Oggi di buon mattino, prendendo il mio tè, mi sono misurato l' IQ (che da noi è QI, o quoziente intellettivo) su Memorado.com; è risultato un punteggio di 128, che a detta di Mr. Memorado in persona mi porrebbe in un ristretto 5% della popolazione mondiale.... Notizia degna di menzione su Facebook:
Questa sera ho ripetuto il test, solo per testare la validità della mia memoria e dell'applicazione online; ricordandomi ancora -incredibilmente- tutte le domande e le risposte, ho totalizzato un bel 130:
pubblicato però con le dovute spiegazioni, come si vede qui; ora la mia domanda è: non si può considerare una prova di intelligenza anche l'avere ripetuto il test a distanza di N ore (e di N joints) e di aver migliorato il risultato (in una prova di "intelligenza" -tra virgolette- che tra l'altro è stata eseguita in una lingua che non è la mia lingua madre)?
E' pur vero che la manifestazione cosmica è comprensibile in natura in ogni sua forma frattale, ma le sequenze di numeri e parole da completare e la comparazione di figure e sagome geometriche e simili sono trucchetti puerili, che indicano in primo luogo l'intelligenza dei creatori degli stessi, e ancor prima quella di chi è disposto ad accettare come prova di intelligenza la prova di una mera comprensione logica e meccanica delle cose, secondo un metro invariabile che appartiene all'intera logosfera Occidentale, e quella anglofona nel caso particolare; ovvero, uno standard mentale, o psichico. Questo genere di "intelligenza" tra virgolette non è qualcosa di cui andar fieri al di fuori di Facebook, perché non dimostra altro che il mio grado di auto-codificazione personale in un quadro globale che include la lingua dell'Impero e la mia padronanza funzionale della stessa (come ad es.fare un test di intelligenza in Inglese);
dunque ammettiamo pure che il Vs. blogger appartenga a questa piccola percentuale dell'umanità, un misero 5%, che dovrebbe corrispondere a 350 milioni di individui... soltanto... Ma dove sono, mi chiedo io.
Ne avrò mai incontrato uno, in vita mia? Per caso? Me ne sarò mai accorto?
Non mi pare....
Ma poi all'improvviso capita Mr. Teddy Bear, il porcospino parlante di Zooniversity su Youtube:
(Video dell'anno scorso ma, come dicono i porcospini, un Halloween vale l'altro)
Che è a parer mio un ottimo post-finale-di-giornata, quando scopri che un animale privo di corde vocali, di siringe o altri organi simili, pronuncia chiaramente dei vocaboli e addirittura delle frasi di senso compiuto in Inglese; Inglese Americano, ma spinoso.
Scientificamente, questo è impossibile. E' un mistero della natura, ma osservando un attimo il profilo di Mr. Teddy Bear qui sopra, non sono poi tanto sorpreso dal fatto che sappia parlare; vorrei anzi che si parlasse più di lui, che non di Obama e di Berlusconi... Qualunque cosa dica.