giovedì 30 ottobre 2014

Vita pedonale


Uno dei miei tanti incubi quotidiani, e anzi pomeridiani, è rappresentato dal passaggio in centro città all'orario di uscita delle scuole; qui rivivo l'incubo che ho vissuto quotidianamente e inconsapevolmente per tanti anni come scolaro, quando all'uscita della scuola c'era papà o mamma ad aspettarci con la macchina; è l'incubo malato, vergognoso, di un enorme parcheggio esteso a tutte le strade attorno all'edificio scolastico e oltre, dove gli autisti tendono ad arrivare, parcheggiare con una abilità da vero primate -mai da primato- e poi ripartire pressoché nello stesso momento, in modo che oltre alla perniciosità senza pari dei gas di scarico --emessi per di più alla giusta altezza per raggiungere direttamente i polmoni dei piccoli -- si aggiunge la durata inutilmente lunga della sosta dei veicoli a motore acceso, la coda, l'ingorgo... in questo breve periodo l'intero quartiere attorno alla scuola è una camera a gas, dove genitori, figli e tutti i malcapitati passanti assorbono una dose di "polveri sottili", di anidride carbonica e solforosa (quei maledetti "diesel"!!!) e quant'altro, oltre ogni livello di emergenza possibile e immaginabile; e questo succede per sei giorni alla settimana, per quattro settimane al mese e per almeno dieci mesi all'anno; nessun altro evento, oltre l'incidente stradale, provoca un simile assembramento di idioti in un unico punto del centro urbano;
ora, io sono uno dei malcapitati passanti, e come tale nel tempo sto imparando a scampare quella minaccia sempre incombente, così che invece di aggirare l'intero quartiere riesco ad aggirare l'orario fatale; ma questa chance non è data ai genitori automuniti, né tanto meno a quei poveri scolaretti che ogni santo giorno si fanno un aerosol infernale, semestre dopo semestre, e anno dopo anno; 
sinceramente, oggi non penso tanto alla loro salute quanto al loro sviluppo mentale, perché un simile trattamento esteso per gli otto o nove anni della scuola dell'obbligo senza alcun dubbio sortirà qualche effetto disastroso in un qualche aspetto della loro persona o personalità, se non sul corpo sulla loro mente, e a mio parere ci sono già abbastanza malati in circolazione, a partire dagli stessi genitori di quei bambini; 

questo spettacolo desolante, che anche oggi ho scansato appena in tempo, oltre al capolavoro di Andersson del 1991 

Tutto l'orrore dello "inquinamento ambientale" (e sociale) riassunto in una sequenza, indimenticabile
mi ha ricordata la visione spettrale, spaventosa e affascinante di quei gamberetti che vivono attorno ai camini vulcanici negli abissi marini, quei miliardi di organismi ciechi, raccolti attorno a una sorgente di liquidi ad altissime temperature e altamente corrosivi, che sono di fatto la loro fonte di sostentamento; per il sapiens non è così, lo sappiamo; per noi l'anidride carbonica/solforosa, il benzene e tutti gli altri composti aromatici della benzina così come il particolato emesso dai motori a scoppio non sono fonte di vita, ma di malattia e di morte; e forse questo è il giusto destino per tutti i Gentili studentelli ammaestrati a pregare il dio degli ebrei, e ad imparare un mestiere qualsiasi con cui generare un flusso monetario di qualche sorta, con cui alimentare sé stessi e il mito di Mammona; ma ancora, e malgrado tutto, il blogger cinico non può sottovalutare quel dettaglio trascurato evidentemente da tutti i loro genitori: sono BAMBINI, e che diamine, sono creature tanto delicate che non dovrebbero nemmeno sapere che odore ha la benzina bruciata, anziché respirarsela ogni giorno a dosaggi elevati!!! Mi chiedo allora come può, questa infinita marea di scimmie automunite ripetere all'infinito l'errore di una intossicazione che -ignoranza o meno- è istintivamente riconoscibile come tale, dal primate glabro così come dal pollo? E' forse sufficiente ammaestrarla ad entrare nella camera a gas urbana subito all'uscita della scuola, per qualche anno di fila, rendendo del tutto inaccessibile e "utopica" ogni alternativa al disastro programmato? Direi che è proprio così. Che la gente è stata ammaestrata ad ammalarsi ogni giorno, intossicandosi con tutto quello che mangia, che beve, che respira, e persino quello che sente dire alla TV, o che legge sui giornali e sul web, una marea continua di informazioni vuote e ridondanti, e che non migliorano di punto una ignoranza generale immensa, cosmica (nel senso originario di Ordine Naturale) ed essenziale, talmente ovvia da risultare ridicola e tragica nel contempo, vedendola manifesta ogni giorno dell'anno scolastico, all'esterno di ogni scuola;

E voi, cosa aspettate a far tatuare la scritta "VOLVO" sulla fronte del Vs. piccolo automedonte del futuro?
Tra dieci anni potrete sempre fare un'operazione per rimuoverla... Proprio come in quel film...
Forse soltanto un cervello deformato e/o ridotto dalla continua esposizione a questi veleni mortali può davvero accettare, se sopravvive al trattamento, di ripetere questa farsa abominevole, con la certezza che passerà alla generazione dei suoi eredi automaticamente e sistematicamente, MECCANICAMENTE, così come l'ha accettata lui stesso; oggi sono del parere che soltanto un individuo che abbia dei figli può assumere questo atteggiamento nei confronti dell'umanità intera, oltre che del particolare consorzio civile a cui appartiene; ovvero, di profonda, estrema irresponsabilità, ripetendo potenzialmente all'infinito lo stesso errore che egli stesso rappresenta come Utente Globale, e in primo luogo come utente automobilistico; ma certo potrei cambiare idea domani o dopo, ovvero quando non sarò più costretto a galoppare attraverso la città per evitare la mandria di autoscimmie in arrivo per raccogliere i loro creaturi...
Poveretti, tutti quanti loro. E povero me!

Nessun commento:

Posta un commento