giovedì 30 ottobre 2014

It's MY IQorn

Oggi di buon mattino, prendendo il mio tè, mi sono misurato l' IQ (che da noi è QI, o quoziente intellettivo) su Memorado.com; è risultato un punteggio di 128, che a detta di Mr. Memorado in persona mi porrebbe in un ristretto 5% della popolazione mondiale.... Notizia degna di menzione su Facebook:


Questa sera ho ripetuto il test, solo per testare la validità della mia memoria e dell'applicazione online; ricordandomi ancora -incredibilmente- tutte le domande e le risposte, ho totalizzato un bel 130:


pubblicato però con le dovute spiegazioni, come si vede qui; ora la mia domanda è: non si può considerare una prova di intelligenza anche l'avere ripetuto il test a distanza di N ore (e di N joints) e di aver migliorato il risultato (in una prova di "intelligenza" -tra virgolette- che tra l'altro è stata eseguita in una lingua che non è la mia lingua madre)?
E' pur vero che la manifestazione cosmica è comprensibile in natura in ogni sua forma frattale, ma le sequenze di numeri e parole da completare e la comparazione di figure e sagome geometriche e simili sono trucchetti puerili, che indicano in primo luogo l'intelligenza dei creatori degli stessi, e ancor prima quella di chi è disposto ad accettare come prova di intelligenza la prova di una mera comprensione logica e meccanica delle cose, secondo un metro invariabile che appartiene all'intera logosfera Occidentale, e quella anglofona nel caso particolare; ovvero, uno standard mentale, o psichico. Questo genere di "intelligenza" tra virgolette non è qualcosa di cui andar fieri al di fuori di Facebook, perché non dimostra altro che il mio grado di auto-codificazione personale in un quadro globale che include la lingua dell'Impero e la mia padronanza funzionale della stessa (come ad es.fare un test di intelligenza in Inglese); 
dunque ammettiamo pure che il Vs. blogger appartenga a questa piccola percentuale dell'umanità, un misero 5%, che dovrebbe corrispondere a 350 milioni di individui... soltanto... Ma dove sono, mi chiedo io. 
Ne avrò mai incontrato uno, in vita mia? Per caso? Me ne sarò mai accorto? 
Non mi pare....

Ma poi all'improvviso capita Mr. Teddy Bear, il porcospino parlante di Zooniversity su Youtube:


(Video dell'anno scorso ma, come dicono i porcospini, un Halloween vale l'altro)


Che è a parer mio un ottimo post-finale-di-giornata, quando scopri che un animale privo di corde vocali, di siringe o altri organi simili, pronuncia chiaramente dei vocaboli e addirittura delle frasi di senso compiuto in Inglese; Inglese Americano, ma spinoso
Scientificamente, questo è impossibile. E' un mistero della natura, ma osservando un attimo il profilo di Mr. Teddy Bear qui sopra, non sono poi tanto sorpreso dal fatto che sappia parlare; vorrei anzi che si parlasse più di lui, che non di Obama e di Berlusconi... Qualunque cosa dica.

Vita pedonale


Uno dei miei tanti incubi quotidiani, e anzi pomeridiani, è rappresentato dal passaggio in centro città all'orario di uscita delle scuole; qui rivivo l'incubo che ho vissuto quotidianamente e inconsapevolmente per tanti anni come scolaro, quando all'uscita della scuola c'era papà o mamma ad aspettarci con la macchina; è l'incubo malato, vergognoso, di un enorme parcheggio esteso a tutte le strade attorno all'edificio scolastico e oltre, dove gli autisti tendono ad arrivare, parcheggiare con una abilità da vero primate -mai da primato- e poi ripartire pressoché nello stesso momento, in modo che oltre alla perniciosità senza pari dei gas di scarico --emessi per di più alla giusta altezza per raggiungere direttamente i polmoni dei piccoli -- si aggiunge la durata inutilmente lunga della sosta dei veicoli a motore acceso, la coda, l'ingorgo... in questo breve periodo l'intero quartiere attorno alla scuola è una camera a gas, dove genitori, figli e tutti i malcapitati passanti assorbono una dose di "polveri sottili", di anidride carbonica e solforosa (quei maledetti "diesel"!!!) e quant'altro, oltre ogni livello di emergenza possibile e immaginabile; e questo succede per sei giorni alla settimana, per quattro settimane al mese e per almeno dieci mesi all'anno; nessun altro evento, oltre l'incidente stradale, provoca un simile assembramento di idioti in un unico punto del centro urbano;
ora, io sono uno dei malcapitati passanti, e come tale nel tempo sto imparando a scampare quella minaccia sempre incombente, così che invece di aggirare l'intero quartiere riesco ad aggirare l'orario fatale; ma questa chance non è data ai genitori automuniti, né tanto meno a quei poveri scolaretti che ogni santo giorno si fanno un aerosol infernale, semestre dopo semestre, e anno dopo anno; 
sinceramente, oggi non penso tanto alla loro salute quanto al loro sviluppo mentale, perché un simile trattamento esteso per gli otto o nove anni della scuola dell'obbligo senza alcun dubbio sortirà qualche effetto disastroso in un qualche aspetto della loro persona o personalità, se non sul corpo sulla loro mente, e a mio parere ci sono già abbastanza malati in circolazione, a partire dagli stessi genitori di quei bambini; 

questo spettacolo desolante, che anche oggi ho scansato appena in tempo, oltre al capolavoro di Andersson del 1991 

Tutto l'orrore dello "inquinamento ambientale" (e sociale) riassunto in una sequenza, indimenticabile
mi ha ricordata la visione spettrale, spaventosa e affascinante di quei gamberetti che vivono attorno ai camini vulcanici negli abissi marini, quei miliardi di organismi ciechi, raccolti attorno a una sorgente di liquidi ad altissime temperature e altamente corrosivi, che sono di fatto la loro fonte di sostentamento; per il sapiens non è così, lo sappiamo; per noi l'anidride carbonica/solforosa, il benzene e tutti gli altri composti aromatici della benzina così come il particolato emesso dai motori a scoppio non sono fonte di vita, ma di malattia e di morte; e forse questo è il giusto destino per tutti i Gentili studentelli ammaestrati a pregare il dio degli ebrei, e ad imparare un mestiere qualsiasi con cui generare un flusso monetario di qualche sorta, con cui alimentare sé stessi e il mito di Mammona; ma ancora, e malgrado tutto, il blogger cinico non può sottovalutare quel dettaglio trascurato evidentemente da tutti i loro genitori: sono BAMBINI, e che diamine, sono creature tanto delicate che non dovrebbero nemmeno sapere che odore ha la benzina bruciata, anziché respirarsela ogni giorno a dosaggi elevati!!! Mi chiedo allora come può, questa infinita marea di scimmie automunite ripetere all'infinito l'errore di una intossicazione che -ignoranza o meno- è istintivamente riconoscibile come tale, dal primate glabro così come dal pollo? E' forse sufficiente ammaestrarla ad entrare nella camera a gas urbana subito all'uscita della scuola, per qualche anno di fila, rendendo del tutto inaccessibile e "utopica" ogni alternativa al disastro programmato? Direi che è proprio così. Che la gente è stata ammaestrata ad ammalarsi ogni giorno, intossicandosi con tutto quello che mangia, che beve, che respira, e persino quello che sente dire alla TV, o che legge sui giornali e sul web, una marea continua di informazioni vuote e ridondanti, e che non migliorano di punto una ignoranza generale immensa, cosmica (nel senso originario di Ordine Naturale) ed essenziale, talmente ovvia da risultare ridicola e tragica nel contempo, vedendola manifesta ogni giorno dell'anno scolastico, all'esterno di ogni scuola;

E voi, cosa aspettate a far tatuare la scritta "VOLVO" sulla fronte del Vs. piccolo automedonte del futuro?
Tra dieci anni potrete sempre fare un'operazione per rimuoverla... Proprio come in quel film...
Forse soltanto un cervello deformato e/o ridotto dalla continua esposizione a questi veleni mortali può davvero accettare, se sopravvive al trattamento, di ripetere questa farsa abominevole, con la certezza che passerà alla generazione dei suoi eredi automaticamente e sistematicamente, MECCANICAMENTE, così come l'ha accettata lui stesso; oggi sono del parere che soltanto un individuo che abbia dei figli può assumere questo atteggiamento nei confronti dell'umanità intera, oltre che del particolare consorzio civile a cui appartiene; ovvero, di profonda, estrema irresponsabilità, ripetendo potenzialmente all'infinito lo stesso errore che egli stesso rappresenta come Utente Globale, e in primo luogo come utente automobilistico; ma certo potrei cambiare idea domani o dopo, ovvero quando non sarò più costretto a galoppare attraverso la città per evitare la mandria di autoscimmie in arrivo per raccogliere i loro creaturi...
Poveretti, tutti quanti loro. E povero me!

mercoledì 29 ottobre 2014

Trainscendence

Da una storia scritta da quattro francesi, riscritta per lo schermo da un coreano e infine sceneggiata da quest'ultimo assieme ad un ex-francescano inglese proviene


Snowpiercer di Joon-ho Bong (2013)
☻☻+

ovvero l'odissea di Curtis (Chris Evans, meglio noto come Cpt. America)


attraverso il lungo treno su cui sono rifugiati gli ultimi sopravvissuti di un mondo congelato; dalle miseria e dalle angherie della coda


il coraggioso rivoluzionario guida i suoi in una lotta senza quartiere contro l'esercito posto fra sè e la testa del convoglio attraverso vagonate di violenza, rabbia, dolore 


e perversione, e raggiungere infine la favoleggiata sala macchine da cui dipende la vita degli ultimi terricoli; ce la farà? Non pensate che la sua prestanza supereroica qui faccia una gran differenza...


i colpi di scena non mancano, e non mi è nemmeno passata per la mente l'idea di skippare un solo minuto di questo avvincente film il cui ovvio simbolismo alla base della trama -siamo tutti sullo stesso treno- lascia spazio a più profonde riflessioni per lo spettatore attento; 

la sempre incantevole Tilda Swinton
avevamo già apprezzata l'opera di Bong (il cui nome è già tutto un programma =) come autore di quel piccolo capolavoro a titolo Gwoemul/The host (2006); qui la mostruosità affrontata dal protagonista -quella dell'umanità allo sbando- è ben più spaventosa della bestiaccia anfibia, ma il trattamento è adeguato al soggetto, e uno spirito profondamente Orientale rende quest'opera degna di interesse, una sorta di Runaway Train all'ennesima potenza dove niente appare scontato, il flusso filmico è denso e continuo, e persino il finale va oltre il prevedibile;


Transcendence di W. Pfister (2014)
☻-

 è la storia di Johnny Depp geniale scienziato morente e poi defunto, la cui "entità" viene trasferita per intero in un mega-computer; non c'è molto qui per ispirare profonde riflessioni filosofiche, se non che uno faccia il critico cinematografico di mestiere; la prova più  valida della pochezza di questo titolo, per quanto mi riguarda, l'ho avuta rileggendolo nella lista dei films visti la settimana scorsa senza averne fino a quel momento la più vaga memoria. E con il solito Morgan Freeman



che malgrado tutto continua a spiegare pazientemente come stanno le cose ai bianchi. 
Prima o poi la capiranno.

Cinegiornale


Stretch di J. Carnahan (2014)
☻☻☻

è una delle poche commedie che mi abbiano fatto ridere negli ultimi mesi -- o anni; non troppo spesso, non troppo, e nemmeno tanto, ma quanto basta per poterlo definire una vera commedia, e come tale ben riuscita; merito anche del protagonista Patrick Wilson (Watchmen, Insidious) in una prova d'attore di grande misura



e con la complicità di un irriconoscibile Chris Pine (Star Trek);

in un ruolo decisamente più simpatico di Kirk;

il motivo di tanto brio, da quanto ho capito poi grazie agli spezzoni dei titoli di coda (un omaggio sempre gradito) è l'atmosfera di grande, e spudorato divertimento che permeava il set durante le riprese; 


L.A. è sempre la più grande attrice, e devo ammettere di essere lieto d'averla rivista in un contesto davvero felice, allegro e spensierato, come nel caso di una commedia che fa ridere, tra le tante brutture di gran successo che stanno inflazionando le sale; 





voglio limitare a zero lo spoiling perché Stretch è stata una delle poche buone sorprese delle stagioni cinematografiche recenti, e forse la migliore di quella in corso. Non so a chi altro possa importare, ma sicuramente oggi per un amante del cinema trovare un film soddisfacente è degno di un post su un blog, una volta tanto.  Degna di nota anche la fotografia di Yasu Tanida. La luce di L.A. è sempre inconfondibile:




Mr. Peabody & Sherman di R.  Minkoff (2014)

è un prodotto per bambini, e come tale è un buon prodotto, ma non è un film festivo; è un film feriale;


Xi you ji: Da nao tian gong di Pou-Soi Cheang (2014)

leggenda ricca di dèi, dèmoni e altre creature leggendarie, e ambientata su uno scenario digitale, risulta estremamente artificiale per l'insistenza della computer graphic in ogni fotogramma, nonché per i soliti cavi che sostengono gli stuntmen nelle scene d'azione... In compenso per qualche istante ci offre la visione di questa bellezza surreale, forse l'unica cosa naturale in tutto il film, è anche la migliore:


il che fa riflettere, soprattutto riguardo le barbare abitudini proprie dei Cinesi, che mangiano qualsiasi cosa che "cammina, nuota, vola o striscia"... Sempre che non ne facciano pelliccie da esportare in Europa...

Ancora la scimmia, o meglio il Re Scimmia, in questa versione horror, è tra i protagonisti di

Xi you xiang mo pian di  Stephen Chow e Chi-kin Kwok (2013)

l'ultima fatica dell'autore di Kung Fu Hustler, delude gravemente le mie aspettative con un film-cartoon lontanissimo dalle alte vette raggiunte con il suo raffinato capolavoro; un film dignitoso, ma anche lui funestato dall'eccesso di una CGI non sempre eccelsa, 


e ancor più particolarmente insistito sulla cinesità dello humor, che a tratti ricorda i vecchi film di Jackie Chan; non so se sia stato distribuito altrove, io l'ho reperito al gusto Mandarino, e i dialoghi in lingua originale per me sono stati il colpo di grazia. Anche il buon Chow è stato colpito dalla maledizione dello skipper...

In questo caso merita una riflessione l'invasione dei Cinesi nel nostro mondo, mentre le mie eleganti scarpette Made in PRC (e in PVC) cadono letteralmente a pezzi a pochi mesi dall'acquisto, la mia ricerca di qualche titolo alternativo nella cinematografia del lontano Oriente mi porta a queste recensioni volutamente stringate che riguardano produzioni altrettanto mediocri, che come gli oggetti Cinesi autodistruttivi non sono destinati a durare nella nostra memoria più a lungo di una scheda SD da 2 euro... 

lunedì 27 ottobre 2014

Lei contro Voi -- e Noi

Una delle questioni più interessanti esposte nel documentario dell'Istituto Luce


 e ad onor del vero una delle poche, è quella del "Lei" (in maiuscolo) come pronome allocutivo, formale, "di riguardo" o "di cortesia"; qui il solito speaker nasofono dell'epoca descrive la "Mostra Anti Lei" visitata assieme a una scolaresca e "Allestita allo scopo di combattere l'uso del "Lei", a favore dell'italianissimo "voi" e del "tu". Con una documentazione di autori Italiani che dal 1300 al 1600 rivendicarono per primi l'italianità del "tu" contro il "Lei" servile e straniero!";


come ricorda il doc, questo menò fra l'altro al cambiamento del titolo della rivista femminile "Lei", tramutato all'occasione in "Anna Bella", e al monologo di Totò che si inventò la storiella di Galileo Galivoi e per questo fu denunciato, per poi essere graziato da "Lui" in persona, con il lapidario commento, in linea con il personaggio accusato: "Fesserie";
con tutta la sua ambiguità, l'episodio della rivista riassume in sé tutto quello che c'è da dire a proposito, infatti il "Lei" che affibbiamo comunemente al nostro Gentile interlocutore è ancora e sempre il medesimo pronome (in minuscolo) che indica l'entità muliebre, "ella"; su questo almeno non abbiamo dubbi, e per quanto il "voi" non mi suoni meno ambiguo (Voi tutti?), il fatto che il "Lei" maiuscolo sia stato riadottato dopo la caduta del fascismo e sia tutt'ora in uso senza eccezioni nel Belpaese mi dà parecchio da pensare; ritengo infatti che non ci siano mai stati tanti omosessuali a piede libero come in questi ultimi decenni, e questa sorta di "coincidenza" è perlomeno interessante perché di fatto, letteralmente, nel mondo delle parole in cui viviamo, ogni "lui" diventa "Lei" non appena qualcun altro gli rivolge -formalmente, o cortesemente- la parola; questa realtà linguistica è una delle innumerevoli abitudini che tutti noi abbiamo adottate per osmosi nella logosfera "cattolica", senza mai dedicarvi un singolo istante di riflessione; in grammatica il pronome ha la funzione di "sostituire il nome", e anche se sono pochi a conoscere il minimo indispensabile del proprio nome di battesimo, certamente per ogni "lui" non è mai, in nessun caso, per nessun motivo, una buona occasione per diventare un "Lei"; se non, appunto, come si diceva "quando c'era Lui", per mostrarsi "servili", almeno quanto un individuo disposto a inclinarsi di 90°;
il concetto di una "eccellenza" ridotta in"ella" e poi "Lei" non risolve la questione fintanto che la eccellenza stessa permane una entità femminile; almeno, non per quanto riguarda un soggetto maschile;
Wikipedia a proposito riporta "Spesso è considerato molto strano come sia nato l'uso di un pronome femminile anche per gli uomini", e almeno su questo dobbiamo convenire, non è qualcosa che consideriamo semplicemente strano, ma molto, molto strano. Anzi, troppo.
Per questo ci rifacciamo all'autorità del Wittgenstein, citato nel documentario: "Si pensa che l'apprendere il linguaggio consista nel denominare oggetti"; abbiamo appreso tutto quello che ci è stato insegnato, per quanto la natura degli oggetti denominati sia destinata da principio al mistero, per tutto ciò che trascende la logosfera umana.... Lei cosa ne pensa? 

Addendum: gli "scolaretti di prima classe" dovevano salutare la bandiera e mettersi in uniforme, ma qualcosa mi suggerisce che questo tipo di edificio scolastico fosse indefinitamente più salutare per i suoi occupanti:


giovedì 23 ottobre 2014

Gatti in scatole

Titolo riferito al paradosso di Schrödinger, citato nei dialoghi e possibile ispirazione del film.
E' sempre più raro per me trovare films che valgano tutta la pena di un post nel mio blog; certo è che se avessi 50mila dollari e un pugno di attori a disposizione per cinque notti, per me sarebbe impensabile tirar fuori qualcosa di tanto gradevole (entertaining) fino alla fine -o quasi- quanto lo è 


Coherence di J.W. Byrkit (2013)
☻☻+

che non è un capolavoro sconosciuto del cinema come invece lo è (restando in tema di wtf)Triangle, ma non è nemmeno uno di quei film che ti tolgono la voglia di vedere films, come spesso capita recentemente per le mega-produzioni e per i titoli più attesi e più deludenti della stagione in corso;

"When I said 'action', I meant fucking action!"

Coherence non è un capolavoro cinematografico, è lungi dall'esserlo, ma è comunque una interessante riflessione sull'idea del personaggio che tutti noi crediamo di essere, e un gentile invito ad una visione più "quantistica "della realtà che siamo soliti accettare (anche) al di fuori della sfera multimediale; non è un film che rivedrei cinque volte di seguito per cercare di mettere assieme i pezzi nella mia mente, ma è uno dei pochi film recenti che dopo la visione non mi hanno lasciato con la solita, infelice sensazione di avere definitivamente sprecata un'ora e mezza. Probabilmente non è durato nemmeno così tanto. Probabilmente ho già postato questo articolo sul mio blog qualche tempo fa, ma sfortunatemente non l'ho ancora letto; se così fosse, per favore il mio lettore me lo segnali.

mercoledì 15 ottobre 2014

Random History

questo è quello che possono leggere i ns. comuni amici di Google questa settimana nella mia history; leggetelo anche voi liberamente

http://it.wikipedia.org/wiki/Glucidi
http://it.wikipedia.org/wiki/Saccarosio
http://it.wikipedia.org/wiki/Saccarosio#Effetti_sull.27organismo
http://www.greenmedinfo.com/blog/wheat-contains-not-one-23k-potentially-harmful-proteins
http://www.greenmedinfo.com/blog/wheat-contains-not-one-23k-potentially-harmful-proteins?page=2
http://wakeup-world.com/2013/11/08/the-grain-that-damages-the-human-brain/
http://instagram.com/p/t7kCW6R3x9/
http://it.wikipedia.org/wiki/Cellula
http://it.wikipedia.org/wiki/Nucleo_cellulare
http://it.wikipedia.org/wiki/Citoplasma
Aris Latham Speaks - Clark Atlanta - The Electromagnetic Energy of Food https://www.youtube.com/watch?v=zjPFKW_MYtM
http://it.wikipedia.org/wiki/Lepidium_sativum
http://www.abovetopsecret.com/forum/thread1036416/pg1
Earth Does Not Rotate, Is Not a Planet (Concave Earth/Glass Sky)
https://www.youtube.com/watch?v=sIRjxQIYOj4
http://sacred-texts.com/earth/cc/index.htm
http://sacred-texts.com/earth/cc/cc21.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Hedera_helix
http://en.wikipedia.org/wiki/Gliadin
http://en.wikipedia.org/wiki/Anti-gliadin_antibodies
http://en.wikipedia.org/wiki/Nadi_(yoga)
http://en.wikipedia.org/wiki/Meridian_(Chinese_medicine)
http://en.wikipedia.org/wiki/Abstinence
http://it.wikipedia.org/wiki/Pianeta_(liturgia)
http://it.wikiquote.org/wiki/Proverbi_italiani
http://en.wiktionary.org/wiki/%CF%80%CE%BB%CE%B1%CE%BD%CE%AE%CF%84%CE%B7%CF%82
http://www.sacredearth.com/ethnobotany/sacred/worldtree.php
http://www.rosicrucian.com/lbrhtme1.htm
The cellular cosmogony, or, The earth, a concave sphere, Part 1
https://archive.org/details/cellularcosmogo01morrgoog
http://en.wikipedia.org/wiki/Koreshanity
The Rosicrucian Cosmo-Conception Chapter I
http://www.rosicrucian.com/rcc/rcceng01.htm#part1
Space is ONLY a Disney/Von Braun Fictional Concept
https://www.youtube.com/watch?v=8gFhniHYCQI
http://en.wikipedia.org/wiki/King_of_Hearts



martedì 14 ottobre 2014

Pro-verba

Questo florilegio di proverbi Italiani è soltanto un'occasione come un'altra per sfogliare qualche frammento di saggezza popolare celato fra le tante bagattelle; non so per quale motivo abbia scelto questi, in particolare, che mi sono parsi interessanti al momento; la lista completa è qui -- grassetti, commenti e possibili interpretazioni ovviamente sono roba mia

  • A brigante brigante e mezzo
  • A chi non vuol far fatiche, il terreno produce ortiche (le ortiche sono buonissime, disintossicanti e terapeutiche!)
  • A ciascun giorno basta la sua pena
  • Acqua e chiacchiere non fanno frittelle (chiacchiere e frittelle sono due cose diverse)
  • Andar bestia, e tornar bestia, dice il moro  >> Chi ben coltiva il moro, coltiva nel suo campo un gran tesoro (cosa sarà questo "moro", animale o vegetale?)
  • A rubar poco si va in galera, a rubar tanto si fa carriera (questo è un fatto di cronaca quotidiana -- ma è ormai proverbiale)
  • Ara nel mare e nella rena semina, chi crede alle parole della femmina (c'è una M di troppo, ma per il resto è giusto)
  • Bisogna mangiare per vivere e non vivere per mangiare
  • Brutta di viso ha sotto il paradiso  >> E >> Al buio, le donne sono tutte uguali >> Al buio la villana è bella quanto la dama
  • Chi fa l'altrui mestiere, fa la zuppa nel paniere
  • Chi fugge un matto, ha fatto buona giornata (questo è vero, ma alla lunga porta all'isolamento totale)
  • Chi ha polvere spara (Tony Montana)
  • Chi semina raccoglie >> Chi mal semina mal raccoglie >> Chi non semina non raccoglie >>  Chi semina vento raccoglie tempesta
  • Chi mena per primo mena due volte (Cassius Clay)
  • Chi non ama le bestie, non ama i cristiani (strano proverbio in un mondo di mangia-cadaveri... stranamente io amo "le bestie" ma non vado matto per gli "uomini", e in part. i "cristiani")
  • Chi nasce matto non guarisce mai (la psicanalisi è una beffa ben congegnata, infatti) >> Chi nasce tondo non può morir quadrato
  • Chi più ne ha più ne metta ; MA >> Chi più ha più vuole o "ne vorrebbe"
  • Chi poco sa presto parla >> Chi più sa meno crede
  • Chi ride il venerdì piange la domenica (nessuno sa cosa faccia chi ride di domenica, e chi piange di venerdì)
  • Chi sa il trucco non l'insegni
  • Chi serba serba al gatto (...e chi croata croata al cane)
  • Chi scopre il segreto perde la fede (che non allude all'anello nuziale, quella è tra i cuscini del divano o di fianco al sapone sul lavandino)
  • Ciascuno è artefice della sua fortuna >> Ciascuno è artefice della propria fortuna (perché la "sua" fortuna potrebbe anche non essere la sua "propria"...)
  • Col pane tutti i guai sono dolci (molto ambiguamente, sembra che si riferisca alle qualità nutrizionali dei carboidrati=zuccheri complessi, e ai "guai" di salute che comportano) >> Chi semina buon grano avrà buon pane, chi semina lupino non avrà né pan né vino (avrà però del buon lupino, che è ricco di fosforo e folati!)
  • Compar di Puglia, l'un tiene e l'altro spoglia
  • Con la pietra si prova l'oro, con l'oro la donna e con la donna l'uomo (riferito alla pietra di paragone) (o forse più semplicemente alla pietra)
  • Contadini, scarpe grosse e cervelli fini (una cosa è certa sull'intelligenza dei bifolchi: che vivono in campagna, come i ricchi signori possono permettersi di fare solo in Estate...)
  • Cosa fatta capo ha (questo vale per tutto e per tutti, in ogni caso e in qualsiasi epoca)
  • Cuor contento il ciel lo guarda (e forse "l'aiuta", anche -- ma non sempre)
  • D'aprile ogni goccia val mille lire (aggiornato nel 1999 in "D'apreuro ogni goccia val un euro")
  • Dai giudici siciliani, vacci coi polli nelle mani
  • Chi da gallina nasce, convien che razzoli
  • Chi dice donna dice danno (un anagramma inevitabile)
  • Dio vede e provvede (questo è molto più di un proverbio, è una religione; anzi è LA religione) >> Chi contro Dio getta la pietra, in capo gli torna
  • Domandando si va a Roma >> Chi domanda non erra MA Chi domanda ciò che non dovrebbe, ode quel che non vorrebbe >> Chi dice quel che vuole sente quel che non vorrebbe
  • Donna al volante, pericolo costante (ma no!?!)
  • Donna adorna, tardi esce e tardi torna
  • Donna barbuta, sempre piaciuta (per chi non si accontenta della più famosa baffuta) eppure >> Donna barbuta coi sassi si saluta
  • Donna rossa coscia grossa (Giovannona l'aveva lunga perché non era rossa ma mora, quindi = donna mora coscia lunga)
  • Donna e fuoco, toccali poco
  • Donna io conosco, ch'è una santa a messa e che in casa è un'orribil diavolessa (è proprio Lei)
  • Donna nana tutta tana
  • Donna pelosa, donna virtuosa (la virtù non è una qualità obbiettiva)
  • Donna si lagna, donna si duole, donna s'ammala quando lo vuole
  • Donne e sardine, son buone piccoline (nane)
  • Dove men si pensa rompe Po (... oggi ce ne sono tanti di "Po" in Italia...)
  • È più facile trovar dolce l'assenzio, che in mezzo a poche donne il silenzio >> Due noci in un sacco e due donne in casa fanno un bel fracasso
  • Femmine e galline, se giran troppo si perdono
  • Fino alla bara sempre s'impara
  • Funghi e poeti: per uno buono dieci cattivi
  • Greco in mare, Greco in tavola, Greco non aver a far seco
  • Gru e donne fan volentieri il nido in alto (il che può essere pericoloso, specie per le donne)
  • Guardati da tre cose: da cavallo focoso, da uomo infido e da donna svergognata (che fa il nido in alto)
  • Ho veduto assai volte un piccol male non rispettato, divenir mortale
  • I pazzi e i fanciulli hanno un angelo dalla loro --  E (quindi) -- ...possono dir quello che vogliono
  • Il bisognino fa trottar la vecchia (SIC)
  • Il bue mangia il fieno perché si ricorda che è stato erba
  • Il corvo piange la pecora e poi la mangia (il coccodrillo fa il contrario)
  • Il diavolo vuol farsi cappuccino (o anche "santo" -- ma non vuole farsi UN cappuccino! o forse sì, anche)
  • Il gatto brontola sempre, anche quando gode >> Il gatto è una tigre domestica >> Prima lusingare e poi graffiare, è arte dei gatti >> Sempre ti graffierà chi nacque gatto >> Se il tuo gatto è ladro non scacciarlo di casa >> Gatto rinchiuso diventa leone
  • Il gioco è bello quando dura poco (era forse troppo poetico "E' bello il gioco quando dura poco"? Mah!)
  • Il letto si chiama rosa, se non si dorme si riposa (proverbio composto per il mero amore della rima)
  • Il lupo non caca agnelli (probabilmente, questo lupo in part. non aveva mangiato agnelli di recente)
  • Il matrimonio è la tomba dell'amore (e non "la tromba dell'amore", quella è un'altra cosa)
  • Il mattino ha l'oro in bocca (che in Inglese, come tutti sappiamo, è "All work and no play makes Jack a dull boy")
  • Il meglio è nemico del bene (quindi, il meglio è male?)
  • Il peggior passo è quello dell'uscio
  • Il Piemonte è la sepoltura dei francesi
  • Il poeta ben trova le palme, ma non i datteri (camminando distrattamente, può sbattere contro le palme, mentre calpesta i datteri a terra)
  • Il politico bacia con la bocca, e tira calci con i piedi (e tutti gli altri no?)
  • Il Portogallo è piccolo, ma è un pezzo di zucchero (e si sta sciogliendo!!)
  • Il primo amore non si arrugginisce (minio, il primo amore)
  • Il ventre non ha orecchie
  • Il vino è forte ma il sonno lo vince, ma più forte d'ogni cosa è la donna (in part. se è nana)
  • In Campania si inganna persino il diavolo
  • In compagnia prese moglie un frate (e non "in Campania", malgrado l'inganno sottinteso)
  • In Lazio si nasce coi sassi in mano
  • In Sardegna non vi son serpenti, né in Piemonte bestemmie
  • L'acqua di maggio inganna il villano: par che non piova e si bagna il gabbano
  • L'amore è cieco, ma vede lontano
  • L'amore fa passare il tempo e il tempo fa passare l'amore
  • L'amore non è bello se non è litigarello (un evergreen)
  • L'appetito non vuol salsa (riferito agli appassionati di ballo latino)
  • L'avversità che fiacca i cuori deboli, ingagliardisce le anime forti (una versione "popolare" del motto "quello che non ti uccide...")
  • L'elefante non cura il morso delle pulci (perché ha le dita troppo grosse?)
  • L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino
  • L'occhio del padrone ingrassa il cavallo (il più ambiguo di tutti i proverbi... e il più disgustoso!)
  • L'uomo ordisce e la fortuna tesse >> L'uomo propone e Dio dispone >> L'uomo propone e la donna dispone
  • L'uomo politico accende una candela a Dio e un'altra al diavolo (altro proverbio non-proverbio)
  • La contentezza viene dalle budella (gioia viscerale)
  • La donna bisogna praticarla un giorno, un mese e un'estate per sapere che odore sa (che odore saprà? saprà l'odore della paura?)
  • La donna e l'orto vogliono un sol padrone (meglio ancora, una donna che possiede un orto)
  • La fame è cattiva consigliera (proverbio scritto di fretta?)
  • La gallina del vicino sembra un fagiano (e quell'erba, poi...!)
  • La luna è bugiarda: quando fa la C diminuisce, e quando fa la D cresce >> Gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante
  • La luna non cura l'abbaiar dei cani
  • La luna regge il lume ai ladri
  • La luna, se non riscalda, illumina
  • La Lombardia è il giardino del mondo
  • La madre del peggio è sempre incinta (pensavamo ai citrulli e agli stolti e ai fessi... no, è peggio)
  • La pulce che esce di dietro l'orecchio con il diavolo si consiglia (sull'igiene personale)
  • La rana è usa ai pantani, se non ci va oggi ci andrà domani > La rana non morde, perché non ha denti > La rana, o salta o piscia, ma mai non sbrana > Le rane han perso la coda perché non seppero chiedere aiuto >> Ogni rana si crede gran dama >> Ogni rana si crede una Diana (una sigaretta?) >> Quando canta la rana, la pioggia non è lontana >> Rane, malsane (povere rane!)
  • La razza comincia dalla bocca (ogni individuo del genere raiformi? sicuro?) 
  • La roba dei pazzi è la prima ad andarsene (ma QUALE roba? si riferisce forse a chi offre sostanze illecite con una generosità pazzesca?)
  • La scimmia è sempre scimmia, anche vestita di seta
  • La sera leoni e la mattina coglioni (questo lo diceva spesso la nonna ...ma non a me!)
  • La speranza è sempre verde (quanto l'erba del vicino)
  • La via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni
  • La vipera morta non morde seno, ma pure fa male coll'odor del veleno >> (per chi si chiede cosa significhi allora) >> Morta la serpe, spento il veleno >> (risponde il proverbio seguente) >> Ogni serpe ha il suo veleno
  • La vita è breve e l'arte è lunga (come la fame)
  • Le chiacchiere non fanno farina (di solito è il contrario)
  • Le cose lunghe diventano serpi
  • Le donne hanno quattro malattie all'anno, e tre mesi dura ogni malanno
  • Le donne piglian bene le pulci (perché hanno le dita più piccole degli elefanti)
  • Le parole sono femmine e i fatti sono maschi (ma c'è anche qualche femmina "fatta"... e anzi, parecchie)
  • Le ragazze sono d'oro, le sposate d'argento, le vedove di rame e le vecchie di latta (quelle "sposate d'argento"... vanno slucidate?)
  • Le Trentine vengono giù pollastre e se ne vanno sù galline (questo si sa da sempre)
  • Lo sbadiglio non vuol mentire: o che ha sonno o che vorrebbe dormire, o che ha qualche cosa che non può dire
  • Loda il pazzo e fallo saltare, se non è pazzo lo farai diventare
  • Loda il monte e tieniti al piano (cioè aspetta le vacanze alpine mentre continui a esercitarti alla tastiera)
  • Luna di grappoli a gennaio luna di racimoli a febbraio
  • Mal può rendere ragion del proprio fatto chi lardo o pesce lascia in guardia al gatto (troppo lungo, io toglierei il lardo, che lo appesantisce)
  • Martello d'oro non rompe le porte del cielo (l'oro è il più malleabile dei metalli, quindi qualunque altro martello può rompere le porte del cielo)
  • Medico vecchio e chirurgo giovane (se il giovane non beve)
  • Meglio un magro accordo che una grassa sentenza
  • Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio (questo si sente dire a Firenze)
  • Meglio un asino vivo che un dottore morto (Hannibal Lecter)
  • Moglie maglio (perché donna=danno)
  • Molti sono i verseggiatori, pochi i poeti (proprio come i funghi)
  • Né donna né tela al lume di candela
  • Ne uccide più la gola che la spada (che fine ha fatto la lingua? è sempre alla fine della gola!)
  • Nel bere e nel camminare si conoscono le donne (bevendo qualcosa con loro, e camminando fino a casa loro)
  • Nella gotta, il medico non vede gotta (in origine questo era "nella grotta...")
  • Non a tutti vola il gufo (a me infatti il gufo non è mai decollato, ma è ancora in garanzia)
  • Non c'è due senza tre e il quarto vien da sé (Alberto Tomba)
  • Non c'è gallina né gallinaccia che di gennaio l'uova non faccia
  • Non c'è pane senza pena (pane di Triticum durum? non c'è dubbio)
  • Non ci rimane nessuna vigna da vendemmiare, e né meno nessuna donna da maritare (e non sono cattive nuove)
  • Non è bene esser poeta nel villaggio (meglio fare l'animatore, dicono)
  • Non è mai gran gagliardia, senza un ramo di pazzia >> Non perde il cervello se non chi l'ha
  • Non mi morse mai scorpione, ch'io non mi medicassi col suo olio (il principio stesso dell'antico pharmakos!)
  • Non nominar la corda in casa dell'impiccato (come a dire, "un briciolo di tatto" in versione popolare)
  • Non tutti i matti rompono i piatti (solo per amore della rima)
  • Ogni bella scarpa diventa ciabatta, ogni bella donna diventa nonna
  • Ogni cuffia per la notte è buona (in effetti, io prendo sempre la prima che mi capita!)
  • Ogni grillo si crede cavallo (compreso Beppe?) >> Ogni matto fa il suo atto
  • Orto, uomo morto (scritto da un macellaio, o da un dottore, riferito a sé stesso)
  • Ospite raro ospite caro >> Meno siamo meglio stiamo >> Poca brigata vita beata
  • Pazzo è colui che bada ai fatti altrui >> Chi si fa i fatti suoi campa cent'anni
  • Pazzo per natura, savio per scrittura
  • Per una scopa formano un mercato tre donne e assordan tutto il vicinato
  • Quando l'Italia suona la chitarra, la Spagna le nacchere, la Francia il liuto, l'Irlanda l'arpa, la Germania la tromba, l'Inghilterra il violino, l'Olanda il tamburo, nulla è uguale ad esse 
  • Roba calda il corpo non salda
  • Se gioventù sapesse, se vecchiaia potesse
  • Se la pazzia fosse dolore, in ogni casa si sentirebbe stridere
  • Se occhio non mira, cuor non sospira (ver. poet. del classico "occhio non vede")
  • Si può conoscere la tua opinione dal tuo sbadigliare
  • Sol gente di mal'affare, bestie e botte, van fuori di notte (colla donna adorna)
  • Son padrone del mondo oggi le donne e cedon toghe e spade a cuffie e gonne (cosa mi sono perso?)
  • Sotto la neve pane, sotto l'acqua fame MA: È l'acqua che fa l'orto >> È la donna che fa l'uomo E  >> Anno nevoso anno fruttuoso
  • Tanto l'amore quanto la minestra di fagioli vogliono uno sfogo (e non confondiamo le due cose)
  • Terra assai, terra poca >> Terra bianca, tosto stanca >> Terra nera buon grano mena >> Terra coltivata raccolta sperata
  • Testa di lucertola, collo di gru, gambe di ragno, pancia di vacca, groppa di baldracca >>un proverbio stregonesco, così come >> È meglio testa di lucertola che coda di drago (antico commento ad una ricetta di Maga Magò?)
  • Testa di pazzo non incanutisce mai
  • Tre sono le meraviglie, Napoli, Roma e la faccia tua (!)
  • Tromba di culo, sanità di corpo
  • Tutte le strade portano a Roma (verissimo, purtroppo)
  • Tutti del pazzo tronco abbiamo un ramo
  • Tutti i mestieri danno il pane
  • Tutti i peccati mortali sono femmine
  • Tutto s'accomoda fuorché l'osso del collo 
  • Ucci ucci, sento odor di cristianucci (proverbio da orchi)
  • Una Fenice fra le donne è quella, che altra donna confessa essere bella (la Fenice infatti rinasce dalle proprie ceneri)
  • Una mela al giorno leva il medico di torno (verissimo, fortunatamente)
  • Uomo a cavallo, sepoltura aperta (pensate che andare a cavallo faccia bene alla vostra schiena? il proverbio parla chiaro...)
  • Uomo morto non fa più guerra
  • Uomo senza quattrini è un morto che cammina (e NESSUNO oggi ha un quattrino in tasca!!)
  • Vale più un gusto che un casale ("gusto" sono snack naturali, a base di mais - https://www.youtube.com/watch?v=R_tyzFFyY7A)
  • Vi sono dei matti savi, e dei savi matti
  • Vicino alla chiesa lontano da Dio (come è noto, in misura proporzionalmente inversa)
  • Vicino alla serpe c'è il biacco (il colubro, innocuo, opposto all'idea di "serpe velenosa")
  • Vigna nel sasso e orto in terren grasso

giovedì 9 ottobre 2014

Ritorno al passato presente


Edge of Tomorrow di D. Liman (2014)
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tratto da un romanzo di Hiroshi Sakurazaka del 2004, utilizza lo stesso principio della serie Back to the future (1986/89/90), ripreso poi con successo in Groundhog Day (1993), e che nel corso del tempo abbiamo visto evolvere in vari films e con diversi arrangiamenti, tra cui Memento (2000), Deja Vu (2006), Los Cronocrimenes (2007), (il sublime) Triangle (2009), Source Code  (2011), Looper (2012) e persino nell'ultimo capitolo degli X-men: Days of future past (2014); qui lo vediamo proiettato dallo sceneggiatore di The usual suspects (1995, una pregevole variante letteraria sul tema della "realtà futura") in uno scenario di guerra umano-aliena paragonabile a quello Starship Troopers (1997), con la "novità" dell' esoscheletro meccanico, che pure esordì nel 1986 con Aliens, ed è poi evoluto fino al modello da combattimento di Avatar (2009) in due film di James Cameron; è quindi lui il padrino ufficiale dell'esoscheletro cinematografico, anche se il più recente lo abbiamo visto da poco in un ruolo primario, nel deludente Elysium (2013) di N. Blomkamp;
come si può evincere da queste righe, c'è ben poco di nuovo da vedere e/o ri-vedere nel film di Liman, e tra le cose vecchie c'è anche Tom Cruise, ricoperto da una sottile patina di vecchiaia sintetica, forse aggiunta con il computer


coinvolto in questo ennesimo progetto sci-fi dal budget astronomico che è una produzione "ricca", di quelle che si possono permettere una star del suo calibro, che poi di fatto sarà anche il meglio offerto dal film, ovvero una star, un grande professionista, un attore tanto capace da poter sostenere un ruolo insostenibile, in un film barcollante e poco convincente nell'insieme, solo in virtù della sua smisurata fama, derivata da un genuino quanto antipatico talento (quello dell'hypokrites); Cruise non è nuovo a questo tipo di operazioni, tra cui il "prevedibile" (riguardante le previsioni del futuro) Minority Report (2002) di Spielberg, e forse in fondo oggi questo è l'unico vero ruolo della star di Hollywood, che egli impersona alla perfezione;

e c'è anche il vecchio Bill Paxton, sempre bravo a fare il provincialotto baldanzoso, oggi come 20 anni fa
il "trucco" della reiterazione della scena che ancora una volta ci rende un eroe immortale derivato da un tizio qualsiasi (..già sentito? o deja-vu?) risulta presto noioso nel film come alla lunga lo fa nel cinema, malgrado l'inevitabile curiosità; tutti si aspettano di vedere come ne verrà fuori il pluri-morto e multi-risorto Cage ("Gabbia", un ovvio riferimento al corpo fisico, rafforzato dalla assenza di un nome proprio del personaggio), e per non smentirmi lo anticipo volentieri allo spettatore di Pacific Rim (2013), il finale è più o meno quello, ed è il colpo di grazia; 

...se non altro, Emily Blunt parla Inglese
infine, dopo tanti titoli che utilizzano questo "trucco" del ritorno, sembrerebbe quasi che uno sceneggiatore sconosciuto dal futuro ispiri ormai quasi-regolarmente certi sceneggiatori del presente per trasmetterci un messaggio ancora misterioso sulla nostra realtà di spettatori nel suo passato, a proposito di qualche evento terribile che potremmo forse evitare se riuscissimo a decodificarlo; in questo caso credo che si sia creato un paradosso spazio-temporale, e che infine il misterioso pronipote sia riuscito a inviare il suo messaggio chiaro e tondo: non guardate questo film
Ma per me è troppo tardi. 
Fate che il mio sacrificio non sia vano.

Vorrei scrivere qualcosa anche su

The hornet's nest di E. Salzberg, C. Tureaud (2014)

sorta di reportage digitale su una missione in Afghanistan a cui partecipano Mike e Carlos Boettcher, padre e figlio, i due tizi qui sopra. Essendo zona di guerra, ci scappa qualche morto.
Tutto ciò che voglio ricordare di questo "film" è che l'ho visto, e posso fare a meno di rifarlo.
Uniche sequenze degne di nota, questa:


con protagonista Gea in persona,e LEI:



mercoledì 8 ottobre 2014

Scaramantic

Che noi si utilizzi un "10% delle nostre capacità cerebrali" è una affermazione ormai quantomeno dubitabile (dall'autore stesso! come leggiamo qui) e quindi discutibile ma su questa comune e longeva diceria è basata l'intera struttura narrativa di questo film, in ogni sua derivazione consequenziale;

Lucy di L. Besson (2014)

a 00:47:34 Lucy è ormai senza alcun dubbio uno dei più disastrosi cumuli fumanti di paccottiglia fantascientifica mai messi in scena, con la pretesa di essere accettati tranquillamente dall'audience come fatti certi, alla stregua dei testi scientifici, o presunti tali, che sono alla base del disastro globale in atto; se esiste un motivo valido per cui una persona intelligente dovrebbe vedere questo film, è solo per comprendere il meccanismo con cui la mente del consumatore multimediale può essere stuprata ripetutamente, in ogni contesto possibile, e qui a ciclo continuo durante la visione, con una raffica di immagini "impressionanti", azioni rapide e violente, suoni e musiche 'ad effetto', mentre una lunga serie di corbellerie che riguardano tra le altre cose inezie come il sesso, l'origine e l'evoluzione della specie umana, il metabolismo cellulare, le funzioni cerebrali e la conformazione del nostro così detto "pianeta", vengono snocciolate di contorno, di sottofondo, a tradimento, alle spalle, rifilate sotto banco, come futuri goofers su IMDB, e addirittura commentate dall'onnipresente commentatore internazionale di "white shit", Morgan Freeman; 


malgrado costui sembri sulla via della mutazione genetica come aspirante "treeman"


quando dice qualcosa Lui, evidentemente, non può che essere vera;


una Morgan Freememe per risollevare il morale;

questo è uno di quei film il cui responsabile dovrebbe trascorrere almeno un paio di decenni in catene, a spaccare pietre nelle campagne dell'Idaho; e non è certamente l'unico film di questo tipo, ma è anche uno dei pochi che si siano meritati una recensione in questi termini nei miei blog recenti;
anche la scelta della protagonista è determinante nell'architettura della catastrofe, la Scarlett Johansson è esattamente quel tipo che qualcuno di mia conoscenza definirebbe con precisione, "una porcheria di donna", e per quanto mi riguarda ha lo stesso fascino di una gallina imbalsamata (cioè, il fascino dell'orrore); dopo la sua ottima interpretazione di Ragazza Con L'Orecchino Di Perla -dove appariva come una perfetta modella per un dipinto Fiammingo, con tanto di turbante e orecchino di perla- avrebbe anche potuto tornare in Idaho a coltivare patate, in un campo ormai privo di pietre grazie all'opera dell'autore;

"Portateli dentro tutti quanti!"

tra le tante su tutte, direi che la scena in cui la ragazza "overclockata" si mette al computer, e sul monitor iniziano a saltar fuori finestrelle a dozzine, a ondate successive, mentre lei preme velocissimamente dei tasti a casaccio


è la più significativa per dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio la piena colpevolezza dell' autore di questo ennesimo crimine filmico; una persona di intelligenza media avrebbe usato esclusivamente Google o Wikipedia per un'impresa geniale come il trovare una persona famosa, digitando quelle due o tre parole necessarie (magari il nome...); un super-genio inarrestabile invece deve sfogliare (browsing) l'intero world wide web e l'Encyclopedia Britannica in 30 secondi ma il risultato è esattamente lo stesso, ottenuto nello stesso tempo; cosa potremmo dedurre dall' analisi di una scena simile?  
Ma più tardi la situazione peggiora, avendo installato a ns. insaputa su due portatili (da utilizzare in contemporea, per dimostrare le proprietà di ambidestrismo) un sistema operativo "Matrix", con indecifrabili piogge alfanumeriche impreziosite da lampi rossastri (ma questa potrebbe essere una visione "in soggettiva" della donna, che non migliora comunque la nostra) 


ormai il moto frenetico delle sue dita sui tasti non sembra avere altro scopo che quello coreografico; e dal momento che sappiamo che la superdonna può connettersi telefonicamente, televisivamente, radiofonicamente, elettricamente, energeticamente, neuralmente e anche telepaticamente, astralmente o etericamente (insomma qualsiasi cosa che finisca in "mente", l'unico strumento che gli occorre davvero) con chiunque nel mondo a sua discrezione, ci chiediamo a cosa le serva il computer (o DUE computers!) se non per stizzire la hostess sull'aereo, dove è proibito usarlo, e per farci vedere qualche altra sequenza pro-epilessia (o nel caso, pro-epistassi); 

"Il Grande Goofer", nel calderone multimediale anche lui... fa sempre la sua bella scena...

l'unica battuta degna di menzione, in quanto frutto di una "rivelazione" della super-mente, è "You never really die"; ma non è certo nuova, e la prospettiva di altre cose simili da vedere in vita la rende oltremodo minacciosa;

fortuna che nei dialoghi c'è anche "Cha-cha ttaragà", che in koreano sembra significhi "Segui quella macchina"; è l'unica cosa da ricordare di tutto ciò. Lucy è uno dei films più decisamente brutti che ricordi di aver visto, dagli anni '70 a oggi. Il mio lettore mi scuserà, ma dovevo farne un post, per scaramanzia.

lunedì 6 ottobre 2014

Mistero volante

Quest'anno la misteriosa Sfinge (del Galio) è apparsa in pieno centro città; mi faccio testimonio dell'evento con le immagini della mitica creatura mentre sugge il nettare dei Pelargonium urbani:


non sono delle gran fotografie, è una roba telefonica; non ho di meglio