Dopo averla considerata per anni come una sorta di simbologia letteraria, oggi sto iniziando a condividere più o meno letteralmente e più o meno fisicamente la visione di "matrix", di un "universo olografico", osservando ogni cosa con il dovuto distacco; è una risoluzione di N miliardi per N miliardi di "pixels", quelli che chiamiamo impropriamente "atomi" sono i "pixels"del nostro "formato", o campo visivo; dalla sperimentazione, sappiamo una cosa certa di questi atomi-non-atomi, e delle particelle di cui sono composti, che essi re-agiscono in maniera diversa rispetto alla loro stessa osservazione, e quindi rispetto alla attività dell'osservatore;
una cosa che nessuno si è mai chiesto, riguardo il famoso esperimento della doppia fenditura, è come potrebbe l'uomo conoscere la duplice, o molteplice natura dei fotoni, se non attraverso un esperimento simile; ma il presupposto di questo e ogni altro esperimento di fisica quantistica è che l'atto dell'osservare l'esperimento, in fondo il motivo precipuo per cui esso viene tentato, ma anche una parte inevitabile dello stesso, ne modificherà sostanzialmente l'esito; non dovrebbero quindi essere necessari altri esperimenti simili, se non per raggiungere dei risultati esteticamente pregevoli come quelli ottenuti dal dr. Emoto;
è stato già scientificamente provato con questo che la materia è una forma di energia suscettibile delle modificazioni prodotte da ogni altra forma di energia nelle vicinanze; anche involontariamente;
forse ora gli scienziati vorrebbero sapere come si comporterebbero i fotoni in assenza totale di osservatori, ma l'unico modo per saperlo sarebbe di eliminare ogni possibile osservatore sulla faccia della Terra;
eppure in natura esistono piante che guariscono il raffreddore, i calcoli renali, i porri e la candida; guariscono le unghie fragili, il gozzo, il piede d'atleta e il cancro; cosa c'entri questo ora, sarà ovvio per chiunque conosca la struttura frattale delle cose;
quale potrebbe essere il motivo per cui in natura esistono oltre ventimila specie di orchidee?
il solo genere Dracula contiene 118 specie diverse
Perché una "fauna" che nel migliore dei casi è un orpello da man-tenere in cattività, e nel peggiore un fastidio che può variare secondo le latitudini, dalle pulci che infestano i cani, ai dingos che mangiano le pecore, agli elefanti che rovinano i raccolti, oppure ancora un mero alimento per il consumatore umano, perché dunque questo "regno animale" apparentemente "estraneo" all'umanità, allo stesso modo -cioè, apparentemente - si manifesta in una varietà infinita di forme e colori, differenziato in migliaia di migliaia di specie diverse, dove ad ogni nomenclatura tassonomica corrisponde un particolare che distingue più o meno palesemente gli innumerevoli tipi di creature che partecipano dell'organismo planetario, della biosfera, e infine della nostra logosfera, il nostro mondo-di-parole?
Ricordiamo che l'importanza della "codificazione psichica" che io definisco "falsa logica" è tale che anche le prove considerate valide dal sistema giudiziario non valgono fuori dalle aule dei tribunali, dal momento che una fotografia datata e certificata, ripresa da una persona attendibile che depone sotto giuramento, ma che ritrae un individuo -umano o meno- senza un NOME, non prova niente per nessuno; l'immagine di un uomo colto in flagranza di reato alla luce del Sole non significa nulla, se il luogo del delitto è in Lunigiana e il colpevole è un Giapponese di passaggio, perché in Lunigiana nessuno ha idea di chi possa essere, non ha una identità, non ha un NOME e non può essere perseguito; l'immagine di uno strano pesce lungo cento metri e fotografato a 1000 metri di profondità non significa niente se non è accompagnata dal nome del fotografo, o di una qualche agenzia, o associazione di sorta che potrebbe sostenere la validità del reperto; altrimenti, sarebbe soltanto l'ennesima strana fotografia di un altro strano animale senza nome, di cui nessuno sa niente altro;
ma ricordiamo anche che questa "falsa logica" non ha una "vera logica" a contrastarla, l'idea stessa comprende ogni possibile conseguenza "logica" in sé, il sistema "matrix", appunto, ovvero di una matrice da cui si ottengono infinite copie, tutte simili e tutte distinte una dall'altra; questo sistema è a prova di errore, il fantomatico "messia" che dovrebbe poter "liberare" l'umanità esiste infatti esclusivamente nella forma letteraria di cui è composto il nostro mondo, poiché come si è concluso l'immagine (anche cinematografica) non ha alcun "significato" senza una architettura verbale a sorreggerla, e a noi utenti non resta che scegliere il nostro eroe di carta (o comunque cellulosa) fra Yoshua e Keanu Reeves;
questo flusso di pensieri mi ha rimandato a -e probabilmente deriva da- quell'antica, lapidaria affermazione del mio essere a sé stesso, nel millennio scorso:
che "io sono una macchina per vedere e ricordare"; dove inzia e dove finisce la simbologia di tale affermazione è arduo da stabilire, per la stessa macchina da scrivere che sono, e che ha ri-generato questo pensiero, qui e ora; il computer è una estensione di questa macchina umana, e grazie alla tecnologia digitale tutti possono vedere ciò che vedo, e pensare ciò che penso; come è sempre stato dall'avvento della scrittura, ma subito; qui, e ora;
segue un breve campionario della classe Aves, meno di un centinaio sulle oltre diecimila specie classificate, immortalati nelle fotografie condivise da vari gruppi su Facebook:
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