When you're smoking tin foil in the morning...
Broken Vessels di S. Ziehl (1998)
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compreso il suo famoso canalone, che è sempre un ottimo scenario per il finale;
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chi se ne importa se farsi le stagnole mentre guidi l'ambulanza può essere pericoloso, là fuori c'è L.A.:
compreso il suo famoso canalone, che è sempre un ottimo scenario per il finale;
i due protagonisti Todd Field e Jason London
Jimmy & Tom, paramedici per caso
passano gran parte dei loro turni di servizio, e della durata del film, facendo un uso eccessivo di droghe
che infine, come spesso accade a Los Angeles, li portano al canalone;
il film di Ziehl -cognome estremamente corsivo- si direbbe soltanto l'ennesimo, lungo commercial sulla droga, e come spesso capita per il product placement hollywoodiano non importa nemmeno quale; il "trucco" di simili "film-verità" (da Less than zero a Cocaine a Requiem for a dream, etc.) è di propinare un abuso di droghe di proporzioni cinematografiche per due ore di fila, salvo poi ricordare al prudente spettatore che la droga fa male; il finale è drammatico, è un monito, il messaggio morale è stato lanciato, benchè in extremis; che tutto il resto del film sia una spudorata, efficacissima reclame dello sballo, in genere non preoccupa nessuno...
E poi c'è Los Angeles, là fuori:
Baila, hermano!
la foresta elettrica |
La estrema familiarità con cui si tratta il tema della dipendenza professionale non è rassicurante.
E' incredibile poi come un film di soli 20 anni fa, girato con un piglio moderno, quasi-documentaristico e con tutti gli intenti di far discutere attraverso l'approccio realistico, mi appaia oggi non solo datato ma incredibilmente vecchio, appartenente ad un'era cinematografica preistorica e ormai dimenticata.
Non credo che questo sia un buon segno. Ma non credo nemmeno che sia un buon film.
Però c'è L.A.
Però c'è L.A.
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