venerdì 5 dicembre 2014

FIlmex

Ho trovato più di un motivo di interesse in

Judex di G. Franjou (1963)
☻☻+

che poi si scopre essere un hommage a Louis Feuillade, un regista tanto sconosciuto quanto popolare all'epoca, con oltre seicento (!) titoli all'attivo 


e ovviamente al suo Fantômas ;


lo stesso ambiguo personaggio di Judex, già protagonista di varie pellicole mute, sembra essere una versione gallica dell' Americano The Shadow (del 1930), di cui dieci anni dopo si pubblicarono in Francia dei fumetti che erano traduzioni di quelli con un nome (e un titolo) differente; inevitabile per lo spettatore italofono moderno anche il rimando al nostrano Diabolik la cui prima uscita in edicola -guarda caso- è del 1962 (il film arrivò solo nel '68); 


il film è diretto dall'autore del più noto, e non meno strano horror non-horror Les yeux sans visage (1959) che qui punta al puro divertissment e l'aspetto sinistro deriva appunto dalla sua riproduzione dell'atmosfera visiva "misteriosa" d'inizio secolo, con un grande aiuto dal DoP Marcel Fradetal








Il film è interpretato da "the most beautiful man in the world", il prestigiattore e poliedrico uomo di spettacolo Channing Pollock, la cui presenza è sicuramente adeguata al fumettistico ruolo del titolo, per quanto un poco statica


Tra invenzioni d'altissima tecnologia, come questo avveniristico monitor di sorveglianza



diaboliche trappole meccaniche


passaggi segreti


una quantità indefinita di corpi trasportati a braccia 


e una suora-killer che precede di cinquant'anni quelle di Tarantino & Co.


(con il suo crocefisso letale)

il film di Franjou non cessa di stupire con la medesima innocenza di una delle opere a cui fu ispirato, che del resto secondo il calendario di internet non sono tanto lontane, un film del '63 sembra in effetti un film di un secolo fa; e con l'acrobatica Sylva Koscina, che qui scala un palazzo in aiuto dell'eroe prigioniero


ed è contenta perché il leone del circo si è mangiato suo zio;

genuinamente naive e lievemente macabro, ad alto tasso di intrattenimento, Judex è da consigliare ad ogni vero cinefilo, così come all'automedonte moderno il film ripete un messaggio importante per una guida sicura:


ricordate sempre di accendere i fari prima della partenza!

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