giovedì 26 giugno 2014

Giovedì mattina. Piove.

Che altro fare, se non navigare? Postare?
Oggi il Telegraph pubblica questo articolo di Sarah Knapton dal titolo "Tre ore di televisione al giorno possono uccidere"; la scoperta è annunciata dal prof. Miguel Martinez-Gonzalez, a capo del team di ricerca dell' Università di Navarra a Pamplona, in Spagna;

stranamente, secondo lo studio non si può dire la stessa cosa di chi trascorra tre ore al giorno in "attività sedentarie" diverse, come lavorare al computer o guidare un'auto; questo a mio parere è il nodo gordiano della questione, che non sia tanto la scarsa attività fisica a rivelarsi fatale a lungo termine, ma quella mentale
la TV, proprio come nei vecchi fumetti di Bonvi, è "l'arma definitiva", e crea ancora (come sempre) danni socio-culturali e psico-fisici che sono perlopiù inimmaginabili dall'Utenza; possiamo forse credere che guardare la TV non sia più o meno noioso e più o meno inutile del navigare (browsing) in internet, ma io personalmente non credo che il nostro organismo sia altrettanto facile da gabbare, e che la sua reazione naturale sia uguale e contraria rispetto alla inenza psichica del telespettatore cronico; si deteriora, e tende a diminuire le sue attività vitali, si ammala; tende a morire; questo studio sembra convalidare la mia intuizione a questo proposito; se non è un film da vedere in compagnia di amici, il quiz serale che stimola lo spirito ludico assieme all'aperitivo, o un cartone animato (trasmettono ancora il buon vecchio Doraemon!) io la evito completamente, e sconsiglierei la scatola della morte a qualunque essere dotato di intelligenza che potrebbe celarsi fra i miei numerosi lettori;


ultimamente, com'è ovvio dai miei posts più recenti, anche la mia carriera di guardatore di films è in declino; ci sono ancora decine di  titoli più o meno stagionati nella mia watchlist su IMDB, ma questo tipo di intrattenimento sconfina volentieri nell'acculturamento forzato se riguarda opere datate, e di interesse non-personale, e come ho già ricordato nei miei blogs quella "americana" non è il tipo di "cultura" per la quale anche il più mediocre Europeo possa sviluppare un serio interesse, al di là delle cronache belliche internazionali; fondamentalmente, la cultura "americana" (statunitense) che è rappresentata dall'industria del cinema nei più svariati contesti, attraverso i prodotti delle majors, e attraverso il monopolio ashkenazi(s)ta di Hollywood, è la cultura della mediocrità; lo spettatore è sempre e comunque l'utente medio, al di là delle sue considerazioni personali sull'opera particolare, o sull' intera industria cinematografica; in quest'ottica la star, il "divo" del cinema, è l'incarnazione stessa della mediocrità, è la mediocrità in persona (tenendo a mente l'etimologia del termine persona) e una biografia a base di sesso, droga e rock'n'roll non cambierà questo stato delle cose; anzi, entrerà a farne parte attraverso l'industria editoriale, notoriamente monopolizzata allo stesso modo dagli stessi, così detti, "ebrei";
forse la nozione generale più importante derivata dallo studio di questa "arte commerciale" che è il cinema, riguarda la realtà del dominio dei cosidetti ebrei americani di origine Europea, gli eredi dei Kazari, i sionisti non-israeliti, che fanno letteralmente il bello e il cattivo tempo nel mondo della "finanza", della "politica", della "religione", e della "cultura"; si tratta di un vero e proprio monopolio globale (come si può pensare di lavorare alla WARNER Bros. o alla Metro GOLDWYN MAYER, senza avere un po' di sangue giudeo nelle vene, o almeno uno zio che lavora per Cosa Nostra?) dal principio, dalla fondazione stessa dell'industria cinematografica, dell'intrattenimento, così come della "finanza", della "politica", della "religione" e della "informazione", o "cultura", che infatti oggi sono costretto a dotare di virgolette; 
proprio attraverso la mortale televisione questo regime dittatoriale dell'inconscio collettivo oggi crea letteralmente la realtà dell'utenza Gentile, al 99% del tutto inconsapevole di questi fatti; fatti che qualunque "ebreo" così detto (di origine ashkenazita, riconoscibile in genere dal cognome teutonico) si guarderebbe bene dal negare; come sappiamo, infatti, il concetto di chutzpah è un fattore importantissimo nella mentalità yiddish; direi anzi che con questo termine si può comodamente riassumere l'intero microcosmo giudaico in rapporto al mondo Gentile, almeno dai tempi della conversione (il colpo di stato metafisico) di Roma; ma sarebbe altrettanto facile riassumere l'intero fenomeno, né in un blog specializzato in "antisemitismo" né in una intera enciclopedia, né in tutti i libri del mondo; si tratterebbe infatti di analizzare l'intero consorzio umano d'Occidente in ogni singola attività, attraverso la sua evoluzione storica, e questa non è tra le imprese che mi sentirei di definire possibili, almeno per quanto mi riguarda; non di giovedì, comunque;

una sintesi di estrema saggezza -rispetto alla desolante ignoranza cosmica che alimenta il mainstream massmediatico- viene dal gruppo March Against Monsanto, che oggi pubblica questa immagine:


ovvero: "cura malata contro cura salutare -- quale scegli?"

la mia risposta è del tutto superflua, mentre digerisco la mia insalata mista quotidiana;

a corto di films appetibili, mi sono dedicato ad uno dei pochi personaggi devvero interessanti d'OltreOceano, il Californiano Jordan Maxwell; per quanto mi riguarda, il suo "Inglese Americano" perfettamente comprensibile malgrado la sua provenienza è sintomo della sua reale conoscenza, e del suo amore per gli studi che ha dedicato per decenni al Grande Inganno, il "Matrix" a cui siamo tutti in vario grado sottomessi; a quanto pare, l'idea di rispolverare l'inestimabile, e anzi insostituibile termine latino che definisce concetti fondamentali come "materia" e "madre", fu sua, e i Wachowsky non fecero altro che adottarla per farne un successo cinematografico (ovvero, "soltanto un film"); una storia più che verosimile, considerato il cognome dei famosi fratelli cineasti;
questa è la sua conferenza a cui ho assistito ieri sera, e che condivido ora su Facebook e con il mio lettore; l'unico punto debole nelle argomentazioni di Mr. Maxwell mi pare la facilità con cui egli trova delle comode corrispondenze etimologiche e linguistiche di termini antichi, talvolta protostorici, nella sua lingua che è il moderno Inglese; occorre un vero atto di fede per accettare alcune delle sue "relazioni anacronistiche", ma al di là di questo tutto ciò che dice è quantomeno interessante, ed essenzialmente valido; abbiamo appena letto che Wikipedia English non permette la creazione di una voce relativa a questo personaggio; dopo aver seguito un paio delle sue conferenze posso crederci, e questo non fa che aumentare la mia stima nei suoi confronti:


al mio lettore consiglio di cliccare sul nome di Maxwell qui sopra, che porta al risultato della ricerca su Youtube con ca. 153.000 risultati (molti dei quali non relativi ai termini di ricerca, ma è pur sempre una bella cifra);

questa è l'immagine che ho postata ieri su Facebook (cliccare qui per l'ingrandimento):

1. una versione in stile medievale dello IHS (o JHS) monogramma del nome di Gesù (il simbolo cristografico tradizionale della Cristianità Occidentale) derivato dalle prime lettere del nome di G. in Greco, Iota-Eta-Sigma (ἰχϑύς)*
(ἰχϑύς significa "pesce" -- DAGON il pesce fu l'antico dio degli ebrei, reliquia del mito Sumerico sui maestri dell'umanità Atlantidei) 2. Simbolo del pianeta Saturno, rappresentante il "falcetto di Saturno"; significa MATERIA (croce) che ha la precedenza sulla MENTE o lo SPIRITO umano (crescente)
-- COSI' ORA POTETE DARE UNO SGUARDO "ATTRAVERSO IL VELO DI" (ISIS- ISIDE)
A questo pro non occorrono altri commenti oltre quello in apertura, non c'è nulla di teorico in questa immagine, si tratti in effetti del semplice accostamento di due immagini scaricate da Wikipedia (agli URL indicati); il fatto che esse corrispondano geometricamente (la croce posta al di sopra del crescente) non lascia dubbi di sorta, poiché questi simboli, come ogni simbolo, rappresentano soltanto sé stessi, e questo è il loro unico significato possibile, quello che essi rappresentano; il valore dei simboli è all'opposto di "occulto" (nascosto) perché ognuno di questi segni simboleggia qualcosa di unico, con un solo, chiaro, singolo significato invariabile nel tempo, come ad es. il famoso Swastika, che significa sempre e soltanto bene-essere, dall'alba dei tempi, malgrado gli "incidenti storici" occorsi; è un valore matematicamente esatto, come quello di un numero, e non può essere confuso in una sequenza ambigua con o una "lettura alternativa", come  invece accade puntualmente, inesorabilmente, da sempre, con le parole;
lo studio del Guénon sulla Scienza Sacra (o "simbologia") è stato il mio primo passo verso il cammino gnostico a cui ho poi dedicata gran parte dell'ultimo decennio del secolo scorso, per poi attraversare una fase di romitaggio urbano agli inizi del nuovo millennio; la ricerca prosegue da allora, non ha una fine certa, e non ne prevedo una, ma so di sapere quanto basta in materia per poter riconoscere in questa immagine la conferma della realtà surreale vissuta dall'utenza spirituale d'Occidente, della "religione materialistica" del clero Romano che opprime le anime di intere nazioni, e ammorba l'intero pianeta; non potrebbe esistere qualcosa come un "sistema militar-industriale" senza la benedizione di questo genere di deità, che IMPONE la precedenza saturnina, della materia sulla mente, ai suoi adoratori; non occorre conoscere i retroscena dell'esopolitica internazionale, o indagare le logge massoniche e le loro gerarchie planetarie, quando la "moderna" religione giudeo-cristiana conserva il suo spirito chutzpah originario, per cui tende a ostentare la propria intelligenza sempre e soltanto a discapito della mente inferiore, della plebe, il volgo, la massa umana (Gentile) che corrisponde alla Luna; osservando lo "ihs" ricamato sui paramenti l'umile cristiano vede il filo dorato, il suo luccicare, e a malapena può riconoscere le lettere Greche che lo compongono; nel 99% dei casi, non ha la benché minima idea di cosa significhino; per questo il volgo è causa del proprio male ma non piange mai se' stesso, ha sempre un dio da bestemmiare quando il pregarlo appare fuori luogo; è una sorta di "astrazione" che la psicanalisi definirebbe di tipo "dissociativo"; è la vera origine -quella meta-fisica- della completa follia che viviamo Qui e Ora, fisicamente, nei blogs di tutto il mondo.

domenica 22 giugno 2014

Post-riboli e predic-attori


Wise Blood di J. Huston (1979)
☻☻☻+

è un film profondamente anti-religioso, e l'adattamento di "Jhon" Huston del best seller omonimo di Flannery O'Connor (1952) sullo schermo assume le medesime proporzioni mostruose della sua "divina balena", che finisce per trascinare il malcapitato Hazel Motes, predicatore per sbaglio


(Brad Dourif in un raro ruolo da star)

in un mare di ipocrisia, confusione, candore e mera ignoranza, nel quale sguazzano i suoi neo-concittadini; 


--gran bella gente--


Wise Blood è una parabola moderna sul potere della parola, che mena lo spettatore ad interessanti riflessioni a partire dal memorabile "proverbio" forgiato per l'occasione da Hazel: 

"Nobody with a good car needs
to worry about nothing"

("Nessuno con una buona auto si deve preoccupare di nulla");
una storia del profondo Sud, la palude umana fotografata nella città natale di O'Connor (Macon, GA), 


in cui la sciatteria, l'ottusità e la balordaggine sembrano essere le uniche alternative al sopruso, all'abuso mentale caratteristico dei religiosi, che Hazel si accorgerà troppo tardi di aver perpetrato innanzitutto su di sé; sempre che se ne sia mai accorto;
il trattamento del soggetto di Huston è estremamente moderno, quasi-documentario e veristico finanche nelle locations, come si è visto; va segnalata la presenza del monumento umano, Harry Dean Stanton nel ruolo dell'avversario di Hazel, Asa Hawks


in coppia con la sua sinistra marmocchia Lily interpretata da Amy Wright, perfetta nel ruolo della fanatica vogliosa repressa, e il sempre ingombrante Ned Beatty (as Hoover Shoates), la cui memoria è irrimediabilmente legata al suo ruolo di suino nel film d'esordio, Deliverance (1972)


e purtroppo per gli americani è forse l'attore che li rappresenta meglio in assoluto;

in questo film, in particolare, ci possiamo rendere conto del reale valore di questo grande attore, condannato a fare da spalla e/o da villain per motivi fin troppo ovvi; 
ma, non di meno, la sua filmografia vanta 146 titoli;

da notare anche le prodigiose NUVOLE DEGLI ANNI '70


(chi ha buona memoria sa di cosa parlo)

e l'ancor più disgraziato complice di Beatty/Shoates, il sempre decadente William Hickey


protagonista di una sequenza di crudezza intollerabile per l'epoca;

dulcis in fundo, Wise Blood è uno dei rarissimi film in cui viene mostrata l'attività "più intima e umiliante" (secondo qualcuno) dell'essere umano, il taglio delle unghie dei piedi, qui nella versione femminile


(e spiata)

mentre l'ultimo episodio di cui abbia memoria era maschile, in questo post; queste sono cose che fanno la differenza;

infine, non è possibile per il blogger sensibile evitare di menzionare il supporto musicale di Alex North, che commenta le immagini attingendo dalle sonorità rustiche del Sud (il banjo) con effetto più o meno comico, e in alcuni passaggi rasenta lo sperimentalismo utilizzando sonorità dell'avanguardia elettronica, che attualmente sono più note come 8bit, o nintendo music; per avere osato questo connubio, il 15 volte nominato all'Oscar (per titoli come Spartacus, Cleopatra, etc.) Mr. North si merita un elogio da parte mia. 
Ovviamente, North era un "ebreo" di origine sovietica.


arriva GONGA!!


Wise Blood è un film da vedere e/o rivedere (magari in versione originale) per la bravura del cast e del regista, per l'interessante e stimolante visione meta-satirica del mondo religioso, per l'insieme dell'opera, anche se la sola, breve sequenza che ha questo tizio come protagonista

(Daniel Albright)

nel  ruolo del poliziotto impassibile, vale tutto il film;
un altro gioiello filmico firmato da Huston, che assieme all'amarezza di Fat City (1972) racconta un altro "sogno americano" di cui nessun americano si potrebbe dire fiero; simbolicamente onesto;


The Reivers di M. Rydell (1969)
☻☻

abbiamo già apprezzato l'adattamento di Sirk per un'opera di Faulkner nel post dedicato a The Tarnished Angels (1957); ma il filo conduttore di questo post è il banjo, strumento dalla inconfondibile sonorità metallica, che nelle composizioni del pluri-premiato John Williams rallegra anche le spensierate malefatte di "Boon il saccheggiatore" (altro misterioso titolo della dist. It. nella lunga lista dei misteri) alle prese con una prostituta di cui è innamorato e una imprevista corsa di cavalli da cui dipende il futuro dei tre protagonisti, e della loro fiammante automobile, "The Winton Flyer", inventata per le riprese:


in una movimentata avventura on the road che è un inno all' amore libero (o "sesso") molto in voga all'epoca del film (e non del romanzo di Faulkner); in particolare, l'amore a pagamento; The Reivers è un manifesto della prostituzione come colonna della società, dove negli interni postribolari domina l'horror vacui 


di un decò western talvolta minaccioso


premio Oscar 1969 per le migliori porcellane;

in Paper Moon (1972) John Hillerman nei panni dell'odioso sceriffo racconta che dalle sue parti mangiavano i cocomeri (watermelons) con il sale; qui lo vediamo fare (dalle sue parti?)


dall'odioso sceriffo (che non è John Hillerman); io l'ho provato per la prima volta l'altro giorno, e devo ammettere che non è per niente male anche se non vivo al Sud... Anzi, è il momento giusto per una pausa.

Gerry Fisher (che è un cognome tipicamente giudaico), direttore della fotografia di Wise Blood, compare con lo stesso titolo nel crew di 


Yellowbeard di M. Damski (1983)
☻☻-

dove i tre vascelli (Inglese, Francese e Spagnolo) sono interpretati dalla sola nave a disposizione per le riprese, la replica dello HMS Bounty costruita per il celebre remake (Mutiny on The Bounty) del 1962; e come vediamo qui, essa sostiene abilmente il suo triplice ruolo tra i flutti: 


basta riprenderla da diverse angolazioni, magari con una mano di vernice...


oppure anche di notte! :-)


Gran bel legno, comunque, è uno dei pochi mezzi sui quali mi sposterei volentieri; 
il film di Damski, regista prepotentemente televisivo, com'è ovvio qui, non è grande né bello, tanto che John Cleese dichiarò di aver accettata la parte 

(as Blind Pew)

come favore all'amico Chapman, anche se pensava che fosse il peggior copione che avesse mai letto, e in seguito giudicò il film "uno dei sei peggiori nella storia del mondo";
di fatto, al di là della presenza fisica dei tre ex-Python 


il film è agli antipodi della comicità irriverente, innovativa e intellettuale del celebre gruppo comico, e si rifà ai "nuovi classici" della commedia cinematografica americana (con il solito, tradizionale retrogusto yiddish) di tipo parodistico, a partire da Young Frankenstein (1974) di cui prende in prestito anche il duo Feldman-Boyle


e la terza incomoda, Madeline Kahn


che alla fine risultano solo per quello che sono: cioè, in prestito;

lo stesso si può dire del duo Cheech & Chong, i due "eroi della marijuana" americani, qui in una parte degna di Ciccio & Franco

(l'inimitabile espressione stupefatta di Richard Anthony "Cheech" Marin)

mentre sicuramente il cameo più inatteso (in assoluto) è quello di David Bowie travestito da squalo:

neanche Lynch poteva osare tanto;

Yellowbeard è consigliabile a chi, come il blogger, è disposto a sopportare la pochezza monumentale dell'opera per godersi un po' di sana atmosfera marinara e piratesca, che il DoP Fisher cattura con un' efficacia non meno televisiva della regia



per qualche battuta facile, ma non troppo come si usa oggi, e soprattutto per rivedere l'inestimabile Graham Chapman nel ruolo del protagonista e titolo del film, una parte che fu proposta dapprima al pirata rock Adam Ant e a Sting


in un tripudio di "aaahrrr" e furia incontenibile


un po' smorzata nella versione perm


ma credo che nel 1983 tutti avessero la permanente, tranne io;

l'eroe in una delle sue spericolate azioni
chi conosce la storia di Chapman come componente dei Monty Python, gay ammogliato (o maritato?) con figli, e gin-dipendente malato di cancro, saprà apprezzare ancor meglio il suo stereotipo piratesco, in questa impresa catastrofica in cui evidentemente si gettò anima e corpo malgrado le annose avversità della produzione, e uno script decisamente inferiore rispetto allo standard del suo lavoro;  
lo posso capire, perché malgrado tutto (ma proprio tuttoYellowbeard è un feature film con un cast internazionale di cui lui è protagonista, e intepreta il pirata: nessun uomo potrebbe chiedere di più dalla vita, gay o meno.

domenica 8 giugno 2014

Giorno-Sole

Natarajan Adhikesavan ci dà il buon giorno attraverso il gruppo Birds con questa immagine:


Breve ripasso di Inglese, oggi è SUNday -giorno del SOLE- nei paesi Anglofoni, mentre da noi è domenica, giorno del dominio della falsità; del resto, in lingua Inglese SUNshine indica la "felicità", anche se letteralmente significa "SOLE-splendere"; c'è sicuramente qualcosa che NON sappiamo a proposito dell'origine di certe parole, ma per quanto ne so io è anche inutile sperare di conoscerla, mentre è più utile considerare la presenza certa di una radice riconoscibile, lampante, come nel caso qui sopra.

A questo proposito, dobbiamo notare almeno che i moderni mass-media, TV e computer, al contrario della vecchia stampa, richiedono una certa quantità di OMBRA per essere consultati; la gente trascorre gran parte del suo tempo libero nell'ombra, davanti a uno schermo che è in ogni caso una finestra su una realtà virtuale, ancor più virtuale di quella sensoriale...

UFOSonline pubblica il link a questo articolo titolato



(I nazisti hanno una base sulla Luna?)
che non è una ipotesi nuova, probabilmente è nata con la sparizione del "nazismo" dai titoli dei giornali, ma anche per noi disinformati le origini della NASA non sono un mistero, e del resto la realtà storica e politica della campagna di "aggressione democratica" internazionale degli USA negli ultimi tempi dovrebbe dire quanto basta all'utenza globale sulla realtà esopolitica di questo pianeta; 

A proposito di Tedeschi, I want to be 100% Organic condivide questa immagine:


(il wurstel è un'invenzione teutonica)

che riguarda un aspetto molto meno "teoretico" della condizione umana, una realtà che il blogger vegano conosce abbastanza bene da evitare come e peggio della peste, ma che continua ugualmente a costituire la maggioranza della realtà alimentare umana, quella "saprofita"; bisogna premettere che questo riguarda gli hot dogs venduti come street o fast food agli Americani, ma in linea generale non possiamo aspettarci che le informazioni differiscano in maniera sostanziale, e dunque anche il nostro hotdog nostrano contenga meno di 50 mg. di colesterolo, una quantità di nitriti che aumentano il rischio di cancro del 67% e causano mutazioni genetiche --da sconsigliare a chi vuole concepire, ma anche a chi sa percepire; 620 mg. di sodio e il 70-90% delle calorie che si assumono derivano dai grassi: il Dipartimento dell'Agricoltura USA ha confermato che un hot dog contiene parti di stomaco, muso, intestini, bile, grasso edule e labbra del maiale; una porzione di 50 g di "carne lavorata" (cioè la mistura suddetta)  che corrisponde a un hotdog, aumenta del 43% il rischio di disturbi cardiaci e del 19% il rischio di diabete tipo 2; un hotdog è farcito anche con la crudelltà, così come ogni altro prodotto a base di carne o latticini;

A questo punto del post, osservando le due notizie, non ho alcuna difficoltà a credere che i "nazisti" abbiano una base sulla "Luna", dal momento che la gente sulla Terra mangia certa roba; una nozione è più incredibile dell'altra, ma questo non significa che non corrispondano alla realtà dei fatti... Sarebbe interessante conoscere le statistiche sull'utenza al corrente dell'una o dell'altra nozione, anche se dubito che potrebbero essere confortanti.
Come "test dell'età" Jamie Kennedy pubblica questa foto sintomatica:


chi si ricorda le sigarette di "gomma americana"?

in casi più rari erano di un "cioccolato al latte" di infima qualità, che si deteriorava nell'arco di poche ore; non so perché M(r)s. Kennedy lo associ al passato, forse negli USA sono stati finalmente proibiti dallo FDA, ma temo che da noi siano ancora legalmente in vendita, da qualche parte. Una miscela diabolica di gomma, zuccheri e "aromi naturali" che sicuramente comprendono il famigerato castoreo; questa roba è il simbolo più efficace delle nostre vergognose abitudini ereditarie, ancor prima delle vere sigarette; siamo cresciuti imitando gli adulti nelle loro peggiori abitudini, che a loro volta spesso erano state assunte "per osmosi", in un ambiente contaminato dal flusso mass-mediatico in continua e implacabile crescita; in effetti, anche se oggi ne sento l'orribile tanfo a decine di metri di distanza, all'epoca in cui diventai cliente della Philip Morris Co. ero abituato ad un ambiente saturo di fumo, perché non esisteva la benché minima coscienza dei possibili esiti di un "fumo passivo" che mi pare furono "scoperti" (dai mass-media) negli anni '80; io ero già assuefatto a questa potente droga, e temo che questi eventi fossero tutto fuorché accidentali in ogni famiglia con dei genitori fumatori; erano una sorta di propaganda coercitiva, di pubblicità fisiologica delle industrie del tabacco; perché il tabacco -trattato con l'infame "processo ammoniacale" dalle industrie- è una droga pesante, che crea dipendenza fisica e mentale; senza nemmeno menzionare uno dei 499 additivi alimentari che si possono trovare nelle sigarette, droghe sperimentali a tutti gli effetti quando vengono bruciate e inalate; QUESTO è il genere di esperienza che ho avuto io -quello di milioni di consumatori, fumatori coatti- ed è un evidente caso di ABUSO indiscriminato, che inevitabilmente è teso alla corruzione del target minorile, alla creazione dell'Utenza, così come avviene nella sanità con la creazione del target farmaceutico;
di fronte a questo genere di realtà esperita in prima persona, "sulla propria pelle", perché mai dovrei dubitare dell'esistenza di una base nazista -anziché "grigia" o "rettiliana", o finanche "selenita"- sulla "luna"? C'è qualcosa di meno fantascientifico che potrebbe giustificare una simile sorta di "realtà terrena"?

La risposta per ogni domanda viene dalla Natura:


e dal momento che è ormai ufficialmente estate:


it is SUNday, and the SUN is shining to give us SUNshine
(ovvero è domenica, il Sole splende per darci felicità... e molte altre cose)
non resta che camminare al suo Glorioso Cospetto...

lunedì 2 giugno 2014

Rassegnato alla rassegna

Oggi, lunedì festivo e inaspettato, sono rimasto senza cinema; in compenso, Lost at E Minor ci propone questa visione di gusto fortemente barneyano:


con la  didascalia: "Solo a Detroit (a.k.a Motor City) un edificio prestigioso come il Michigan Theatre può essere trasformato in un parcheggio"

Matthew, where are you?

L'amico Jim "Ufo HQ" via John Massaria condivide il link a questo articolo (in Inglese) che annuncia: "Cabli di Wikileaks confermano l'esistenza di vita extraterrestre"; ovviamente l'articolo è pubblicato su collective-evolution.com, e non sul New York Times o il Washington Herald o il Chicago Tribune, e ripeto: OVVIAMENTE; altrimenti non sarebbe una notizia trapelata (leaked) attraverso i canali di informazione alternativi offerti dal web, e quindi sarebbe soltanto una particella in uno stato di effimera eccitazione nel flusso continuo del mainstream; o maelstrom che dir si voglia; questa invece è roba che scotta; mentre il link si limita alla foto, il sito pubblica un video dove Assange dice "Ho detto in passato che ci sono informazioni sugli UFO in forma di cablo, e questo è vero, ma sono piccole e inconsistenti, il più delle informazioni riguardano i culti degli UFO, e il loro comportamento nel reclutare la gente, ad esempio c'è un cablo che verrà rilasciato nei prossimi giorni che riguarda i Raeliani, una setta UFO che ha una forte presenza in Canada; i Raeliani hanno affermato di essere riusciti a clonare un individuo e incredibilmente la stampa di tutto il mondo se l'è bevuta, e l'ha trasformata in una notizia da prima pagina"

Il cablo di Wikileaks:
SUBJECT: MAYOR MEETS AMBASSADOR, CONFIRMS EXTRATERRESTRIAL LIFE 
 
CLASSIFIED BY: Ken Gross, Ambassador, EXEC, DoS. 
REASON: 1.4 (b), (d) 
1. (C) Summary:  In a platitude-ridden meeting, Dushanbe Mayor 
Mahmadsaid Ubaidulloev said upcoming elections would be free and 
fair, that contributions to the Roghun Dam were voluntary, and 
that the losses suffered by the United States in Afghanistan 
were felt by Tajiks as their own.  Ubaidulloev asked for help in 
getting Tajik students admitted to Harvard University, but 
effectively declined to help find a new location for an American 
Corner in Dushanbe.  He asserted the existence of life on other 
planets, caveating this by noting that we should focus on 
solving our problems on Earth.  End Summary. 

http://wikileaks.org/cable/2010/01/10DUSHANBE82.html

dove l'ambasciatore Ken Gross riporta che il Sindaco di Dushanbe Mahmadsaid Ubaidulloey sostiene che esiste vita su altri pianeti, con l'avvertenza che dovremmo risolvere i nostri problemi sulla Terra.
Se non è una notizia-bomba questa...

Ma ormai l'abbiamo capito, basta metterci la foto di Assange, e la più strampalata e irrilevante delle notizie diventa immediatamente credibile e di estrema importanza globale perché non è stata semplicemente pubblicata, o diffusa pubblicamente; è trapelata; come dicono gli Inglesi, è colata fuori...
Come potrebbe non essere vera??
Guardate qui:


Nuovo cablo di Wikileaks rivela che tutti gli abitanti
del pianeta Terra sono alieni, tranne Julian Assange

Visto? Funziona sempre!

Omega Ovnis Ufo pubblica questa foto con il titolo "HABÍAS VISTO UNA RANA TAN GRANDE ...?"  (Avevate mai vista una rana così grande?)



purtroppo la notizia non è confermata da Wikileaks.


il Bicarbonato di Sodio
alcalinizza il corpo
assorbe i metalli pesanti
assorbe le radiazioni 
purifica l'aria
spegne gli incendi
deodora
allevia i pruriti da punture di insetti
è un dentifricio naturale
e un deodorante non tossico

e, a quanto dicono, diluito nel succo di limone cura il cancro;
Ma anche in questo caso da Wikileaks non è trapelato ancora nulla in proposito.
Ancora da UFOHQ arriva questa lieta novella nano-tennologica: 



(quella è una VERA lente a contatto!)

anche se Assange non conferma possiamo crederci perché viene da un Cinese (Americano) Zhaohui Zhong Professore Assistente di Ingegneria Informatica ed Elettrica all'Università del Michigan.
Secondo alcune fonti, la possibilità di vedere oltre quello che è stato finora considerato lo "spettro visibile" della luce, ovvero nella fascia dell'ultra-violetto e dell'infrarosso, porterebbe a conseguenze ancor più sorprendenti di questa rivoluzione tennologica, e chi ha visto qualcuno dei video di tanti "UFO" ripresi con filtri notturni sa cosa intendo dire...


Il miglior modo per chiudere un post: ricordando al mio lettore che viviamo su questo pianeta:


anche se per molti di noi è difficile crederlo.
Assange conferma.


RECENTE CABLO DI WIKILEAKS CONFERMA:
C'E' JULIAN ASSANGE DIETRO QUESTO CABLO