiva tossicità provata in ambito sperimentale; nella gran parte dei casi, ciò produce una qualche patologia più o meno cronica, grave, invalidante, da cui paradossalmente trae grande giovamento l'industria farmaceutica.

 Tutti noi cre(D)iamo il nostro mondo a partire da una manciata di nozioni elementari che nel tempo, attraverso la così detta educazione, divengono sistemi mentali e psichici strutturati, organismi intellettuali ramificati e sofisticati, efficienti e quasi-autarchici, per quanto siano tutti limitati da una 'specializzazione', una differenziazione che per molti versi determina anche la nostra cosiddetta personalità; la nostra logosfera personale, ovvero l'insieme delle nostre conoscenze derivate dalla cultura essoterica, e quindi essenzialmente dagli studi, dalle letture e dalle loro MEMORIE, partecipa di una logosfera sociale di qualunque ordine e classe, nel quale ogni singolo individuo viene integrato in un sistema logosferico maggiore in cui il meno adattabile si può sempre classificare come inclassificabile, e il meno desiderato come indesiderabile.

-- Fine della nota; si potrebbe continuare all'infinito, ma non qui.

Oggi sono scivolato nel campo delle vaccinazioni, perché ho sempre una benché minima speranza di identificare almeno una parte del mio personale calvario psico-patologico in qualche agente esterno, e tutte le nozioni "alternative", non-censurate su questo argomento indicano i metalli pesanti presenti nei vaccini come causa di infinite patologie. Come sempre, in ogni caso, conosciamo quei casi-limite che creano il polverone mediatico, pronto a svanire nell'arco di mesi, o settimane, prima che le cose ritornino alla loro condizione originale di indifferenza assoluta; così come per i danni da glutine, che sono ovvi nei celiachi e corrodono lentamente la salute di chi non reagisce -suo malgrado- altrettanto violentemente all'intossicazione, la questione dei vaccini è altrettanto complessa, non meno oscura, e finanche più preoccupante.
Ho avuta una pubertà difficile anche grazie alla mia cagionevolezza cronica, sono sempre stato malaticcio, astenico, facile preda di ogni malanno stagionale, anche se ritengo che l'aspetto più preoccupante del mio personaggio sia sempre stato quello psicologico; non ero esattamente autistico, ma un ragazzino che passa gran parte del suo tempo chiuso in camera ha sicuramente qualche problema, e simili abitudini possono soltanto aggravare quel problema oltre misura, tanto per suo il fisico quanto per la mente.
Ho vissuta un'adolescenza infernale, peggiorando la situazione anche grazie alla mia simpatia per l'alcool e il tabacco; Venere avrebbe dato il colpo di grazia alla mia vita sociale, ma questo ovviamente sarebbe accaduto molto, molto tempo dopo...
Mi sono chiesto spesso se la mia inguaribile acne fosse causata esclusivamente dalla mia alimentazione debosciata e dall'alcool che tranguigiavo in quantità durante le mie profonde crisi depressive, fumando carriolate di sigarette che -ahimé- erano perlopiù "normali" sigarette... Mi sono interrogato sull'origine della mia asma bronchiale (ufficialmente causata dagli acari della polvere) che ha sicuramente ostacolato in maniera sensibile il regolare sviluppo del mio intero organismo, in un momento in cui avrei dovuto essere al massimo delle mie forze, nel pieno della mia gioventù... 
Sono divenuto vittima della "Malattia del Secolo", la depressione, che è sicuramente stata la più grave sotto ogni aspetto e per la quale non c'è rimedio, oltre al momentaneo SOL-lievo -- compreso quello che è tutt'ora illegale nel Belpaese... E anche la depressione (o la sindrome bipolare) è uno dei possibili 'effetti collaterali' elencati tra quelli delle vaccinazioni; alcuni articoli interessanti in Italiano fra quelli trovati sono su Mednat.org: Polio e vaccini, tutte le falsità degli enti vaccinatoriVaccinazioni pediatriche e Danni biologici da vaccino, consigliati a chi si vuole fare un'idea del problema al di là delle proprie esperienze personali; il sito offre diversi articoli interessanti sull'argomento oltre i suddetti.
Non avrò mai delle risposte certe e definitive ai miei dilemmi, ma esistono prove e testimonianze attendibili che indicano i vaccini come i più probabili colpevoli di tanto malessere, esperito durante un periodo che oggi dovrei rimpiangere  e che invece ricordo come un momento di crisi continua e incessante,  e infine come una lunga, triste anamnesi che prosegue Qui e Ora; ciò che può causare una sindrome autistica in qualcuno ed è riconosciuto come "causa di danni mentali" potrebbe avere innescate diverse "reazioni" in qualcun altro... In effetti, nessuno di noi avrà mai una risposta certa a certe domande, ma la semplice nozione che riguarda la dannosità delle vaccinazioni pediatriche obbligatorie è qualcosa che fa riflettere; e se non lo fa, è verosimile che gli effetti a lungo termine di questi veleni sullo sviluppo psico-fisico abbiano avuto un ruolo determinante nell'accettazione di una tale mostruosità.

Nessun commento:

Posta un commento