E' vero, la prova d'attore di Albert Finney in
Under the Vulcano di J. Huston (1984)
☻☻
è notevole, e sarei anche disposto a credere che sia stata in qualche modo facilitata sul set, in modo da produrre un senso di ebbrezza veritiero anche per lo spettatore
perché pochi individui -se mai- sono apparsi altrettanto ubriachi in un film
ma la esuberanza del personaggio, nato dalla quasi-autobiografia di un Malcom Lowry, console Britannico rifugiato in Messico,
ai piedi del Popocatepetl, come dice il titolo
finisce per essere anche l'unica cosa rilevante dell'opera di Huston, che è alquanto inconsistente, paradossalmente arida, dove il senso della tragedia incombente annega nel costante flusso etilico di cui vediamo gli effetti incarnati nella figura barcollante (o anche cadente) del protagonista, con il supporto funzionale quanto secondario di Jaqueline Bisset e Anthony Andrews; purtroppo non c'è molto da postare, oltre questa ambigua apparizione di Windows nella stanza di un bordello
una versione incruenta della corrida, dove il torero ha solo una coperta come arma
(e sembrerebbe essere Andrews)
e un cameo della nostra vecchia amica Sfinge del Gallio
Il film si svolge durante il Dia de los Muertos e perché lo chiamino così viene rivelato in questo film: infatti questo è quello che mangiano i bambini messicani durante la ricorrenza:
!!!
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