venerdì 22 novembre 2013

Riflessi-One

Oggi il gruppo Fractal Enlightenment ha pubblicata su Facebook questa frase di G.B. Shaw che non avevo mai letta prima:


"Attento alla falsa conoscenza, è più pericolosa dell'ignoranza";

che era vero all'epoca di Shaw, come lo è sempre stato, ma lo è particolarmente oggi, quando un numero sempre maggiore di utenti alfabetici sta prendendo coscienza della falsità assoluta della propria conoscenza, quella scolastica, accademica e sistematica che gli è stata imposta (e non certo concessa, a partire dalle famigerate scuole dell'obbligo) con l'unico fine di farne un utente globale, ovvero un consumatore e un elemento funzionale del sistema in cui è programmata da principio la sua reclusione a vita; la novità, dall'avvento della "new age", del (falso) movimento  hippie e dalla diffusione di simili "idee alternative" al di fuori della logosfera letteraria e giornalistica, è che oggi ogni informazione possibile, ovvero ogni tipo di conoscenza che eluda in vario grado la "falsa conoscenza", il fondamento dello status quo, può essere condivisa direttamente attraverso la rete, senza quelle mediazioni che sono sempre servite da "filtro culturale" nella storia dei mass media, e una delle nozioni più importanti che si sono diffuse proprio grazie a questo nuovo rivoluzionario strumento di informazione in tempi recenti è il fatto che i mass-media stessi siano di proprietà più o meno esclusiva di ebrei ashkenaziti, ovvero perlopiù organi di radice sionista;

questa vignetta pubblicata da Knowledge of Today propone in chiave ironica un altro pensiero inquietante, che si ricollega alla frase di Shaw:

"Chi non studia la storia è destinato a ripeterla. Ma chi invece studia la storia
è destinato ad aspettare inerte mentre tutti gli altri la ripetono."

Evidentemente (a giudicare dalla libreria) il signore è uno studioso, e sa che la "storia" è ogni "materia scientifica" che interessi il sapere dell'umanità, vista dalla prospettiva di ogni "futuro" possibile; "errori storici" furono commessi ugualmente da filosofi e chimici, zoologi e medici, fisici e matematici, senza distinzione di sorta al di là della loro specializzazione in un determinato settore della conoscenza. Poiché errare è umano, ed è l'unico modo effettivo per imparare qualsiasi cosa, una volta accettata questa triste ma innegabile realtà solo la reiterazione dell'errore è qualcosa di abbastanza "diabolico", cioè di una stupidità apparentemente sovrannaturale, da esser degno di una nostra riflessione qui e ora. 

Contempliamo l'immagine postata da Truth to be Known (verità da conoscere):


"17 anni fa questo era inquietante. Oggi applaudiremmo."

Il che la dice lunga sulla consapevolezza che nel frattempo si è sviluppata nel pubblico statunitense, sul giudizio che riguarda i loro governatori al soldo di preti guerrafondai e sceicchi del petrolio, e soprattutto sulla totale assurdità di ciò che viene definito il "tempo": non c'è verso che siano passati 17 anni da quando ho visto Indipendence Day!!

E' una buona occasione per ripetere ancora il mio grande dubbio, riguardo i governatori "alieni", i "rettiliani" di cui parla e scrive David Icke, che si nasconderebbero sotto la pelle di re, presidenti e premier di tutto il mondo; senza nulla togliere al fascino di questa possibilità, che anni prima di Indipendence Day fu all'origine di un serial TV di grande successo (Visitors) né al suo possibile valore simbolico che riguarda la con-fusione tra "lucertole" ed "ebrei" (ulteriormente aggravata -e nient'altro- dal documentario di D. Icke intitolato perlappunto Lizards and Jews) ancora mi chiedo se questa distinzione formale che riguarda gli aguzzini del pianeta sia poi davvero tanto importante per tutti coloro i quali vi sono sottomessi, se l'identità di chi beve il sangue dei neonati sacrificati ritualmente, di chi manovra i fili dei burattini politici, di chi manipola ogni organo di informazione, e rende l'umanità intera schiava di sé stessa, solo grazie al vecchio ma infallibile "trucco" del sistema finanziario/monetario, sia davvero ciò che interessa tutti noi, e se la rivelazione di un volto umanoide dietro tutti i crimini perpetrari quotidianamente e da secoli contro tutti noi potrebbe essere più o meno confortante, più o meno orripilante, di quella di un lucertolone antropoide, di un piccolo inespressivo "grigio", o di una gigantesca mantide... Religiosa, certo. Su questo non ho dubbi.

Infine, è necessario per ognuno di noi innanzitutto disimparare la maggior parte di ciò che siamo stati ammaestrati ad accettare definitivamente come una "realtà"; nulla è "reale" in assoluto, al di là della impressione momentanea che tutto e ogni cosa imprimono in chiunque di noi; questo è l'unico genere di "realtà" che ci sia dato di esperire in fondo ai cieli, con le dovute virgolette poste a contenerla nel mondo-di-parole; e anche questa riflessione è di fatto solo un riflesso dell'unica regola valida per ognuno, quel "conosci te stesso" che fu nell'antichità il motto dei misteri; la nostra è una realtà virtuale, che in ogni caso è sottomessa a questa unica regola dal momento che conoscendo qualsiasi particolare, qualsiasi stato differenziato della materia fisica, intellettuale, morale, spirituale, conosciamo un dettaglio di noi stessi, e del nostro essere umani. Chiunque è un adepto del mysteryon, ciò che lo differenzia dallo studioso in toga (oltre una solida cultura esoterica=) è la mera consapevolezza della propria realtà al di fuori della cattività psico-sociale che è quella dogmatica di tutte le religioni e quella paradigmatica di tutte le scienze; la realtà "prefabbricata", coercitiva, sistematica e disarmonica, che può esistere soltanto in virtù non dell'ignoranza, o non-conoscenza, ma al contrario di una falsa conoscenza, di una falsa cultura, che è l'unico fondamento reale dell'Impero del Falso in cui viviamo.

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