martedì 22 settembre 2015

"La Droga"

Il commissario Rizzo, detto "Piedone" per le sue estremità importanti (The Knock Out Cop in Inglese, cioè "Un poliziotto  da K.O.") è pronto a battere chiunque, anche un bambino (!):


Piedone lo sbirro di Steno (1973)

se lo scopre complice dei peggiori criminali, che commettono il peggior crimine del mondo: "La Droga".
Rivisto con gli occhi dell'adulto (prestati per l'occasione da un amico) questa sera, il film di Stefano "Steno" Vanzina è grossolano e in parte puerile, in parte nostalgico, in parte precario, ma pessimo nell'insieme; l'eroe di tanti piccoli spettatori come il blogger, che negli anni '70 fingevano di menar le mani con tanto di effetti sonori campionati mentalmente e riprodotti vocalmente (perchè non c'erano le apps per farlo) come i loro eroi di celluloide, non avevano proprio la minima idea di quello che vedevano, e adottando simili modelli in cui la violenza fisica è sempre vista di buon occhio, grazie agli unici personaggi innocenti e incorruttibili della storia, che possono permettersi di darle di santa ragione ai "cattivi" in virtù della loro incorruttibilità -ma sono pur sempre di solito dei piedipiatti- non avevano idea di quello che stavano facendo. 
Qualcuno se n'è accorto prima, qualcuno dopo. 
Qualcuno ama ancora simili film come quand'era un bambino, perché non se n'è mai accorto, e non lo farà mai. Un discorso simile è troppo generico e si potrebbe estendere più o meno a tutto il cinema, tranne forse quattro cinque titoli; quello di usare le mani prima del cervello non è comunque un messaggio che io considero educativo in alcun modo, specialmente per il target minorile a cui era mirata questa produzione, e tante altre simili degli anni '70, ma questa è la mia opinione personale, quella di un blogger qualunque.

Nel film il commissario Rizzo, un napoletano rude, laconico, corpulento e manesco, affronta il racket della Droga, che non sembra aver preferenze riguardo il tipo di sostanza da commerciare illegalmente; quella che viene spacciata ai ragazzini davanti alle scuole, come nella famosa leggenda metropolitana, è semplicemente Droga; nuda e cruda; è pura Droga, che non richiede ulteriori denominazioni specifiche; a prima vista si direbbero quelle tremende sigarette di droga (che non si vede mai consumare) ma poi scopriamo che sono fiale contenenti un liquido bianco; 


dunque così si presenta la vera, unica Droga, e io purtroppo non l'ho mai vista fuori da questo film.

Questo drogato di un blogger ha la strana abitudine di definire l'alcool come LA MADRE DI TUTTE LE DROGHE, e ancor più stranamente ci riflettevo proprio oggi, ripensando alla mia lunga astinenza (in senso stretto, o non-clinico) concludendo che "nessuna droga ha mai provocati in me dei cambiamenti nella personalità e nel comportamento tanto drammatici, profondi, longevi e imprevedibili come l'alcool"; di fatto, nessuna droga è in grado di cambiare tanto un essere umano quanto l'alcool, e per quanto riguarda me stesso ne ho delle prove inconfutabili, ma che a livello scientifico possono valere soltanto per me stesso.
C'è però un motivo per cui l'alcool è legale, in primis, e per cui le lobbies dell'alcool nei governi di tutto il mondo sono tra le più potenti in assoluto, ed è in fondo lo stesso motivo per cui tutti gli animali amano l'alcool, che in termini poetici ho resa "la madre di tutte le droghe"; proprio perché è in grado di cambiare tanto la nostra personalità, e di ridurla fino alla completa incoscienza


In quanto sostanza psicotropa, è la meno propriamente psichedelica in assoluto, a meno che non si consideri l'esperienza nella sua intierezza, ovvero in un contesto storico-esistenziale (o peggio, anamnesico) cosa che in genere si fa solo ad una certa età; quando -in genere- è troppo tardi per cambiare... Allora si potrà dire "con tutte le droghe buone che ci sono al mondo, mi dovevo scegliere proprio questa?"
La migliore? La peggiore? E' solo una questione di punti di vista, perché il principio è lo stesso di ogni pharmakos, riassunto nella massima nietzschiana "Quello che non ti uccide, ti fortifica"; che io sappia, non esiste nulla di simile sul mercato, e qualunque sostanza resa "pericolosa" dal suo stato di illegalità e dalla etichetta di "droga" conseguente non può competere con la potenza della molecola dell'etile sull'organismo umano, in part. sul sistema nervoso centrale; questo è un fatto che molti bevitori ignorano semplicemente perché non hanno termini di paragone diretti.

Temo infatti che la stragrande maggioranza dei consumatori moderni continui a considerare "pericolose" tutte le droghe rese illecite dalla legislatura e dalle leggende metropolitane più diffuse, ignorando completamente la realtà delle lobbies al governo (che non sono cartelli della Droga, ma grandi , enormi industrie regolarmente registrate come imprese lecite, e rispettabili), la realtà dei danni -statistiche alla mano- prodotti dalle "droghe legali" rispetto a quelle "pericolose", e persino la realtà ormai innegabile delle proprietà terapeutiche di certe droghe (o meglio, certe piante) che oggi vengono proposte come "terapia alternativa" -cioè, naturale- rispetto a quella notoriamente fatale della sintesi chimica
Ma questo è un discorso a parte, troppo lungo anche per un libro solo, è del tutto inverosimile affrontarlo in un post; parliamo invece di Piedone lo sbirro, che abbonda di product placement, come vedremo, e la qualità di questo non-crimine criminale che riguarda proprio la "madre di tutte le droghe" assieme all'immancabile sigaretta -che è inevitabilmente associata al bicchiere- porta a pensare ad un tipo di associazione criminale che nemmeno il commissario Rizzo potrebbe sgominare con i suoi poderosi cazzotti; anzi, in effetti il commissario Rizzo è solo un pupazzo animato dagli sponsors occulti, che si manifestano nei suoi films in forma di logo (pl. Ing. logos), proprio come Gesù Cristo.

Ma ancora, di questo odioso crimine-non-crimine la forma più odiosa è quella unversale ("cattolica") in cui il logo non appare, ma il PRODOTTO viene ugualmente piazzato davanti agli occhi spalancati dello spettatore: tutti gli spacciatori di Droga (legale) del mondo ne trarranno profitto in vario grado, e questo è sempre accaduto con le sigarette almeno dai tempi di Rodolfo Valentino; la qualità estetica del fumo ha sempre giocato a favore degli spacciatori di tabacco, e contro la suggestionabilità del consumatore medio.
Carlo "Bud Spencer" Pedersoli, ex-campione olimpionico di nuoto decisamente in sovrappeso, il gigante buono, un uomo che non ha mai toccato una sigaretta in vita sua: qui lo vediamo fumare una sigaretta


anzi, due


un uomo integerrimo, coraggioso, immacolato; fuma, ma non beve; almeno non in servizio, se non è a tavola con una marmitta di spaghetti davanti, allora il vino è d'obbligo; ma non lo vediamo mai bere alcolici nel film, solo acqua minerale; e solo di una certa marca


casualmente, la stessa del manifesto


e del poster


Questo porta al sospetto che il racket -pardon, la distribuzione- di certe bevande sul territorio nazionale trattasse alcolici e non-alcolici indistintamente, così come la distribuzione -ovvero, il racket- della Droga nel film non andava tanto per il sottile quando si trattava di Droga; ma via, la droga è droga
è una droga simbolica, quasi una droga artistica, quella di Steno; e se pensate che le gastriti, i diabeti e le ulcere causate dall'anidride carbonica, dallo zucchero e dall'alcool stesso non abbiano sostenitori al governo, non avete il quadro completo della situazione; per non parlare degli scompensi cardio-circolatori, delle neoplasie maligne, dei linfonodi ingrossati, della forfora, delle emorroidi, etc. etc.; non occorre morire per farli contenti, basta "ammalarsi" di qualsiasi cosa; e poi "curarsi", dietro prescrizione medica, com'è buona regola in una società civile.

come dimenticare quella tagline surrealista? come?!?

(ecco un uomo digestimolante)

i due proverbiali piccioni con la proverbiale fava


un contrasto scenografico degno di menzione; quelle etichette verde citrus tra tanto marrone...
(e Piedone fuma ancora)


è un dettaglio cromatico che merita un ingrandimento


Avete notate le due etichette sullo sfondo? Forse voi noi, ma il vostro occhio le ha viste comunque, come le ha già viste prima, ed è provato dai fotogrammi qui sopra; non si può considerare quindi una propaganda "subliminale"; almeno non fintanto che c'è un etichetta più prossima alla MdP anche rispetto al soggetto umano; direi che in questo caso si tratta di un messaggio meta-subliminale, spudorato. Spudorale.

Non è una rivelazione simpatica riguardo un "eroe dell'infanzia" come Bud Spencer, il "Piedone" dello schermo appartenente di diritto alla mitologia pop; ma da che ho scoperto che il mio film più amato, il noir kosher post-hollywoodiano a titolo "Brivido Caldo" (Body Heat, 1981) è soltanto uno spot pubblicitario della Philiph Morriss di 113 minuti primi, mi è rimasto ben poco in cui credere,  almeno per quanto riguarda il set esistenziale che frequento attualmente. Che non è il JET set; è un set pedestre, anzichennò, dove la idea pura del cinema, ovvero la sua stessa visione ridotta agli schermi casalinghi, è ormai una parte integrante di un sistema che va a rivelare la sua natura fittizia attraverso la propria decomposizione; una attesa "rivoluzione" che corrisponde al crollo finale di qualunque cosa si meriti una rivoluzione di qualche sorta, o almeno un ideale rivoluzionario, che non sia quello copernicano. In fondo, rivoluzione è troppo simile a rivelazione per potersi distinguere in modo convincente. 
Come si dice da queste parti, "E' un cinema."

Oggi, secondo le voci del corridoio telematico, dovrebbe essere l'ultimo giorno di questo mondo.
Cosa si intenda con questo è difficile da stabilirsi data la quantità e la varietà delle voci stesse; 
un esempio casuale da Youtube:



possiamo solo sperare nel meglio possibile, da che a livello "planetario" tutto il peggio dovrebbe essere ormai esaurito. Non ci resta che aspettare il domani, il favoleggiato tempo futuro, dove avremo una prova della validità di tante voci insistenti, per quanto virtuali; se non pubblicherò un post in quella fiabesca data, quello sarà sicuramente un buon segno, per tutto il tempo a venire che potremo immaginare. 

Elicotteri bassi in lontananza sopra la città, alle 00:23 del 23 Settembre 2015. 
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