giovedì 5 febbraio 2015

Uno sguardo dal passato

In questi ultimi mesi ho pubblicata una serie di pagine dedicate a The Studios; ma come diceva quel tale, l'unica certezza è il cambiamento, e fintanto che i giorni seguono le notti in fondo al cielo la forma del web-log, il diario eco-sostenibile -o meno insostenibile della carta- mi sembra ancora la forma di espressione più adeguata per il grafomane moderno e responsabile. E consapevole, se non altro, del cambiamento in atto.
Le ultime due immagini che ho ritagliate da Facebook sono sintomatiche:



che una specie di umanoide insediatosi su questo 'pianeta' in tempi assai remoti stia lentamente ri-prendendo coscienza delle proprie origini? Le due immagini mostrano (alcuni de) i  costruttori di piramidi , ritratti con gli occhi celesti nel corso dell'evoluzione, e il simbolo sacro ricorrente nelle loro civiltà, lo swastika, che ricordiamo essere la rappresentazione del ben-essere; le costruzioni piramidali allineate secondo l'antica sapienza lungo le griglie energetiche sono elencate nella tabella seguente. 
Il cambiamento che sta avvenendo nel mondo della falsa-cultura militar-industriale, della realtà televisiva e tele-vista, sul tabellone da gioco del Monopoly globale, è piuttosto ovvio: i 'vincitori' di oggi sono Cinesi, Indiani, Giapponesi, Coreani, Arabi... Non ce n'è uno solo che potrebbe avere gli occhi azzurri.
Il Belpaese è ormai completamente invaso da orde di individui multicolori che per la stragrande maggioranza non hanno gli occhi azzurri, e non sembra che questa gente abbia intenzione di tornare al proprio luogo di origine, sono qui per restare, con ogni conseguenza; forse questo era stato programmato già ai tempi dei faraoni, o perlomeno ai tempi del Terzo Reich, ma oggi le strategie di oppressione sono evolute oltre l' immaginabile, e malgrado i barlumi che internet riesce a mantenere in vita questo programma è in pieno svolgimento e prosegue inesorabile com'era previsto da principio. 
Siamo testimoni di questo cambiamento, e per alcuni di noi ciò è quantomeno evidente, malgrado le nostre origini certificate al 100% Made in Italy; i nostri occhi eterocromatici non sono nemmeno menzionati negli archivi storici, mantengono nell'epoca in cui sono classificati con questo termine altisonante lo stesso mistero che avrebbero rappresentato presso i Sumeri, gli Egizi, gli Assiri o i Fenici; e noi non possiamo far altro che osservarlo, più o meno letteralmente. Più o meno, virtualmente.

Il 23.02.2015 Xibalba Ixbalenque‎ pubblica questo sulla pagina del CENTRO DE INVESTIGACIONES EN OVNIS Y PARAPSICOLOGIA su Facebook, che possiamo considerare l'ultimo tassello di questo piccolo ma significativo "mosaico dell'evoluzione umana in un post":


Tutti i costruttori di piramidi, in qualche momento della loro civiltà, hanno 'adorato' il Serpente (in genere alato, piumato, atto al volo), a partire dai Cinesi con i loro dragoni allo Ureus degli Egizi, dagli Aztechi con il loro Quetzalcoatl fino al mito giudaico che conosciamo nella sua forma più moderna, ove tanto il drago dell' Apocalisse di Giovanni quanto il 'serpente tentatore' della Genesi appaiono come figure decisamente negative; questa qualità repulsiva che si impone come il carattere precipuo dell'ofide riflette da una lato la istintiva avversione dell'uomo per i rettili in generale, e dall'altro rinnega la sacralità della figura anguiforme che come vediamo qui sopra è sempre stata rappresentata come manifestazione dell' energia creativa, ergo squisitamente positiva per quanto, com'è ovvio, minacciosa; 
questo piccolo tassello conclusivo offerto da Mr. Xibalba è un'occasione per riflettere; quando un indizio proviene da un individuo con un nome simile, è cosa saggia tenerlo in considerazione.. Se ci chiediamo il perché di un declino totale, che interessa ogni singolo aspetto della nostra esistenza, possiamo facilmente rispondere osservando il quadro esposto qui sopra nel suo insieme, dagli occhi azzurri, alle costruzioni megalitiche di splendide civiltà scomparse, al serpente che raffigura ancora, colle sue spire, fauci, zanne e piume fiammanti, il moto sinuoso della vita che vediamo espresso nella doppia elica del DNA; oggi lo swastika è un simbolo proibito dalle nostre parti, per quanto altrove mantenga il suo valore originario, e sia sempre presentato in qualità di raffigurazione del Bene, di ottimo augurio per chiunque lo osservi; è così, letteralmente il benessere è proibito, in alcune zone del mondo Occidentale; questa è la Stella di Shiva, un altro simbolo che conosciamo con un altro nome, e con significati affatto differenti dai suoi originali:

Articolo attualmente in vendita su  http://www.sacredartindia.org/ShoppingCart/product_info.php/cPath/24/products_id/41
come 'Vishnu Avtaar' con la didascalia: "Altezza: 5 Ft. Larghezza: 5 Ft. Che Lord vishnu apparve in differenti incarnazioni sulla terra per svariate ragioni è forse la parte meglio conosciuta della nostra mitologia (SIC)

Qualunque teoria che oggi può facilmente essere accantonata per ogni riferimento ad 'Atlantide', la "misteriosa civiltà" megalitica e sorretta da genti 'Ariane' di cui vediamo le testimonianze archeologiche, tutt'altro che trascurabili, nelle immagini più sopra, si riferisce ad una pre-istoria assai più evoluta e strutturata della Storia moderna, il breve lasso di tempo in cui è stata sistemata ogni cosa nota e ignota, ciò che siamo stati ammaestrati da generazioni ad accettare come la 'nostra' storia; è soltanto una storia; tutto ciò che conosciamo, ciò che costituisce le fondamenta della nostra attuale forma di civiltà, è il singolo tassello di un mosaico infinito e del quale già una parte più rilevante, come la questione atlantidea, potrebbe rivelare dei passaggi storici alquanto scomodi per qualcuno; che entambi i simboli oggi noti come 'Stella di David' o David Magem, e l'inossidabile Swastika (il Bene-Essere) furono derivati dalla simbologia Vedica e Induista, e come vediamo su Wikipedia, in questo ritratto di un appartenente alla antica setta degli Aghori, l'India ha simboli da offrire a tutto il resto del mondo, come quello posto nella crocchia dei capelli del soggetto:

(la luna crescente è un attributo di Shiva)

Per chi conosce il valore dei simboli non occorrono ulteriori prove, a sostegno della continuità che essi rappresentano lungo il percorso evolutivo dell'uomo; i simboli sono ciò che sono, e rappresentano ciò che significano; il loro significato non cambia mai perché trascende ogni logosfera possibile, relativa al luogo e ai suoi abitanti durante un'epoca, il simbolo è la rappresentazione di una realtà imperituria che travalica gli stretti confini della 'logica' umana; una realtà geometrica, espressa secondo regole matematicamente perfette e quindi immediatamente comprensibile dall' osservatore, anche il più ignorante, l'analfabeta, con un singolo invariabile messaggio che ri-conosciamo attraverso la nostra intuizione istintiva, così le braccia della croce ansata delineano l'idea del movimento, e la stella di Shiva (divinità che ha tra i suoi epiteti quello di beneaugurale, mentre come abbiamo visto in ambito commerciale il suo "avtaar" è la stella a sei punte) che indica ogni direzione ed è segno di immobilità e inamovibilità; quale simbolo migliore per rappresentare il Signore della danza

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bb/Kadavul_tandavas.jpg

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