Talvolta -almeno su Facebook- sembra che gli Americani siano più informati degli Italiani riguardo certe questioni fondamentali, come ad es. quello che si mangia e si beve; ma se così fosse non esisterebbero delle vergogne multinazionali come la Coca-Cola e i McDonald's; oggi mi è capitato casualmente di trovare questa infographic su Google Images:
Spero che per il lettore Italofono basti la traduzione per comprendere la gravità del fatto:
"Se volete permettere ai vostri ragazzi di bere "energy drinks" ("bevande energizzanti") questa è la mia scelta dei più sicuri:
Starbucks - lattina da 12 once - 50mg caffeina - 20g zucchero - 0 taurina
Kickstart - lattina da 16 once - 92mg caffeina - 20g zucchero - 0 taurina
Redbull - lattina da 8 once - 80mg caffeina - 27g zucchero 1g taurina"
Due cose devo notare, che sicuramente chi ha stilata questa classifica dei veleni meno peggiori sul mercato non ha le idee ben chiare su cosa sia "sicuro" o meno, e di fatto il sito in questione si chiama MyCrazyGoodLife, o "la mia PAZZA bella vita"; non voglio nemmeno sapere gli ingredienti degli energy drinks "peggiori", o cosa intenda colui/lei per "bella", ma concordo sull'altro aggettivo;
l'altro particolare degno di menzione è che tra queste l'unica "bevanda energizzante" diffusa nel Belpaese è la Redbull, che stando ai dati qui forniti sembra anche essere la peggiore delle quattro perché contiene MOLTO più zucchero -circa il doppio- delle altre... Questo non è confortante.
Il commissario Rizzo, detto "Piedone" per le sue estremità importanti (The Knock Out Cop in Inglese, cioè "Un poliziotto da K.O.") è pronto a battere chiunque, anche un bambino (!):
se lo scopre complice dei peggiori criminali, che commettono il peggior crimine del mondo: "La Droga".
Rivisto con gli occhi dell'adulto (prestati per l'occasione da un amico) questa sera, il film di Stefano "Steno" Vanzina è grossolano e in parte puerile, in parte nostalgico, in parte precario, ma pessimo nell'insieme; l'eroe di tanti piccoli spettatori come il blogger, che negli anni '70 fingevano di menar le mani con tanto di effetti sonori campionati mentalmente e riprodotti vocalmente (perchè non c'erano le apps per farlo) come i loro eroi di celluloide, non avevano proprio la minima idea di quello che vedevano, e adottando simili modelli in cui la violenza fisica è sempre vista di buon occhio, grazie agli unici personaggi innocenti e incorruttibili della storia, che possono permettersi di darle di santa ragione ai "cattivi" in virtù della loro incorruttibilità -ma sono pur sempre di solito dei piedipiatti- non avevano idea di quello che stavano facendo.
Qualcuno se n'è accorto prima, qualcuno dopo.
Qualcuno ama ancora simili film come quand'era un bambino, perché non se n'è mai accorto, e non lo farà mai. Un discorso simile è troppo generico e si potrebbe estendere più o meno a tutto il cinema, tranne forse quattro cinque titoli; quello di usare le mani prima del cervello non è comunque un messaggio che io considero educativo in alcun modo, specialmente per il target minorile a cui era mirata questa produzione, e tante altre simili degli anni '70, ma questa è la mia opinione personale, quella di un blogger qualunque.
Nel film il commissario Rizzo, un napoletano rude, laconico, corpulento e manesco, affronta il racket della Droga, che non sembra aver preferenze riguardo il tipo di sostanza da commerciare illegalmente; quella che viene spacciata ai ragazzini davanti alle scuole, come nella famosa leggenda metropolitana, è semplicemente Droga; nuda e cruda; è pura Droga, che non richiede ulteriori denominazioni specifiche; a prima vista si direbbero quelle tremende sigarette di droga (che non si vede mai consumare) ma poi scopriamo che sono fiale contenenti un liquido bianco;
dunque così si presenta la vera, unica Droga, e io purtroppo non l'ho mai vista fuori da questo film.
Questo drogato di un blogger ha la strana abitudine di definire l'alcool come LA MADRE DI TUTTE LE DROGHE, e ancor più stranamente ci riflettevo proprio oggi, ripensando alla mia lunga astinenza (in senso stretto, o non-clinico) concludendo che "nessuna droga ha mai provocati in me dei cambiamenti nella personalità e nel comportamento tanto drammatici, profondi, longevi e imprevedibili come l'alcool"; di fatto, nessuna droga è in grado di cambiare tanto un essere umano quanto l'alcool, e per quanto riguarda me stesso ne ho delle prove inconfutabili, ma che a livello scientifico possono valere soltanto per me stesso.
C'è però un motivo per cui l'alcool è legale, in primis, e per cui le lobbies dell'alcool nei governi di tutto il mondo sono tra le più potenti in assoluto, ed è in fondo lo stesso motivo per cui tutti gli animali amano l'alcool, che in termini poetici ho resa "la madre di tutte le droghe"; proprio perché è in grado di cambiare tanto la nostra personalità, e di ridurla fino alla completa incoscienza.
In quanto sostanza psicotropa, è la meno propriamente psichedelica in assoluto, a meno che non si consideri l'esperienza nella sua intierezza, ovvero in un contesto storico-esistenziale (o peggio, anamnesico) cosa che in genere si fa solo ad una certa età; quando -in genere- è troppo tardi per cambiare... Allora si potrà dire "con tutte le droghe buone che ci sono al mondo, mi dovevo scegliere proprio questa?"
La migliore? La peggiore? E' solo una questione di punti di vista, perché il principio è lo stesso di ogni pharmakos, riassunto nella massima nietzschiana "Quello che non ti uccide, ti fortifica"; che io sappia, non esiste nulla di simile sul mercato, e qualunque sostanza resa "pericolosa" dal suo stato di illegalità e dalla etichetta di "droga" conseguente non può competere con la potenza della molecola dell'etile sull'organismo umano, in part. sul sistema nervoso centrale; questo è un fatto che molti bevitori ignorano semplicemente perché non hanno termini di paragone diretti.
Temo infatti che la stragrande maggioranza dei consumatori moderni continui a considerare "pericolose" tutte le droghe rese illecite dalla legislatura e dalle leggende metropolitane più diffuse, ignorando completamente la realtà delle lobbies al governo (che non sono cartelli della Droga, ma grandi , enormi industrie regolarmente registrate come imprese lecite, e rispettabili), la realtà dei danni -statistiche alla mano- prodotti dalle "droghe legali" rispetto a quelle "pericolose", e persino la realtà ormai innegabile delle proprietà terapeutiche di certe droghe (o meglio, certe piante) che oggi vengono proposte come "terapia alternativa" -cioè, naturale- rispetto a quella notoriamente fatale della sintesi chimica
Ma questo è un discorso a parte, troppo lungo anche per un libro solo, è del tutto inverosimile affrontarlo in un post; parliamo invece di Piedone lo sbirro, che abbonda di product placement, come vedremo, e la qualità di questo non-crimine criminale che riguarda proprio la "madre di tutte le droghe" assieme all'immancabile sigaretta -che è inevitabilmente associata al bicchiere- porta a pensare ad un tipo di associazione criminale che nemmeno il commissario Rizzo potrebbe sgominare con i suoi poderosi cazzotti; anzi, in effetti il commissario Rizzo è solo un pupazzo animato dagli sponsors occulti, che si manifestano nei suoi films in forma di logo (pl. Ing. logos), proprio come Gesù Cristo.
Ma ancora, di questo odioso crimine-non-crimine la forma più odiosa è quella unversale ("cattolica") in cui il logo non appare, ma il PRODOTTO viene ugualmente piazzato davanti agli occhi spalancati dello spettatore: tutti gli spacciatori di Droga (legale) del mondo ne trarranno profitto in vario grado, e questo è sempre accaduto con le sigarette almeno dai tempi di Rodolfo Valentino; la qualità estetica del fumo ha sempre giocato a favore degli spacciatori di tabacco, e contro la suggestionabilità del consumatore medio.
Carlo "Bud Spencer" Pedersoli, ex-campione olimpionico di nuoto decisamente in sovrappeso, il gigante buono, un uomo che non ha mai toccato una sigaretta in vita sua: qui lo vediamo fumare una sigaretta
anzi, due
un uomo integerrimo, coraggioso, immacolato; fuma, ma non beve; almeno non in servizio, se non è a tavola con una marmitta di spaghetti davanti, allora il vino è d'obbligo; ma non lo vediamo mai bere alcolici nel film, solo acqua minerale; e solo di una certa marca
casualmente, la stessa del manifesto
e del poster
Questo porta al sospetto che il racket -pardon, la distribuzione- di certe bevande sul territorio nazionale trattasse alcolici e non-alcolici indistintamente, così come la distribuzione -ovvero, il racket- della Droga nel film non andava tanto per il sottile quando si trattava di Droga; ma via, la droga è droga;
è una droga simbolica, quasi una droga artistica, quella di Steno; e se pensate che le gastriti, i diabeti e le ulcere causate dall'anidride carbonica, dallo zucchero e dall'alcool stesso non abbiano sostenitori al governo, non avete il quadro completo della situazione; per non parlare degli scompensi cardio-circolatori, delle neoplasie maligne, dei linfonodi ingrossati, della forfora, delle emorroidi, etc. etc.; non occorre morire per farli contenti, basta "ammalarsi" di qualsiasi cosa; e poi "curarsi", dietro prescrizione medica, com'è buona regola in una società civile.
come dimenticare quella tagline surrealista? come?!?
(ecco un uomo digestimolante)
i due proverbiali piccioni con la proverbiale fava
un contrasto scenografico degno di menzione; quelle etichette verde citrus tra tanto marrone...
(e Piedone fuma ancora)
è un dettaglio cromatico che merita un ingrandimento
Avete notate le due etichette sullo sfondo? Forse voi noi, ma il vostro occhio le ha viste comunque, come le ha già viste prima, ed è provato dai fotogrammi qui sopra; non si può considerare quindi una propaganda "subliminale"; almeno non fintanto che c'è un etichetta più prossima alla MdP anche rispetto al soggetto umano; direi che in questo caso si tratta di un messaggio meta-subliminale, spudorato. Spudorale.
Non è una rivelazione simpatica riguardo un "eroe dell'infanzia" come Bud Spencer, il "Piedone" dello schermo appartenente di diritto alla mitologia pop; ma da che ho scoperto che il mio film più amato, il noir kosher post-hollywoodiano a titolo "Brivido Caldo" (Body Heat, 1981) è soltanto uno spot pubblicitario della Philiph Morriss di 113 minuti primi, mi è rimasto ben poco in cui credere, almeno per quanto riguarda il set esistenziale che frequento attualmente. Che non è il JET set; è un set pedestre, anzichennò, dove la idea pura del cinema, ovvero la sua stessa visione ridotta agli schermi casalinghi, è ormai una parte integrante di un sistema che va a rivelare la sua natura fittizia attraverso la propria decomposizione; una attesa "rivoluzione" che corrisponde al crollo finale di qualunque cosa si meriti una rivoluzione di qualche sorta, o almeno un ideale rivoluzionario, che non sia quello copernicano. In fondo, rivoluzione è troppo simile a rivelazione per potersi distinguere in modo convincente.
Come si dice da queste parti, "E' un cinema."
Oggi, secondo le voci del corridoio telematico, dovrebbe essere l'ultimo giorno di questo mondo. Cosa si intenda con questo è difficile da stabilirsi data la quantità e la varietà delle voci stesse;
un esempio casuale da Youtube:
possiamo solo sperare nel meglio possibile, da che a livello "planetario" tutto il peggio dovrebbe essere ormai esaurito. Non ci resta che aspettare il domani, il favoleggiato tempo futuro, dove avremo una prova della validità di tante voci insistenti, per quanto virtuali; se non pubblicherò un post in quella fiabesca data, quello sarà sicuramente un buon segno, per tutto il tempo a venire che potremo immaginare.
Elicotteri bassi in lontananza sopra la città, alle 00:23 del 23 Settembre 2015.
Camminare per me è indispensabile; anche quest'anno alla fine dell'estate le mie scarpette sono a brandelli, la suola ormai sottile come un foglio di carta; e come sempre, quando sono perfettamente adattate al piede è il momento di buttarle; anche quest'anno ho passato il mese di agosto -come ogni altro mese- in città, ma anche quest'anno ho camminato, più o meno ogni giorno; camminare è necessario per me quanto mangiare bere e dormire, e sembra che anche questo -assieme alla luce del Sole- sia benefico per l'organismo umano; così dice l'infographic di oggi:
(Cervello dopo essere stati tranquillamente seduti - Cervello dopo 20 minuti di cammino)
Ma ancora, per troppa gente le attività cerebrali sono uno sforzo da evitare, e la TV è un ottimo motivo per evitare di uscire anche dal soggiorno.
Non è strano che l'uomo abbia un "percorso esistenziale" -o addirittura cognitivo- da fare, e che segua un "cammino della vita", che incontri avversità e occasioni "lungo la sua strada", o che un giorno si trovi, come diceva qualcuno "nel mezzo del cammin...", etc. etc.?
Io direi che è paradossalmente strano, in un mondo che è in gran parte sedentario; e per quanto mi riguarda "sedentario" non significa soltanto restare fermi, o meglio seduti, ma soprattutto significa non muoversi nello spazio, ovvero non camminare; una differenza che sembra sfuggire a molti.
Comunque sia, per quanto mi riguarda ho deciso che camminare è in fondo l'unica attività non-vitale ma necessaria in assoluto; quest'anno sto snobbando anche la sbarra per i sollevamenti, l'unico esercizio fisico praticato negli ultimi anni, ma non posso fare a meno di uscire a passeggiare.
L'unica cosa strana sarebbe quindi che chiunque altro non lo fa, ma di solito la gente è troppo indaffarata anche solo per pensare alle cose che sono davvero necessarie, e se anche trovasse il tempo di camminare senz'altro motivo che il camminare, partirebbe già in svantaggio da un centro urbano saturo di gas e dei loro principali responsabili, i mostri meccanici che hanno il dominio assoluto sulle strade cittadine.
Occorre andare fino al parco, e fin OLTRE il parco per poter camminare senza svenire?
Meglio restare chiusi in casa.
C'è la TV, e c'è internet con i suoi Facebook, Twitter, Youtube, e addirittura con i suoi blogs.
Oggi è la prima giornata d'autunno, cielo coperto, temperature in calo.
Però adesso fatemi uscire un attimo.
P.S. (25.9.15 - sempre da Facebook) Sembra che anche qualche italiano ne abbia avuta notizia:
Cosa significhi ridurre "il rischio di Alzheimer di oltre 5 anni" non mi è ben chiaro;
forse l'infografista non cammina abbastanza....?
P.P.S. (6.10.15):
"All truly great thoughts are conceived while walking." Friedrich Nietzsche
Questa mattina avrei voluto iniziare la giornata con la buona abitudine quotidiana che ho sospesa da che ho ri-scoperto il caffè d'orzo, una bella limonata calda a stomaco vuoto, che sembra miracolosa; ne ho letto spesso in vari posts degli americani su Facebook, e Ambiente Bio ci dà almeno 10 buoni motivi per prenderla ogni giorno. Così ho aperta la retina dei limoni (che va nella plastica) e ho messo il bollitore sul fuoco, e poi fortunatamente sono stato assalito dal dubbio, perché sull'etichetta di una confezione di limoni non dovrebbe esserci scritto molto, oltre la provenienza; ho recuperata la retina, e ho letto tutto quello che c'era scritto sull'etichetta, a partire appunto dalla provenienza; sulla fascia di plastica è riportato il nome di un' azienda Spagnola, ma la "origine" dichiarata dall'etichetta è Argentina; non che per me cambi molto, dal momento che non è Italiana, qualunque sia, non va bene comunque.
Ma la parte più interessante in assoluto stranamente è anche quella stampata più in piccolo, in caratteri da 1.5 mm., che temo la stragrande maggioranza dei consumatori non consideri affatto degna d'attenzione; forse perché non la vede proprio: questo è l'ingrandimento del micro-testo:
Questi quattro composti chimici dal nome minaccioso sono necessari per la lunga conservazione di certa frutta, sono quattro fungicidi; ma non solo; forse il motivo per cui ne usano quattro assieme è perché si dubita della loro efficacia contro le infestazioni fungine, ma da quanto possiamo leggere sulle pagine di pesticideinfo.org si direbbero tutti molto efficaci contro l'essere umano; infatti due sono segnalati come cancerogeni certi, mentre gli altri due sono solo "sospetti"...
Non è il caso di approfondire la loro pericolosità a livello ambientale, in questo momento, perchè è ancora mattina, e non ho nemmeno potuto bere una limonata calda; ma bisogna notarlo, sono tanto dannosi per l'ambiente almeno quanto lo sono per l'uomo.
Così oggi ho scoperto che la frutta fresca, trasportata qua e là e poi conservata nei magazzini dei supermercati non è ricoperta di muffa solo perché è ricoperta di VELENO, e nemmeno i parassiti della frutta la vogliono mangiare; la lasciano agli umani. La cosa davvero drammatica è che nel reparto frutta e verdura dei supermercati il cosìddetto "fresco" in vendita NON ha nessuna etichetta, oltre il nome e il numero dell'articolo da pesare; così ci possiamo mangiare in santa pace tutti i fungicidi del mondo, senza nemmeno sforzarci di dover leggere delle parole piccolissime.
Questa è la minaccia biologica di cui siamo TUTTI vittime, fintanto che non conosciamo chi coglie i limoni dall'albero, se non possiamo coglierli da noi; è una sorta di "sottinteso", che se vuoi comprare qualcosa di estremamente delicato e rapidamente deperibile come frutta e verdura da un rivenditore che ne vende a tonnellate ogni giorno (e magari le importa da un altro continente) è inevitabile che quel prodotto sia stato trattato in modo da non risultare più appetibile o edibile -non senza danni- per nessuna specie animale, a parte il CONSUMATORE, cioè l'umanoide.
Che pur di conservare sè stesso in uno stato di salute ottimale è pronto a consumare quotidianamente il succo di un limone trattato con quattro fungicidi diversi, ma tutti ugualmente nocivi; e ancora, va ricordato, non sappiamo proprio NULLA di quanto è avvenuto prima della raccolta, non abbiamo testi nemmeno microscopici riguardo antiparassitari, anticrittogamici (l'eufemismo "scientifico" per i fungicidi) e altri veleni di sorta utilizzati durante la coltivazione del prodotto. Invece, dovremmo fidarci ciecamente dell'etichetta che dice soltanto "BIO", o addirittura "Biologico", cioè che ha attinenza con la vita anzichè la morte. In un luogo che vende decine di prodotti diversi che sono potenzialmente mortali, probabilmente TUTTI trattati alla stessa maniera -cioè, trattati molto male- con composti chimici simili a quelli scoperti oggi, io dovrei prendere per buona la dicitura "Bio" e scegliere il prodotto che costa più o meno il DOPPIO, solo in virtù di quella etichettatura...
Certo, esiste una legge che tutela il consumatore anche da questo punto di vista, le aziende "bio" sono certificate da misteriosi "organismi di controllo", la cui entità ci è ignota, ma che sospettiamo non essere miceti (o almeno, non eu/miceti); del resto esiste anche una legge contro la mafia. E una legge antitrust...
Etc., Etc., Etc.
Esistono tante leggi, ma ancora le uniche che non possiamo assolutamente infrangere senza conseguenze immediate e inevitabili sono quelle della NATURA; ad es., se ingerisci qualcosa che non è "BIO", molto probabilmente è "Thánatos", ma questo è il genere di etichette che per il nostro lieto "vivere", o per rispetto della nostra beata incoscienza (l'ignoranza è buddha, quindi si tratta di libertà di religione) le industrie agricole preferiscono evitarci...
Così invece del limone oggi ho avuto caffè d'orzo per colazione, di cui ho scoperte solo di recente le molte proprietà salutari; sull'etichetta della confezione dell'orzo si legge: "Ingredienti: orzo macinato".
P.S.: ho deciso di formattare il post con un testo "grande" rispetto al solito, in segno di protesta contro le tante "righe piccole" delle etichette sugli alimentari.
Un altro post dedicato alla mera vanità del blogger; tra un'immagine e l'altra sono trascorsi 24 anni
che a 24 anni di età può sembrarti una vita; ma non è così;
per via della posa nell'una e nell'altra foto qui non è possibile apprezzare la più ovvia differenza fisica -capelli a parte- che è una cosa recente, degli ultimi anni, ovvero lo sviluppo dei muscoli pettorali che erano più o meno inesistenti, e che adesso esistono, e conducono una vita modesta proprio qui sul mio petto.
questa foto è candidata al premio peggior posa fotografica 2015,
ma la massa è ben visibile, evidenziata nel cerchio rosso :-)
Devo anche dire che il 2015 è stato un anno di grande, estrema pigrizia anche rispetto al 2014, e proprio quegli esercizi alla sbarra con cui ho allevati i miei pettorali in poche settimane sono stati più rari degli scandali dei preti pedofili; ma tutto sommato non mi lamento...
L'unico cambiamento sostanziale probabilmente è il peso, perché credo di aver perso qualche chilo da che sono diventato "vegano", cioè dal 2011 a oggi...
Il cambiamento importante però, cioè il vero cambiamento, è quello interiore, e non soltanto a livello organico; anzi un simile cambiamento -quello da onnivoro a vegetariano, a vegano- è quello che ti può permettere di comprendere come la materia organica sia soltanto una espressione del tuo essere, questa forma effimera pronta a trasformarsi in resti mortali da un momento all'altro; questo fragile vaso, o vascello;
Oggi mi sono rifiutato di trasportare una stufa sù per sei piani di scale, memore di un incidente dell'anno scorso con un divano da 200 Kg., nella medesima situazione; ma ancora, come ho detto all'amico, quello che ho evitato oggi e che ho subìto ieri, è un genere di sforzo che a vent'anni di età (cioè almeno 14 anni prima della prima foto) non avrei nemmeno pensato di fare; anche solo il pensarlo avrebbe potuto farmi svenire; la mia "salute", cioè a dirsi il mio stato fisico non ha fatto altro che migliorare da allora, e migliora continuamente, a dispetto del mio malessere esistenziale, in un mondo di consumisti onnivori la cui fame mostruosa si estende ad ogni risorsa naturale possibile; sembrerebbe un'osservazione retorica, indegna anche del mio blog, ma la vera malattia, e quindi il Male di questa società si può ridurre ai minimi termini del materialismo come approccio a questa folle esperienza vissuta Qui e Ora; e niente di più particolare, per cui si potrebbe elogiare o accusare l'uno o l'altro sistema religioso riguardo questo abominio globale; solo e soltanto il materialismo, opposto alla spiritualità, che in genere ha ben poco da spartire con la religione, e con la "nostra" religione in particolare; o dovrei dire la nostra "religione"?
Ieri ho scoperto ad es. che l'antica Verità riguardante il "plane T", o l' "Amenta", questo strano mondo che io descrivo solitamente come quello "in fondo ai cieli", ma che è comunemente detto "Terra", non sparì da un momento all'altro nel nulla, in un'epoca indefinita tra il medioevo e Fast&Furious (1), ma anzi era viva e presente nella cultura popolare Occidentale ancora alla fine dell'800, come dimostra questo PLANIsfero stampato a Buffalo (N.Y.) nel 1892:
il quale è una versione invero assai ridotta della cosmografia tradizionale Vedica, di cui abbiamo una efficace sinossi e una figurazione tri/quadrimensionale (computerizzata, non astrale) nei primi quattro minuti di questo documentario:
in cui questo "piano dimensionale" estremamente basso in cui gravitiamo Qui e Ora si rivela direttamente connesso all'alto e all'Altissimo dei Cieli, in un sistema di loka e tala di cui abbiamo già letto poco fa, nell'ambito teosofico/occultistico di DePurucker; alla fine, di fronte a questo tipo di "rivelazioni", non occorre una grande fantasia per capire come mai le dottrine orientali, esoteriche ed esotiche in generale, siano tanto mal viste dai paradossali "tradizionalisti moderni", ovvero i cristiani; per noi la "rivoluzione copernicana" è una celebrazione della vittoria della ragione sul dogma e della verità sulla menzogna, quando di fatto
è l'esatto opposto
E infine la mappa "apocalittica" di Buffalo, in tutta la sua straordinarietà, è il riflesso di una condizione pur sempre miserabile in cui versa da principio questa società, è per così dire soltanto "una fetta" bidimensionale di verità, per quanto variopinta, di cui soltanto alle radici della immensa sapienza Vedica possiamo ottenere una visione completa, in un contesto ben più esteso di quello cartografico, o geografico, geologico o finanche cosmo-logico; non sono "rivelazioni" che riguardano soltanto la FORMA di questo mondo, ma inevitabilmente riguardano la sua struttura, la sua stessa essenza, quella forma di realtà cosmica che corrisponde alla favolosa "Verità" delle scritture, e non c'è alcun verso di far coincidere questo con tutto quello che i preti di Babilonia vorrebbero farci credere. Per il semplice motivo che i preti, i "vicari di dio", riescono benissimo in quest'opera da Sempre, mentre noi comuni mortali viviamo sempre e soltanto Qui, e Ora.
E' un altro buon giorno per morire, in fondo ai cieli.
Sarà stato un effetto Tyndall, magari provocato dalla rifrazione della luce radente del sole tra le ombre scure degli alberi che crescono sulle sponde, e fors'anche sulle penne di un uccello che poteva essere bagnato dopo un tuffo nel fiume; certamente la sua forma era simile a quella delle ballerine gialle, ma non giurerei sulle dimensioni, che mi sono apparse leggermente più grandi;
l'unica cosa certa è che a farmi restare per un'ora di sessanta minuti fermo sul ponte, aspettando di rivedere ciò che ho visto, non può essere stata una cosa comune, e infine questo è TUTTO quello che posso dire con sicurezza;
poteva anche essere una ballerina, ma se qualcuno mi dicesse che sul fiume vivono creature magiche e misteriose, o che esiste un varco dimensionale aperto tra le sue sponde, non farei altrettanta fatica ad accettarlo; quella che oggi ho vista volare da un albero all'altro, per poi svanire nel nulla, è stata la visione più sorprendente e spettacolare che abbia avuta negli ultimi dieci anni (almeno); vedere un airone che ti vola sotto i piedi ad es. è un gran bello spettacolo, ma quando poi lo vedi atterrare e richiudere le ali, lo puoi apprezzare nella intierezza della sua forma terrena e ti rendi conto che è un trampoliere, una visione rara in città, una vera meraviglia che pure non richiede altre spiegazioni: è un uccello di fiume, e in città c'è un fiume, che peraltro ultimamente si è ripopolato di pesci; fortunatamente ho visto sempre più spesso l'airone grigio che vive oltre il ponte, e mi ritengo fortunato di poter vedere ogni giorno le famigliole di germani reali che prosperano e si allargano; ma ancora, non ho spiegazioni per quello che ho visto oggi, al di là della stranezza di non averlo poi ri-visto prendere il volo malgrado la mia lunga sosta sul ponte, in uno stato di quasi-smarrimento, in attesa di vederlo uscire dall'ombra in cui era svanito;
non è successo, e ora posso solo ricordare la mia impressione di aver visto qualcosa di ESTREMAMENTE brillante che aveva le sembianze di un uccello, ma che avrebbe potuto essere qualsiasi altra cosa, per la inspiegabile brillantezza del piumaggio; o forse era la "riproduzione" di un uccello, di una sostanza talmente luminosa da apparire ai miei occhi come un fuoco blu-verde;
ho 10/10 di vista, sono un appassionato bird-watcher "all'antica" (senza binocolo), non sono più un bambino -non per l'anagrafe almeno- sono astemio, non uso allucinogeni da (troppo) tempo, e a questo punto credo di aver già viste abbastanza cose, anche solo nel regno animale, da non essere più troppo incline allo stupore; soltanto per questo continuerò a chiedermi cosa ho visto veramente oggi, e cosa mi ha costretto a rimanere fermo in quel punto per sessanta minuti e rotti, solo con la speranza di rivederla.
In quell'arco di tempo ho vista anche qualche ballerina gialla, che ha un volo straordiariamente scenografico e un piumaggio vistoso, ma per quanto mi riguarda non ha nulla, proprio nulla a che fare con il mio "uccello di fuoco";
durante la mia ora di attesa mi sono domandato se quella fosse stata un illusione, cosa c'era di vero in quel momento attorno a me; è stata un'esperienza per certi versi simile alla mia unica "OBE" esperita nel secolo scorso, ovvero qualcosa che mi ha costretto a interrogarmi su tutto ciò che ho sempre accettata come la mia realtà quotidiana; il che è forse ancora più straordinario se può essere provocato da una creatura percepita come esteriore, che non da una strana serie di eventi di cui soltanto io sono (stato) l'unico responsabile o perlomeno, potenzialmente, l'unico soggetto interessato;
alla fine non ho nessuna risposta, nemmeno una briciola di certezza oltre l'aver visto qualcosa di incomprensibile, malgrado la mia impressione, o la sua somiglianza, con un individuo della classe degli Aves;
questo è un gran bene, perché quell'attimo di pura meraviglia resterà immutato nella mia memoria finchè avrò vita; nemmeno Google è in grado di rompere questo incantesimo, e una volta tanto si tratta di un incantesimo che preferisco non rompere; quella di venerdì 11 settembre 2015 è una data da ricordare, perché ho vista qualcosa di incomprensibile, e per quanto mi riguarda del tutto inspiegabile; potrei dire quindi che, malgrado tutto questo mondo è ancora in grado di stupirmi. Ma invece di dirlo, lo posto. Sono un uomo moderno.
Un'altra novità degna di post sono gli occhi del mio amico Joe (o Gio?), che da un giorno all'altro presentano una forma di eterocromia centrale, più che mai evidente per via del colore verde smeraldo che hanno sempre avuto fino all'altro giorno; ho cercato di catturare il suo nuovo sguardo, ma occorrerebbe qualcosa di simile a una macchina fotografica per farlo; questa è solo una riproduzione digitale a bassa risoluzione ottenuta con il cellulare:
non ci siamo proprio
ADDENDUM del 26.10.2015:
fu davvero un effetto Tyndall, su "un uccello bagnato dopo un tuffo nel fiume", a creare la visione incomparabile del "fuoco blu-verde" di cui scrissi qui sopra il 13.09; la "inspiegabile brillantezza del piumaggio" è inspiegabile soltanto per chi non ha mai vista prima la livrea di un Alcedo atthis in azione nel suo ambiente naturale; il quale, citandomi addosso, "è un uccello di fiume, e in città c'è un fiume, che peraltro ultimamente si è ripopolato di pesci"... e che corrisponde all'habitat ideale dello splendido volatile ittiovoro:
e quando infine l'ho potuto apprezzare nella sua intierezza a poca distanza da me, immobile sulla sponda del fiume, il mio mondo è cambiato ancora profondamente, un Sabato 24 Ottobre; quando la condanna dell' ignoranza si è dimostrata ancora all'origine di un altro mistero, piccolo e insignificante, che è costato soltanto un'ora della mia intera esistenza, mentre altri possono prendersi mesi, anni, decenni, o vite intere;
ma è un piccolo esempio da considerare, almeno per chi vi è coinvolto direttamente, come il blogger;
ho davvero creduto di aver veduta la "riproduzione" di un volatile, capace di attraversare il fiume cittadino planando tra una dimensione di fiaba e un mondo di ombre soprannaturali; perché certamente un martin pescatore illuminato dal sole è più vistoso di una ballerina, ma il punto è questo, per chi non ne ha mai visto uno dal vivo la sua stessa visione, in una situazione come quella descritta allora, corrisponde ad una visione dell' ignoto, del mistero stesso; è soltanto "una visione"; come si potrebbe sapere cosa si è visto, quando il soggetto della visione non ha mai partecipato della nostra visione-del-mondo fino a quel momento?
Un Alcedo atthis è come un marziano, o come una sirena, o un fantasma; è paragonabile a qualunque creatura derivata dal folklore, dalla superstizione, dalla leggenda e dal mito, ovvero a qualunque cosa che non si sia MAI vista prima; nel momento in cui la si vede -almeno nel caso del martino- e non si ha modo di osservare meglio questa realtà finora inosservata, essa continua ad appartenere al mito e alla leggenda e all'ignoto e al mistero, ma nel contempo è entrata a far parte per un istante della "realtà", delimitata dal nostro campo sensoriale. Oggi posso dire di avere osservata questa realtà "nella sua forma terrena" (Id.), è una buona novella per l'intera città, laonde "le condizioni essenziali dei corpi d'acqua abitati da questi uccelli sono la presenza di acque limpide (fondamentali per individuare le prede, dato che il martin pescatore si nutre di animali acquatici che caccia utilizzando principalmente la vista) e di abbondante vegetazione costiera, possibilmente con rami sporgenti sulla ruperficie dell'acqua da eleggere a punti d'osservazione: queste esigenze rendono il martin pescatore un ottimo indicatore di qualità dell'habitat." (SIC -- Wikipedia - corsivo aggiunto)
Ma per il logofilo cronico, è motivo di interesse anche il nome comune dello Alcedo presso gli anglofoni, che è "fisher king", ore pescatore, in virtù dell'ambiguità di ogni possibile significato del nome; questo personaggio leggendario è entrato a far parte della mia realtà in due brevi istanti eterni, in cui la natura ha suggerita la propria sorgente fantastica, oppure "onirica", o "visionaria", o semplicemente illusoria, così come la natura dei sogni mi si è rivelata spesso nella visione di tanti volatili mai veduti prima cogli occhi aperti. Ancora una volta, con una eccezionale conferma della regola, i comuni volatili della classe "Aves" interpretano una parte degna degli ἄγγελος di biblica memoria e di classe mitologica, volando tra il mondo dei sogni e quello del web-log, attraversando il fiume che attraversa la città. E' un volo teorico.
Questa notte ho visto Avengers: Age of Ultron di J. Whedon (2015), che considero un prodotto O.A. (Ordinaria Amministrazione), più o meno irrilevante; il particolare degno di un post è il fatto che in un film costato 250 milioni di dollaril'effetto fumo (non so quale software abbiano usato, ma a me ricorda quello di Adobe After Effects) è
terribilmente fasullo:
e io mi chiedo, dopo aver mostrato un treno lanciato a tutta velocità che devasta strade e case in una sequenza tutto sommato molto efficace, costata vari milioni di dollari, quanto poteva mai costare aggiungerci un po' di fumo realistico, o magari addirittura reale?
Per me questo è un vero mistero, così come i fuochi digitali di tante produzioni recenti... Sono patetici.
in fondo la cosa più interessante di questo film è il fatto che sia stato finanziato da gente che conosce bene il sistema attuale, dove la gente non viene clonata e utilizzata "una tantum" per l'espianto di un solo organo (magari un cuore) ma è semplicemente usata per tutta la vita, al solo scopo di far girare il grande mulino dei soldi; per questo non c'è nemmeno bisogno della clonazione, perché i soldi non sembrano provocare crisi di rigetto a nessuno;
"Ingegneria genetica" alla vecchia maniera...
Qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che usare i preservativi è un peccato mortale?
la grande, instancabile industria dell'intrattenimento, produttrice delle armi di distrazione di massa, può ben permettersi di diffondere "messaggi simbolici" come questo, o -il riferimento è inevitabile- come quello di The matrix (1999); infine sono soltanto prodotti di intrattenimento, che non hanno nulla da spartire con la realtà quotidiana dell'utenza globale...
a parte il fatto che viviamo davvero in un mondo di illusione, di menzogna, di finzione e di ipocrisia; ma in generale sembra che pochi ci facciano caso; la TV è meglio. E anche i films in streaming non sono male, specie come quando sono gratis come questo su FFilms.org. Credo che "F" stia per Free. Cioè, gratis.
Con la coppia di protagonisti Ewan McGregor/Scarlett Johansson
efficaci
Giovanni Fagiolo (John Bean)
Steve Buscemi, che pronuncia la fatidica battuta
"Just because people wanna eat the burgers,
it doesn't mean they wanna meet the cow"
(Solo perché la gente vuole mangiare gli hamburgers, non significa che vogliano conoscere la mucca)
e il monolitico Michael Clarke Duncan (The Green Mile)
in un attimo disperato;
da menzionare almeno due inseguimenti perlomeno originali e spettacolari
e qualche veduta di L.A. del 2019
se ben ricordo, la ricetta è la stessa di Coma (1978), anche se le tre accuse di infrazione di copyright elencate da Wikipedia non riguardano il film di Crichton; Wikipedia Italia ce ne dà altri due esempi; non è un soggetto che si possa elogiare per la sua originalità, ma piuttosto per il trattamento innovativo di un'idea quantomeno abusata.
Wikipedia dice che The Island fu un box office bomb, costato 126 milioni. ne incassò solo 36 in patria, ma si rifece con la distribuzione all'estero per 127 milioni; un mezzo fiasco, insomma;
queste alla fine sono le cose che fanno pensare veramente al mondo del cinema.
C'è della verità anche nella Bibbia; il problema è che fu nascosta molto bene;
un indizio ci viene questa mattina dal post di The Galactic Federation of Light su Facebook, che ho condiviso con traduzione ufficiale dal Libro dei Salmi sul sito Bibbiaedu:
è qualcosa che è sempre BENE ricordare, in un mondo dove la stessa chiesa porta spesso a pensare tutt'altro riguardo l'umanità; il malinteso, l'ambiguità e l'ipocrisia sono i pilastri di questo sistema religioso, per il semplice motivo che è interamente basato sul mistero ovvero, in altri termini, sulla mera ignoranza del gregge;
la giornata di oggi è iniziata bene, con questa fantastica notizia giunta da Google News:
News da ZeusNews... qualcuno ricorda Jupiter Fulguratur?... E' una guerra continua...
Le buone notizie di oggi quindi è che siamo tutti dèi, prigionieri di questa illusione abbastanza realistica da costituire la nostra realtà per intero; e abbiamo tutti un discreto boschetto, con 422 alberi a testa piantati in fondo ai cieli... La cosa più opportuna per tutti noi sarebbe di andare a viverci; e di ripararci quando cominciano a piovere saette.
è un film, appunto, del 2013, e malgrado la sua relativa oscurità è stato candidato a due Oscar "minori", per la fotografia e per i costumi; la user review di Neuenschwander9 (che ci tiene a mettere Leipzig per inciso) su IMDB accusa addirittura i precedenti recensori per averlo "smontato" con delle votazioni basse ancor prima della sua uscita, mentre a suo parere il film è "outstanding" ovvero "straordinario"; per il blogger la sua particolare straordinarietà consiste nel mettere in scena una biografia di grande respiro ed eleganza stilistica, che abbraccia un trentennio cruciale di storia della prefettura di Foshan (佛山, "Monte del Buddha") e che Wikipedia ci ricorda "famosa per essere la città natale del Gran Maestro Yip Man, esperto nell'arte del Wing Chun nonché maestro di Bruce Lee"; ma QUESTO è più o meno tutto quello che si vede di Bruce Lee nel film di Wong:
(che è ovviamente quello in piedi alla destra di Yip Man in primo piano)
e solo nelle battute finali; quindi non è da consigliare a chi vorrebbe vedere il famoso discepolo come co-protagonista, ma soltanto a chi vuole approfondire la propria cultura sulla Cina in generale, sulle arti marziali, e sul 功夫 (kung fu) in particolare, del Nord e del Sud, e sul suo famoso maestro;
con questo film ho imparato ad es. che il principio del kung fu si riassume in due posizioni, verticale ed orizzontale: se sei steso hai perso, se resti in piedi hai vinto; chi lo avrebbe mai detto...
Malgrado la ricercatezza del quadro storico, paradossalmente il film non ha lo stesso impatto di una "parodia" davvero eccezionale come il più famoso, memorabile Kung Fu Hustle (2004) di S. Chow; in compenso ci dà anche un senso di cerimoniosità universale e di eleganza esistenziale, di quello che direi uno "spirito Orientale" che molto raramente abbiamo visto nel cinema Cinese moderno; ho raccolte queste immagini per incollarle nel mio post:
e tra un decennio e l'altro capita anche che facciano a botte: