Questo florilegio di proverbi Italiani è soltanto un'occasione come un'altra per sfogliare qualche frammento di saggezza popolare celato fra le tante bagattelle; non so per quale motivo abbia scelto questi, in particolare, che mi sono parsi interessanti al momento; la lista completa è qui -- grassetti, commenti e possibili interpretazioni ovviamente sono roba mia
- A brigante brigante e mezzo
- A chi non vuol far fatiche, il terreno produce ortiche (le ortiche sono buonissime, disintossicanti e terapeutiche!)
- A ciascun giorno basta la sua pena
- Acqua e chiacchiere non fanno frittelle (chiacchiere e frittelle sono due cose diverse)
- Andar bestia, e tornar bestia, dice il moro >> Chi ben coltiva il moro, coltiva nel suo campo un gran tesoro (cosa sarà questo "moro", animale o vegetale?)
- A rubar poco si va in galera, a rubar tanto si fa carriera (questo è un fatto di cronaca quotidiana -- ma è ormai proverbiale)
- Ara nel mare e nella rena semina, chi crede alle parole della femmina (c'è una M di troppo, ma per il resto è giusto)
- Bisogna mangiare per vivere e non vivere per mangiare
- Brutta di viso ha sotto il paradiso >> E >> Al buio, le donne sono tutte uguali >> Al buio la villana è bella quanto la dama
- Chi fa l'altrui mestiere, fa la zuppa nel paniere
- Chi fugge un matto, ha fatto buona giornata (questo è vero, ma alla lunga porta all'isolamento totale)
- Chi ha polvere spara (Tony Montana)
- Chi semina raccoglie >> Chi mal semina mal raccoglie >> Chi non semina non raccoglie >> Chi semina vento raccoglie tempesta
- Chi mena per primo mena due volte (Cassius Clay)
- Chi non ama le bestie, non ama i cristiani (strano proverbio in un mondo di mangia-cadaveri... stranamente io amo "le bestie" ma non vado matto per gli "uomini", e in part. i "cristiani")
- Chi nasce matto non guarisce mai (la psicanalisi è una beffa ben congegnata, infatti) >> Chi nasce tondo non può morir quadrato
- Chi più ne ha più ne metta ; MA >> Chi più ha più vuole o "ne vorrebbe"
- Chi poco sa presto parla >> Chi più sa meno crede
- Chi ride il venerdì piange la domenica (nessuno sa cosa faccia chi ride di domenica, e chi piange di venerdì)
- Chi sa il trucco non l'insegni
- Chi serba serba al gatto (...e chi croata croata al cane)
- Chi scopre il segreto perde la fede (che non allude all'anello nuziale, quella è tra i cuscini del divano o di fianco al sapone sul lavandino)
- Ciascuno è artefice della sua fortuna >> Ciascuno è artefice della propria fortuna (perché la "sua" fortuna potrebbe anche non essere la sua "propria"...)
- Col pane tutti i guai sono dolci (molto ambiguamente, sembra che si riferisca alle qualità nutrizionali dei carboidrati=zuccheri complessi, e ai "guai" di salute che comportano) >> Chi semina buon grano avrà buon pane, chi semina lupino non avrà né pan né vino (avrà però del buon lupino, che è ricco di fosforo e folati!)
- Compar di Puglia, l'un tiene e l'altro spoglia
- Con la pietra si prova l'oro, con l'oro la donna e con la donna l'uomo (riferito alla pietra di paragone) (o forse più semplicemente alla pietra)
- Contadini, scarpe grosse e cervelli fini (una cosa è certa sull'intelligenza dei bifolchi: che vivono in campagna, come i ricchi signori possono permettersi di fare solo in Estate...)
- Cosa fatta capo ha (questo vale per tutto e per tutti, in ogni caso e in qualsiasi epoca)
- Cuor contento il ciel lo guarda (e forse "l'aiuta", anche -- ma non sempre)
- D'aprile ogni goccia val mille lire (aggiornato nel 1999 in "D'apreuro ogni goccia val un euro")
- Dai giudici siciliani, vacci coi polli nelle mani
- Chi da gallina nasce, convien che razzoli
- Chi dice donna dice danno (un anagramma inevitabile)
- Dio vede e provvede (questo è molto più di un proverbio, è una religione; anzi è LA religione) >> Chi contro Dio getta la pietra, in capo gli torna
- Domandando si va a Roma >> Chi domanda non erra MA Chi domanda ciò che non dovrebbe, ode quel che non vorrebbe >> Chi dice quel che vuole sente quel che non vorrebbe
- Donna al volante, pericolo costante (ma no!?!)
- Donna adorna, tardi esce e tardi torna
- Donna barbuta, sempre piaciuta (per chi non si accontenta della più famosa baffuta) eppure >> Donna barbuta coi sassi si saluta
- Donna rossa coscia grossa (Giovannona l'aveva lunga perché non era rossa ma mora, quindi = donna mora coscia lunga)
- Donna e fuoco, toccali poco
- Donna io conosco, ch'è una santa a messa e che in casa è un'orribil diavolessa (è proprio Lei)
- Donna nana tutta tana
- Donna pelosa, donna virtuosa (la virtù non è una qualità obbiettiva)
- Donna si lagna, donna si duole, donna s'ammala quando lo vuole
- Donne e sardine, son buone piccoline (nane)
- Dove men si pensa rompe Po (... oggi ce ne sono tanti di "Po" in Italia...)
- È più facile trovar dolce l'assenzio, che in mezzo a poche donne il silenzio >> Due noci in un sacco e due donne in casa fanno un bel fracasso
- Femmine e galline, se giran troppo si perdono
- Fino alla bara sempre s'impara
- Funghi e poeti: per uno buono dieci cattivi
- Greco in mare, Greco in tavola, Greco non aver a far seco
- Gru e donne fan volentieri il nido in alto (il che può essere pericoloso, specie per le donne)
- Guardati da tre cose: da cavallo focoso, da uomo infido e da donna svergognata (che fa il nido in alto)
- Ho veduto assai volte un piccol male non rispettato, divenir mortale
- I pazzi e i fanciulli hanno un angelo dalla loro -- E (quindi) -- ...possono dir quello che vogliono
- Il bisognino fa trottar la vecchia (SIC)
- Il bue mangia il fieno perché si ricorda che è stato erba
- Il corvo piange la pecora e poi la mangia (il coccodrillo fa il contrario)
- Il diavolo vuol farsi cappuccino (o anche "santo" -- ma non vuole farsi UN cappuccino! o forse sì, anche)
- Il gatto brontola sempre, anche quando gode >> Il gatto è una tigre domestica >> Prima lusingare e poi graffiare, è arte dei gatti >> Sempre ti graffierà chi nacque gatto >> Se il tuo gatto è ladro non scacciarlo di casa >> Gatto rinchiuso diventa leone
- Il gioco è bello quando dura poco (era forse troppo poetico "E' bello il gioco quando dura poco"? Mah!)
- Il letto si chiama rosa, se non si dorme si riposa (proverbio composto per il mero amore della rima)
- Il lupo non caca agnelli (probabilmente, questo lupo in part. non aveva mangiato agnelli di recente)
- Il matrimonio è la tomba dell'amore (e non "la tromba dell'amore", quella è un'altra cosa)
- Il mattino ha l'oro in bocca (che in Inglese, come tutti sappiamo, è "All work and no play makes Jack a dull boy")
- Il meglio è nemico del bene (quindi, il meglio è male?)
- Il peggior passo è quello dell'uscio
- Il Piemonte è la sepoltura dei francesi
- Il poeta ben trova le palme, ma non i datteri (camminando distrattamente, può sbattere contro le palme, mentre calpesta i datteri a terra)
- Il politico bacia con la bocca, e tira calci con i piedi (e tutti gli altri no?)
- Il Portogallo è piccolo, ma è un pezzo di zucchero (e si sta sciogliendo!!)
- Il primo amore non si arrugginisce (minio, il primo amore)
- Il ventre non ha orecchie
- Il vino è forte ma il sonno lo vince, ma più forte d'ogni cosa è la donna (in part. se è nana)
- In Campania si inganna persino il diavolo
- In compagnia prese moglie un frate (e non "in Campania", malgrado l'inganno sottinteso)
- In Lazio si nasce coi sassi in mano
- In Sardegna non vi son serpenti, né in Piemonte bestemmie
- L'acqua di maggio inganna il villano: par che non piova e si bagna il gabbano
- L'amore è cieco, ma vede lontano
- L'amore fa passare il tempo e il tempo fa passare l'amore
- L'amore non è bello se non è litigarello (un evergreen)
- L'appetito non vuol salsa (riferito agli appassionati di ballo latino)
- L'avversità che fiacca i cuori deboli, ingagliardisce le anime forti (una versione "popolare" del motto "quello che non ti uccide...")
- L'elefante non cura il morso delle pulci (perché ha le dita troppo grosse?)
- L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino
- L'occhio del padrone ingrassa il cavallo (il più ambiguo di tutti i proverbi... e il più disgustoso!)
- L'uomo ordisce e la fortuna tesse >> L'uomo propone e Dio dispone >> L'uomo propone e la donna dispone
- L'uomo politico accende una candela a Dio e un'altra al diavolo (altro proverbio non-proverbio)
- La contentezza viene dalle budella (gioia viscerale)
- La donna bisogna praticarla un giorno, un mese e un'estate per sapere che odore sa (che odore saprà? saprà l'odore della paura?)
- La donna e l'orto vogliono un sol padrone (meglio ancora, una donna che possiede un orto)
- La fame è cattiva consigliera (proverbio scritto di fretta?)
- La gallina del vicino sembra un fagiano (e quell'erba, poi...!)
- La luna è bugiarda: quando fa la C diminuisce, e quando fa la D cresce >> Gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante
- La luna non cura l'abbaiar dei cani
- La luna regge il lume ai ladri
- La luna, se non riscalda, illumina
- La Lombardia è il giardino del mondo
- La madre del peggio è sempre incinta (pensavamo ai citrulli e agli stolti e ai fessi... no, è peggio)
- La pulce che esce di dietro l'orecchio con il diavolo si consiglia (sull'igiene personale)
- La rana è usa ai pantani, se non ci va oggi ci andrà domani > La rana non morde, perché non ha denti > La rana, o salta o piscia, ma mai non sbrana > Le rane han perso la coda perché non seppero chiedere aiuto >> Ogni rana si crede gran dama >> Ogni rana si crede una Diana (una sigaretta?) >> Quando canta la rana, la pioggia non è lontana >> Rane, malsane (povere rane!)
- La razza comincia dalla bocca (ogni individuo del genere raiformi? sicuro?)
- La roba dei pazzi è la prima ad andarsene (ma QUALE roba? si riferisce forse a chi offre sostanze illecite con una generosità pazzesca?)
- La scimmia è sempre scimmia, anche vestita di seta
- La sera leoni e la mattina coglioni (questo lo diceva spesso la nonna ...ma non a me!)
- La speranza è sempre verde (quanto l'erba del vicino)
- La via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni
- La vipera morta non morde seno, ma pure fa male coll'odor del veleno >> (per chi si chiede cosa significhi allora) >> Morta la serpe, spento il veleno >> (risponde il proverbio seguente) >> Ogni serpe ha il suo veleno
- La vita è breve e l'arte è lunga (come la fame)
- Le chiacchiere non fanno farina (di solito è il contrario)
- Le cose lunghe diventano serpi
- Le donne hanno quattro malattie all'anno, e tre mesi dura ogni malanno
- Le donne piglian bene le pulci (perché hanno le dita più piccole degli elefanti)
- Le parole sono femmine e i fatti sono maschi (ma c'è anche qualche femmina "fatta"... e anzi, parecchie)
- Le ragazze sono d'oro, le sposate d'argento, le vedove di rame e le vecchie di latta (quelle "sposate d'argento"... vanno slucidate?)
- Le Trentine vengono giù pollastre e se ne vanno sù galline (questo si sa da sempre)
- Lo sbadiglio non vuol mentire: o che ha sonno o che vorrebbe dormire, o che ha qualche cosa che non può dire
- Loda il pazzo e fallo saltare, se non è pazzo lo farai diventare
- Loda il monte e tieniti al piano (cioè aspetta le vacanze alpine mentre continui a esercitarti alla tastiera)
- Luna di grappoli a gennaio luna di racimoli a febbraio
- Mal può rendere ragion del proprio fatto chi lardo o pesce lascia in guardia al gatto (troppo lungo, io toglierei il lardo, che lo appesantisce)
- Martello d'oro non rompe le porte del cielo (l'oro è il più malleabile dei metalli, quindi qualunque altro martello può rompere le porte del cielo)
- Medico vecchio e chirurgo giovane (se il giovane non beve)
- Meglio un magro accordo che una grassa sentenza
- Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio (questo si sente dire a Firenze)
- Meglio un asino vivo che un dottore morto (Hannibal Lecter)
- Moglie maglio (perché donna=danno)
- Molti sono i verseggiatori, pochi i poeti (proprio come i funghi)
- Né donna né tela al lume di candela
- Ne uccide più la gola che la spada (che fine ha fatto la lingua? è sempre alla fine della gola!)
- Nel bere e nel camminare si conoscono le donne (bevendo qualcosa con loro, e camminando fino a casa loro)
- Nella gotta, il medico non vede gotta (in origine questo era "nella grotta...")
- Non a tutti vola il gufo (a me infatti il gufo non è mai decollato, ma è ancora in garanzia)
- Non c'è due senza tre e il quarto vien da sé (Alberto Tomba)
- Non c'è gallina né gallinaccia che di gennaio l'uova non faccia
- Non c'è pane senza pena (pane di Triticum durum? non c'è dubbio)
- Non ci rimane nessuna vigna da vendemmiare, e né meno nessuna donna da maritare (e non sono cattive nuove)
- Non è bene esser poeta nel villaggio (meglio fare l'animatore, dicono)
- Non è mai gran gagliardia, senza un ramo di pazzia >> Non perde il cervello se non chi l'ha
- Non mi morse mai scorpione, ch'io non mi medicassi col suo olio (il principio stesso dell'antico pharmakos!)
- Non nominar la corda in casa dell'impiccato (come a dire, "un briciolo di tatto" in versione popolare)
- Non tutti i matti rompono i piatti (solo per amore della rima)
- Ogni bella scarpa diventa ciabatta, ogni bella donna diventa nonna
- Ogni cuffia per la notte è buona (in effetti, io prendo sempre la prima che mi capita!)
- Ogni grillo si crede cavallo (compreso Beppe?) >> Ogni matto fa il suo atto
- Orto, uomo morto (scritto da un macellaio, o da un dottore, riferito a sé stesso)
- Ospite raro ospite caro >> Meno siamo meglio stiamo >> Poca brigata vita beata
- Pazzo è colui che bada ai fatti altrui >> Chi si fa i fatti suoi campa cent'anni
- Pazzo per natura, savio per scrittura
- Per una scopa formano un mercato tre donne e assordan tutto il vicinato
- Quando l'Italia suona la chitarra, la Spagna le nacchere, la Francia il liuto, l'Irlanda l'arpa, la Germania la tromba, l'Inghilterra il violino, l'Olanda il tamburo, nulla è uguale ad esse
- Roba calda il corpo non salda
- Se gioventù sapesse, se vecchiaia potesse
- Se la pazzia fosse dolore, in ogni casa si sentirebbe stridere
- Se occhio non mira, cuor non sospira (ver. poet. del classico "occhio non vede")
- Si può conoscere la tua opinione dal tuo sbadigliare
- Sol gente di mal'affare, bestie e botte, van fuori di notte (colla donna adorna)
- Son padrone del mondo oggi le donne e cedon toghe e spade a cuffie e gonne (cosa mi sono perso?)
- Sotto la neve pane, sotto l'acqua fame MA: È l'acqua che fa l'orto >> È la donna che fa l'uomo E >> Anno nevoso anno fruttuoso
- Tanto l'amore quanto la minestra di fagioli vogliono uno sfogo (e non confondiamo le due cose)
- Terra assai, terra poca >> Terra bianca, tosto stanca >> Terra nera buon grano mena >> Terra coltivata raccolta sperata
- Testa di lucertola, collo di gru, gambe di ragno, pancia di vacca, groppa di baldracca >>un proverbio stregonesco, così come >> È meglio testa di lucertola che coda di drago (antico commento ad una ricetta di Maga Magò?)
- Testa di pazzo non incanutisce mai
- Tre sono le meraviglie, Napoli, Roma e la faccia tua (!)
- Tromba di culo, sanità di corpo
- Tutte le strade portano a Roma (verissimo, purtroppo)
- Tutti del pazzo tronco abbiamo un ramo
- Tutti i mestieri danno il pane
- Tutti i peccati mortali sono femmine
- Tutto s'accomoda fuorché l'osso del collo
- Ucci ucci, sento odor di cristianucci (proverbio da orchi)
- Una Fenice fra le donne è quella, che altra donna confessa essere bella (la Fenice infatti rinasce dalle proprie ceneri)
- Una mela al giorno leva il medico di torno (verissimo, fortunatamente)
- Uomo a cavallo, sepoltura aperta (pensate che andare a cavallo faccia bene alla vostra schiena? il proverbio parla chiaro...)
- Uomo morto non fa più guerra
- Uomo senza quattrini è un morto che cammina (e NESSUNO oggi ha un quattrino in tasca!!)
- Vale più un gusto che un casale ("gusto" sono snack naturali, a base di mais - https://www.youtube.com/watch?v=R_tyzFFyY7A)
- Vi sono dei matti savi, e dei savi matti
- Vicino alla chiesa lontano da Dio (come è noto, in misura proporzionalmente inversa)
- Vicino alla serpe c'è il biacco (il colubro, innocuo, opposto all'idea di "serpe velenosa")
- Vigna nel sasso e orto in terren grasso
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