venerdì 27 febbraio 2015

Finestre chiuse sul mondo

Devo tirare virtualmente le orecchie a Mr. Bill Gates, che tutti noi conosciamo come uno tra gli uomini più ricchi del mondo, per la sua sfacciataggine. Negli ultimi due giorni ho dovuto ovviare ad una situazione incomoda quanto poco comprensibile per chiunque non lavori con il computer; i non-addetti ai lavori non possono nemmeno avere un'idea dei livelli di stress a cui può portare una professione che comporta l'uso quotidiano del PC, e in particolare il sistema operativo virale - in più di un senso- che è Windows; in breve, mi sono trovato costretto a re-installare Windows Vista sul mio portatile, dove il sistema operativo -come spesso accade- era pre-installato; non mi sono mai posto questo problema da principio, negli ultimi 5 o 6 anni, e questo se non altro prova la stabilità del sistema rispetto al precedente (disastroso) XP; ma infine è giunto il fatidico momento, e come gli addetti ai lavori possono immaginare, è un momento di panico. Avendo reperita sul web una copia 'pubblica' -ma legale- dell'OS, ho potuto tirare avanti per 30 giorni, fino al momento della 'attivazione del prodotto' che avviene online. In realtà, come ho saputo poi, la così detta chiave (Product Key) del prodotto è relativa al numero seriale del disco di installazione, quindi anche l'inserimento della chiave riportata sul mio PC non avrebbe sortito l'esito sperato; ma innanzitutto, la domanda che molti si sono posti in questo frangente è: come si può leggere un'etichetta che è stata appicciata sul fondo di un computer portatile per anni e anni?


A questo punto la posso pubblicare tranquillamente nel mio blog, perché questo computer ora utilizza un diverso sistema operativo, una copia di Vista completamente illegale, reperita all'ultimo momento sul torrent; e se la mia è una ammissione di colpa, quando ammetterà la propria Mr. Gates, per avere sostituite quelle inossidabili, immarcescibili, immortali etichette laminate che Microsoft ha utilizzate fino alla versione XP del suo prodotto, per poi sostituirle con degli adesivi auto-distruggenti come quello qui sopra? 
Questa cosa non ha mai insospettito nessuno? Certamente no; sempre che la obsolescenza programmata dell'hardware consenta all'utenza di arrivare al fatidico momento di una formattazione, o reinstallazione di Windows, si troverà una soluzione disperata come la mia (è il primo Windows pirata installato, in una carriera ultra-ventennale di operatore informatico) oppure -cosa che senz'altro farà piacere a Mr. Gates- ci toccherà acquistare una nuova copia di Windows, magari un 7 oppure un 8...
La 'soluzione' del proteggere con nastro adesivo ('scotch') trasparente l'etichetta, o trascrivere la 'chiave' fintanto che è leggibile non è affatto risolutiva da che l'OS preinstallato non comprende una copia del disco di installazione a cui è associata quella chiave, è una precauzione del tutto inutile perchè a questo codice alfanumerico corrisponde soltanto quello del CD del sistema operativo che abbiamo pagato a Mr. Acer (o Mr. Dell, etc.) in accordo con il monopolizzatore folle Mr. Gates; dubito fortemente che si installi un singolo OS su ogni computer per poi distruggere quel CD di installazione, e rendere così impossibile la re-installazione del prodotto; invece è molto più verosimile che un singolo Windows venga  installato su 1000 computer (per la spesa di un singolo Windows comprato all'ingrosso) destinati a 1000 utenti fresconi al pari del blogger, che al momento dell'acquisto non si preoccupano minimamente della questione; ma in realtà la cosa non ha importanza, perché se su un PC troviamo già installato un sistema operativo è sottinteso che abbiamo pagato anche per quello e che dovremmo averne accesso completo e illimitato per sempre, ovvero: il suo proprio disco di installazione. Per quanto ne so la politica Microsoft a questo proposito non è cambiata, anche se non so quale tipo di etichette si utilizzino per i portatili con Windows 8 pre-installato; oggi nelle descrizioni dei suoi prodotti online il colosso Media World non riporta altro che il tipo di OS, senza alcun riferimento ad un disco , e del resto ora il problema non mi riguarda più. Oggi sono ufficialmente un PIRATA; mio malgrado; contro ogni mia possibile volontà di contrastare o assecondare questa sorta di 'sistema' che dopo tutto mi sembra corrispondere perfettamente ad una attività di PIRATERIA LEGALE -- senza nemmeno menzionare la questione dell'antitrust che Mr. Gates ha dovuta affrontare più volte nelle aule dei tribunali. Questo è il mio primo post pirata, in una lunga e onesta carriera di MS user e di blogger durante la quale ho sempre utilizzate copie legali, regolarmente acquistate, del fatidico OS Microsoft, a partire da Windows 3.1 a 95 fino a Vista, saltando a piè pari 2000 e XP (che in compenso ho installati qua e là varie volte in qualità di 'amico smanettone'). Per concludere il discorso, dal momento che in questo momento sto utilizzando regolarmente anche i servizi di Blogger.com proprio come ho fatto fino a (ll'altro) ieri, dopo essermi trovato per un attimo in alto mare, completamente escluso dal mondo virtuale, posso ben accontentarmi di questo mio nuovo ruolo di pirata informatico, non fosse altro che per fare dispetto a quel miserabile geek multi-miliardario che continua a prendere per i fondelli miliardi di utenti in ogni angolo del mondo. E a far vaccinare i bambini poveri con dei veleni industriali.

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