sabato 22 agosto 2015

Saturn-Day 22

Oggi ho incontrata la mia grande, 'vecchia' amica Biba


 alla quale ho offerto il solito spuntino; in cambio ho potuto manipolare a mio piacere un cagnolone che al tatto dà l'idea di un orso, eppure ha la stessa personalità di un cucciolo; sicuramente non tutti i cani sono come il bovaro del bernese, che è considerato un "cane da famiglia" e addirittura cane "babysitter", e il cui passatempo preferito è dormire;
così all'ora di merenda ho scoperto che i gatti snobbano chi ha frequentato un cane di recente; mi sono sentito come un lebbroso tra i cristiani, ma data l'estrema naturalità del contesto il mio non è un paragone valido;

(Ma cos'è questa intollerabile puzza nauseabonda?)

un gatto perbene non vuole nemmeno starti vicino se hai toccato un bernese -specialmente in piena estate- figuriamoci lasciarsi toccare; è come se ti dicesse, in tono stizzito "perché non prendi anche una bella manciata di fango, prima di toccare il mio pelo lucido e profumato di gatto?"
Ti fa sentire come se tu fossi nato da una manciata di fango.

("Vade retro, cinofilo!")

Forse è da questa idea che i filistei derivarono tutta la loro mitologia, dalla tradizione atlantidea rubata agli egizi; da come ti può far sentire un gatto quando sei appena stato con una bella cagnolona di 50 chili. Come un traditore, e non come direbbero gli anglofoni (o meglio le anglofone) perché sei stato con una 'bitch' (lett. cagna), ma come un traditore specista. Ti fanno sentire come un CANE.
Ti sopportano a stento; ma solo perché hai i magici croccantini in tasca.
Ma sono cose che si accettano volentieri, fintanto che puoi fare merenda seduto tra due gatti -a debita distanza- sul ciglio della strada;

(foto di repertorio - di ieri)

mi potrebbe importare meno di ciò che può pensare la gente; se fossi (anagraficamente) più giovane.
Ma non lo sono.
Anzi, non sono mai stato tanto giovane quanto lo sono oggi, e me ne rendo conto con una certa inevitabile ironia, che non voglio nemmeno pensare di definire 'destino' (che era l'orbita dei babilonesi) ma come "ironia del destino" cioè l'unica qualità riconoscibile di questo concetto astruso; oggi ri-conosco l'ineffabilità del profumo della lavanda, del clerodendrum, della rosa, dell'oleandro, dell'azalea, del glicine, così come per il sapore della cicoria, dei pomodori o delle susine (tre esempi a caso, quelli di oggi) appena colti, che non hanno alcun paragone valido nel mondo dei "prodotti alimentari", ma nemmenno del 'mercato' in generale;
l'estate che fu a lungo funestata dall'abitudine mortale del gelato, della granita, del ghiacciolo, del frullato (per non dire milkshake) delle bibite gassate, della  birra (industriale) e persino dalla pizza (che per qualche motivo ignoto era più frequente durante la bella stagione) oggi è il miracolo che realmente è, quello che incontri camminando per la strada

(letteralmente)

evitando ogni bar o pizzeria o rivendita alimentare in genere; davvero il bar, a partire dal caffè fino ai superalcolici, è perlopiù uno spaccio di veleni; ma tutti legali, per carità;

"Soft o Crock?" -- mistero...

questa ennesima estate urbana è stata particolarmente generosa di more (del gelso e del rovo) e di susine; oggi i melograni promettono bene, ma sono ancora verdi; 

verdognoli, direi; manca poco.....

sulla mia strada oggi ho reperita una bella pesca, perfettamente matura, abbandonata o forse perduta da un cliente distratto del supermarket; forse è stato un segno del 'karma'; poco dopo ho rinvenuta anche una busta di tabacco semi-nuova, con tanto di cartine e filtri, in un barbaro involto di pelle animale che ho rifilato alla mamma da rifilare a qualcun altro.
Devo notare che si tratta di tabacco 'non trattato', come quello che uso io; pertanto è un segno del 'karma' particolarmente pregevole, considerato che è una busta di tabacco, e non di brown sugar.
Soprattutto in merito alla pesca, posso dire che è stata una giornata FRUTTUOSA; ma non sono sono un pescatore, ovviamente;
alla fine ho condivisa una solenne focaccia -di grano Creso, temo- con le papere giù al fiume, che quest'anno è straordinariamente popoloso di pescitudine;


dall'altro ponte nel primo pomeriggio ho vista una cornacchia rubare un intero filone di pane semi-bruciato, che ieri era al centro di una contesa (vista dallo stesso ponte e nello stesso punto) durata decine di minuti; alla fine ieri ognuna delle papere -che sono le donzelle dei germani, latitanti in questa stagione- ha avuto il suo boccone di zuppa (o pan bagnato), mentre oggi sono rimaste tutte a becco asciutto; la cornacchia non si pone mai problemi di glutine o non-glutine; ma nemmeno le papere, pare;

una rosa senza mistero

Lo specismo è davvero una brutta cosa, e lo dico da 'gattista' longevo, essendo cresciuto fra gatti, e avendo quasi-sempre avuto un coinquilino felino durante la mia esistenza, dalla fine degli anni 70 fino ai 2000; amare un gatto è facile almeno quanto doveva esser facile per gli egizi adorarlo; amare un cane è tutt'altra cosa; per cui si dice sempre "solo come un cane", "cane malato", "vita da cani", "come un cane bastonato", etc. etc. e non si è mai detto invece "solo come un gatto", "gatto malato", "vita da gatti", "come un gatto bastonato", etc. etc.. E non si dirà mai, a questo mondo.
O in altri.


Osservando i tanti stupefacenti video di interazioni tra l'umana e le altre specie su facebook, dopo la mia giornata zoofiliaca, mi rendo conto ogni giorno che la mia idea dell' "eden proibito" è sempre esatta, queste testimonianze da tutto il mondo, con ogni specie possibile, la rendono una realtà incontrovertibile; ma non viviamo soltanto in un 'paradiso proibito', dove una creatura celestiale e demoniaca ti può svegliare toccandoti il naso con dei polpastrelli di gomma in una zampa di velluto che contiene -nascosti- artigli affilati simili ad una plastica semi-opaca; questo è lo scenario di una fiaba che fa impallidire anche quelle di biblica memoria, le più fantasiose favole dei giudei che sono sacre presso i cristiani moderni; la frattalità di cui esperiamo la natura matematica e sensoriale attraverso il riconoscimento delle forme e dei colori è soltanto una espressione -o manifestazione- di quello che possiamo esperire immediatamente, o 'istintivamente' soltanto trovandoci in presenza di chiunque altro, ma degli individui di altre specie in particolare; e non soltanto animali; se contempliamo l'attività 'quantistica' del nostro stesso naso durante la percezione di ciò che alla fine possiamo definire solo come un odore in generale o un 'profumo', come nel caso dei fiori, siamo sulla strada della vera spiritualità cosmica, che è immediata e istintiva, è l'antico nous;
la 'sensazione' prodotta da questa attività "quantistica" è a parer mio di genere mistico, e così come essa elude il meccanicismo della 'fisica tradizionale' in termini scientifici, sul piano sublunare lo si può comprendere appieno soltanto apprezzandone la qualità precipua, ovvero cosmica, che al pari della forma e del colore è quella attrattiva, o attrazionale, che vale anche per gli esapodi; gli umanoidi non sono buoni impollinatori (come in genere sono buoni in poche eccezioni, necessarie alla conferma della regola generale) e pertanto la nostra interazione con la flora non è più necessaria di quella colla fauna, ma così come i gatti aborriscono il fetore bovaro -e sono invece attratti ad es. dai fetentissimi "Soft & Crock", prodotti con scarti industriali- l'umanoide terricolo è attratto in vario grado dall'aroma delle più svariate infiorescenze, a tal punto che esistono alberi (e cespugli) 'da giardino' coltivati al fine di ottenere soprattutto un buon profumo, come nel caso della rosa, del clerodendro, della lavanda o della magnolia; che non sono magari fiori più o meno belli di tanti altri, ma il cui aroma ci soddisfa particolarmente, al di là di ogni altra qualità particolare della specie, per cui l'onnipresente oleandro è mortale se ingerito, ma i suoi fiori sono come un portale dimensionale aperto (per una breve stagione) sul paradiso;
i colori dei fiori mi ricordano la mia professione di grafico e di logo-grafo a tempo pieno, che è una professione relativa al compito dell'osservatore, o una conseguenza per me inevitabile; mi ricordano i colori dei gelati, dei tabelloni Algida, Eldorado, Sammontana, etc., con il loro logo(tipo) sgargiante che intrappolava l'occhio e trasportava in una visione estatica artificiale, un delirio sintetico in cui il solo pensiero di tutto lo zucchero contenuto in quelle schifezze poteva farti sbavare come un cane di Pavlov; come poi sarebbe accaduto per le Camel di memoria carosoniana, la borsetta di mammà avrebbe sborsate le monete necessarie all' avvelenamento quotidiano del piccolo consumatore inconsapevole...
Oggi il solo pensiero dello zucchero in sè mi produce delle fitte addominali; così come quello delle Camel, una breve crisi asmatica. Per non parlare delle monete. Ma oggi anche la J.J.Reynolds, come tante altre industrie del tabacco, offre una versione 'naturale' del suo veleno al consumatore consapevole del XXI Sec.; non possiamo scegliere la pianta da fumare, ma abbiamo se non altro disponibile una versione della pianta 'legale' priva di sostanze chimiche e addittivi evidentemente del tutto inutili,(eccezion fatta per gli umidificanti, che sono necessari a rendere fumabile una sigaretta preconfezionata) dal momento che oggi una clientela 'furba' può scegliere lo stesso prodotto con l'etichetta 'naturale' posto in vendita nello stesso spaccio di veleni legali del monopolio statale.
Questo è il genere di 'paese dei balocchi' che frequentiamo in luogo del Paradiso che resta "la fuori", oltre le mura delle case e delle città di tutto il mondo; da che non siamo capaci di vivere in libertà, fuori dalle scatole di cemento e dai confini artificiali di una terra ricoperta di catrame, facciamo prigionieri gli indigeni di Terra, per avere una sorta di ostaggio con cui mantenerci costantemente sotto la minaccia di madre natura, una piccola parodia, una caricatura decadente che è un vago riflesso di quello che potrebbe essere la com/unione cosmica, o in termini più esotici lo "yoga" (unione); bisogna ammettere che per una disciplina in cui la respirazione è la pratica fondamentale, per tutti noi altri cittadini il principio stesso può risultare problematico; per quanto riguarda lo specismo particolare degli 'animali domestici', canidi e felidi più o meno alla stessa stregua, ho l'impressione che la loro intera storia sia inestricabilmente legata alla nostra, che sia una forma di specismo elettivo a livello genetico, di origine ancestrale. Abbiamo più o meno le stessa conoscenza sull'origine dell'una e dell'altra specie, prossima allo zero.

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